BALCANI

SERBIA: Una nuova fossa comune e il coraggio di dire che Milosevic aveva torto

fossa comune Serbia

Una nuova fossa comune è stata trovata a Kizevak, in Serbia, a due passi dal confine con il Kosovo. Sarebbero almeno 15 le persone, quasi certamente albanesi, che vi sono sepolte. Sono centinaia le persone già ritrovate in Serbia negli ultimi vent'anni. Un crimine per il quale nessuno ha pagato. Oggi un accordo tra i due paesi sembra riaccendere la speranza di fare finalmente chiarezza.

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SERBIA: Danubio, il gigante malato

inquinamento danubio

Un terzo della popolazione di Belgrado vive senza un sistema fognario. I reflui vengono così gettati direttamente nel Danubio senza alcun trattamento. Il Danubio è il fiume più inquinato d'Europa e le promesse di realizzare i necessari impianti di depurazione sono rimaste lettera morta

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BOSNIA: Le vittime italiane del conflitto degli anni Novanta

vittime italiane

La cerimonia officiata il 3 ottobre a Sarajevo in memoria di Gabriele Locatelli, il pacifista ucciso nel 1993, dà l'opportunità di ricordare il tributo di sangue dei nostri connazionali negli anni della guerra in Bosnia. Furono 11 in totale le vittime italiane, unite dal fatto di essere state uccise nel compimento di un gesto umanitario

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BOSNIA: L’Hotel Vilina Vlas e gli stupri di guerra, la ferita che non si rimargina

hotel vilina vlas

Una raccolta firme è stata lanciata per chiedere a Google di rimuovere l'Hotel Vilina Vlas di Visegrad dai possibili risultati nella ricerca di strutture turistiche in Bosnia. Nel 1992 l'hotel è stato usato come campo di concentramento e di stupro di centinaia di donne musulmane da parte delle milizie paramilitari serbo-bosniaco. E da allora, poco o nulla è cambiato

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BOSNIA: In morte di Momcilo Krajisnik, criminale di guerra

morte Krajisnik

Momcilo Krajisnik - uno dei principali leader politici serbo-bosniaci durante la guerra in Bosnia del 1992-95 - è morto oggi a 75 anni per complicazioni da COVID-19 a Banja Luka, proprio nel giorno in cui Serbia e Republika Srpska festeggiano per la prima volta la nuova "Giornata dell'unità serba, della libertà e della bandiera nazionale"

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A 100 anni dall’incendio fascista il Narodni Dom di Trieste restituito alla comunità slovena

narodni dom

Incendiato dai fascisti nel 1920 nella "notte dei cristalli" triestina, il Narodni Dom viene oggi ufficialmente restituito alla comunità slovena della città. L'incendio diede il via alle violenze fasciste e all'ascesa al potere di Mussolini. La sua restituzione, a un secolo di distanza, segna un importante traguardo nel riconoscimento dei diritti e delle persecuzioni ai danni della comunità slovena nell'area giuliana.

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SERBIA: Nuova alluvione, nuove polemiche?

serbia alluvione

La Serbia è di nuovo sott'acqua, con l'esondazione dei fiumi nei territori a ovest del paese, al confine con la Bosnia (anch'essa interessata). Solo danni materiali, ma ingenti. E la coda polemica che si scatenerà nelle prossime settimane: come sono stati spesi i soldi dopo la drammatica alluvione del 2014?

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L’architettura jugoslava in Africa

Il Centro congressi e Sheraton Hotel di Harare, Zimbabwe

Uno dei punti di forza dell'export jugoslavo verso i paesi della decolonizzazione fu l'architettura. In Africa e in Medio Oriente, per oltre trent'anni, gli architetti jugoslavi costruirono palazzi, centri congressi, aeroporti, ministeri, università, uffici postali, hotel e quartieri residenziali

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BOSNIA: Srebrenica, la negazione compiuta

negazione Srebrenica

Il Memoriale di Srebrenica ha pubblicato un rapporto che ricostruisce come la negazione del genocidio di Srebrenica stia conquistando uno spazio sempre più rilevante. Non solo un problema di giustizia storica, ma anche un pericolo perchè fatti come quelli si possano ripetere

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BALCANI: Dopo l’avvio dei negoziati con Tirana e Skopje, a che punto è l’allargamento UE?

Negoziati di adesione UE

Mentre in Italia si discute di eurogruppo, mes e eurobond, l'UE compie passi concreti verso i Balcani: a che punto è il processo di allargamento? Albania e Macedonia del Nord hanno ricevuto l'accordo all'avvio dei negoziati il 24 marzo scorso, e si apprestano a tallonare dal 2021 Montenegro e Serbia (che hanno decisamente rallentato gli sforzi). Seguono, fanalini di coda, Bosnia-Erzegovina e Kosovo.

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