STORIA

IRAN: il cammino delle comunità giudeo-persiane (4)

ebrei iraniani

Continuiamo l’ultima parte del cammino degli ebrei iraniani sul suolo iraniano dalla seconda guerra mondiale fino alla rivoluzione del 1979. L’abdicazione forzata di Reza scià Pahlavi da parte degli Alleati nel 1941 stimolò un maggiore coinvolgimento politico degli ebrei, per la maggior parte gravitante verso i movimenti di sinistra. Se …

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GRECIA: De Chirico e i treni della Tessaglia

Nella pittura metafisica di Giorgio De Chirico, tra architetture razionaliste, statue e cieli di colore plumbeo, appaiono spesso dei treni. Locomotive a vapore che non sono solo un accenno alla modernità e ai valori del futurismo, ma che hanno una relazioni diretta con la biografia di De Chirico. Giorgio De …

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POLONIA: Come iniziò la fine del comunismo

Polonia, scioperi a Danzica (AFP PHOTO)

Gli anni del comunismo in Polonia furono complessi. Fu qui, prima che in altri paesi socialisti, che l’alienazione politica, sociale e culturale nei confronti del regime assunse una dimensione sempre più organizzata, di massa, segnata da alcuni eventi tragici e da specificità nazionali. Perché si arrivò all’agosto del 1980? La …

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Ebrei in Polonia: la fragilità della memoria

Bambini in una scuola ebraica di Lublino. Foto di Alter Kaczyne, anni Venti.

Gli ebrei hanno vissuto in Polonia per circa mille anni: in questo paese hanno definito una parte essenziale non solo della cultura ebraica orientale ma anche della storia polacca. Eppure quella tra polacchi ed ebrei resta una memoria contesa. Cenni storici Fuggendo dall’Europa occidentale a causa delle persecuzioni, attraversando una …

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STORIA: La crisi anglo-russa al dogger bank

Dogger bank

Il Great game 2.0 estesosi in Europa negli ultimi mesi, al di là delle giuste reazioni all’invasione Russa in Ucraina, rispolvera antiche fratture diplomatiche, inserite saldamente nella tradizionale ostilità occidentale nei confronti della Russia (e viceversa). Basterebbe tirare in ballo linee di forza religiose, geopolitiche e ideologiche di cui si …

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STORIA: 1918, quando la Regia Marina d’Italia occupò la Dalmazia

Con l'armistizio con l'Austria-Ungheria, e in accordo con gli alleati, ai primi di novembre del 1918 le truppe italiane occuparono le aree della Dalmazia assegnate all'Italia dal trattato di Londra del 1915. Navi da guerra della Regia Marina si presentarono nei porti dalmati, dove presero contatto con le sedi dei Fasci Nazionali, le associazioni locali degli italiani.

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UCRAINA: Quando gli aggressori eravamo noi

aggressori noi

C'è stato un tempo in cui gli aggressori in Ucraina eravamo noi: era il 1941 in piena seconda mondiale. L'Italia fascista seguì Hitler nella sua folle impresa di Russia. I morti furono oltre 90 mila, decine di migliaia gli uomini svaniti nel nulla. Una delle più grandi tragedie della Seconda guerra mondiale

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Rom d’Europa. Rom di Serbia. Rom senza Stato

Rom d'Europa

I rom d'Europa sono distribuiti prevalentemente nell'area sud-orientale, ma complicato è un preciso censimento: il caso della Serbia. Quest'ultima rappresenta il Paese dell'ex Jugoslavia con la comunità rom più numerosa e, al pari degli altri Stati europei, applica un discorso securitario che ne determina una costante marginalizzazione economica, sociale e spaziale.

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Russia, Bielorussia e Ucraina sono davvero nazioni sorelle?

nazioni sorelle

Da anni le autorità di Mosca portano avanti una politica della memoria tesa a dimostrare l’esistenza di uno spazio storico e identitario russo che comprenderebbe anche la cultura ucraina e quella bielorussa, descritte come ‘nazioni sorelle’. Tale narrazione omette volutamente tutti quegli elementi che mettono in evidenza differenze e peculiarità …

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Salonicco, madre di Israele

Poco rimane dei 2000 anni di presenza della comunità ebraica di Salonicco, sebbene il suo contributo sia stato fondamentale per la cultura, la società e l'economia della città.

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Leggendo una lettera di un partigiano condannato a morte

Così questa mattina apro una pagina a caso del volume che raccoglie le lettere dei partigiani caduti, e mi trovo davanti un uomo poco più vecchio di me, di cui so poco, e lo interrogo tra le righe, alle svolte dei marciapiedi della mia città. Si chiama Giuseppe Perotti e penso abbia alcune cose da dirci.

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STORIA: Nascita e caduta della Repubblica d’Ungheria

ungheria

Il 15 marzo 1848 gli ungheresi si ribellarono al dominio asburgico e fondarono una repubblica indipendente che, anche con il determinante aiuto di tanti italiani che accorsero a difendere la rivoluzione, tenne testa agli eserciti austriaco e russo per oltre un anno. La leggenda narra che è da allora che gli ungheresi non brindano più con la birra...

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POLONIA: Chicago, una città polacca

chicago

Chicago è la città polacca in America per eccellenza. Una breve panoramica di come il lago Michigan si è avvicinato alla Vistola: dagli inizi operai e cattolici fino all'assimilazione e la migrazione nei sobborghi della media borghesia.

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Ebrei contro il sionismo. Storia dell’antisionismo ebraico

antisionismo ebrei

L’opposizione ebraica al sionismo ha una lunga storia, dai tempi di Theodor Herzl fino alle comunità chassidiche e agli haredim odierni. Ne ha parlato Yakov M. Rabkin, professore emerito dell’Università di Montréal, in Canada, autore del volume A Threat from Within: A Century of Jewish Opposition to Zionism (Fernwood, 2006). …

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AZERBAIGIAN: La commemorazione del Gennaio Nero

Oggi gli azeri commemorano il Gennaio Nero: il 20 gennaio del 1990, le truppe sovietiche fecero irruzione a Baku, massacrando i cittadini che chiedevano l’indipendenza. Al contempo, in Armenia si ricordano le vittime del pogrom anti-armeno che ebbe luogo nella capitale azera in quegli stessi tragici giorni. Inevitabilmente anche questo anniversario divide i due popoli...

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Natale 1979: Quando l’Unione Sovietica invase l’Afghanistan

la vigilia di natale a Kabul

La vigilia di Natale a Kabul è un evento speciale. Ogni inverno, da 41 anni a questa parte, la giornata viene ricordata come l’incipit di uno dei capitoli più bui della storia afghana. Fu infatti in quell’occasione che l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche ordinò al suo esercito di invadere il paese asiatico, dove sarebbe rimasto per quasi un decennio. A distanza di trent'anni, l’Afghanistan reca ancora su di sé i segni di una tragedia fra le più crudeli della seconda metà del XX Secolo.

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STORIA: La seconda fase della Guerra d’inverno

guerra d'inverno

Ricompattata dopo la disastrosa sconfitta della prima offensiva (dicembre 1939), l'Armata Rossa si riorganizza sotto la guida del comandante Timošenko. Uomo fidato di Stalin, Timošenko riesce ad avere la meglio sull'esercito finlandese, ma il prezzo pagato dall'URSS per la vittoria è altissimo…

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Violenza domestica, un’eredità del “socialismo patriarcale”

violenza

Oggi è la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, fenomeno ancora estremamente diffuso in molti paesi dell'ex Unione Sovietica. Perché l'ottenimento di diritti formali non significò la fine della violenza domestica per le donne sovietiche? E che eredità ha lasciato il "socialismo patriarcale" alla lotta di oggi contro la violenza sulle donne?

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Pillole di filosofia russa/5: L’utopia sociale di Čaadaev e l’identità russa

Čaadajev

L'utopia sociale di Pëtr Čaadaev si basa sulla concezione di una società futura dove l’armonia tra gli interessi privati e pubblici e la libertà dell’individuo formino un’unità. Questa idea lo ha portato a interrogarsi sullo scopo delle nazioni e in particolare sul ruolo della Russia nel contribuire alla realizzazione di un'unità mondiale, dando così inizio alla "questione russa" che impegnò il dibattito filosofico per i seguenti trent'anni.

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Pillole di fiosofia russa/4: Il viaggio di Radiščev tra democrazia e uguaglianza

Radiščev

Aleksandr Radiščev è senza dubbio stato una fonte di ispirazione per i rivoluzionari socialisti e i bolscevichi. Nella sua celebre opera, "Viaggio da San Pietroburgo a Mosca", definì l’impero di Caterina II come un'enorme bestia disgustosa. Criticò il governo, la struttura sociale e la mancanza di liberà personali. Ciò non lo rende solo un precursore di una politica radicale, ma pioniere del liberalismo in Russia.

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Pillole di filosofia russa/3: Lomonosov, la “prima università russa”

Quando si parla di illuminismo russo non si può non pensare a Michail Lomonosov. Scienziato e pensatore di rilievo, fu definito dal poeta Aleksandr Puškin "la prima università russa" per le sue grandi doti intellettuali che spaziano dalla metallurgia alla linguistica. Non solo contribuì all'avanzamento delle scienze, ma fondò le basi del materialismo in Russia influenzando le future generazioni di filosofi.

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STORIA: Gli operai italiani contro Solidarność

Comizio Luciano Lama

40 anni fa nasceva in Polonia Solidarność, il primo sindacato indipendente a est della Cortina di ferro. In Italia, il convinto supporto dei vertici della CGIL si contrappose all'ostilità presente in ampi settori della base del sindacato. Ostilità che portò, nel dicembre del 1982, a una netta presa di posizione a sostegno del colpo di stato del generale Wojciech Jaruzelski avvenuto un anno prima...

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A 100 anni dall’incendio fascista il Narodni Dom di Trieste restituito alla comunità slovena

narodni dom

Incendiato dai fascisti nel 1920 nella "notte dei cristalli" triestina, il Narodni Dom viene oggi ufficialmente restituito alla comunità slovena della città. L'incendio diede il via alle violenze fasciste e all'ascesa al potere di Mussolini. La sua restituzione, a un secolo di distanza, segna un importante traguardo nel riconoscimento dei diritti e delle persecuzioni ai danni della comunità slovena nell'area giuliana.

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STORIA: La Primavera di Praga, Longo e la svolta del PCI

Il sostegno del partito comunista italiano per la Primavera di Praga rappresentò una svolta politica nelle relazioni tra il PCI e il comunismo sovietico. Schierandosi a favore di Dubček, sia prima che dopo l'intervento militare del Patto di Varsavia, i comunisti italiani sfidarono per la prima volta il Cremlino. Sebbene non si arrivò mai a una rottura totale tra PCI e PCUS, la diversa interpretazione dei fatti cecoslovacchi rappresentò la base teorica per la formulazione, negli anni a venire, della politica euro-comunista di Berlinguer e dei comunisti europei.

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