elezioni Croazia

CROAZIA: L’HDZ di Plenković vince le elezioni, ma per governare servono alleati

Alle elezioni parlamentari del 17 aprile, il premier uscente, il conservatore Andrej Plenković, ha sconfitto il candidato di centrosinistra, il presidente della Repubblica Zoran Milanović. Affluenza ai massimi storici.

Il partito conservatore, l’Unione Democratica Croata (HDZ), guidata dal premier uscente Andrej Plenković, ha vinto le elezioni in Croazia, ottenendo il 34% dei voti, pari a 61 seggi sui 151 disponibili nel Sabor, il parlamento croato. Plenković ha quindi avuto la meglio nel controverso scontro con l’altra carica suprema dello stato, il presidente della Repubblica Zoran Milanović, in testa alla coalizione Rijeke pravde (Fiumi di giustizia) guidata dai socialdemocratici del SDP, ferma al 25%.

I 6.500 seggi elettorali sono rimasti aperti dalle 7 alle 19, in quello che è stato decretato per l’occasione giorno non lavorativo. Dei 151 deputati, 140 sono stati eletti in dieci collegi elettorali in tutto il Paese, tre da cittadini croati residenti all’estero e otto appartengono a minoranze nazionali. La Commissione elettorale di stato ha registrato un’affluenza piuttosto alta, ben sopra il 60% degli aventi diritto. Nelle ultime elezioni, quelle del 2020, aveva votato solo il 46%. 

Gli altri partiti 

A spoglio quasi ultimato, emerge con chiarezza che al terzo posto si conferma il partito di destra nazionalista “Movimento patriottico”, con poco meno del 10%, risultato al di sotto delle aspettative, tanto da perdere due deputati rispetto allo scorso mandato.

Puo’ invece dirsi un successo il risultato della sinistra di Možemo!, che ottiene il 9%, rafforzando la propria rappresentanza parlamentare. Il partito si mantiene forte nella capitale Zagabria, dove sfiora il 20%. Risultato importante anche quello dei centristi di Most, che raggiungono l’8%. Dovrebbero ottenere seggi, oltre alle minoranze nazionali, anche i partiti “NPS”, “Fokus” e la Dieta Istriana. 

Le prospettive

Nonostante la vittoria, l’HDZ non ha ottenuto il risultato sperato, dato che potrebbe trovarsi con cinque deputati in meno rispetto al parlamento uscente. Per raggiungere la maggioranza parlamentare, sembra dunque necessario trovare un accordo di coalizione con altri partiti, oltre ai deputati delle minoranze nazionali. Indiziato numero uno è il “Movimento Patriottico“, che potrebbe trovarsi nella preziosa posizione di kingmaker, costringendo Plenković a spostare l’asse del governo verso destra. Meno probabile, ma comunque possibile, un’alleanza con i centristi di Most, ma i rapporti tra le due forze in passato sono stati molto negativi. 

Dopo queste elezioni, e in attesa di quelle europeee previste per giugno, si attendono dunque settimane di trattative, che quasi certamente porteranno ad un nuovo governo di centro-destra, confermando l’HDZ come principale partito di governo ancora una volta. 

Foto: en.vijesti.me

Chi è Paolo Garatti

Storico e filologo, classe 1983, vive in provincia di Brescia. Grande appassionato di Storia balcanica contemporanea, ha vissuto per qualche periodo tra Sarajevo e Belgrado dove ha scritto le sue tesi di laurea. Viaggiatore solitario e amante dei treni, esplora l'Est principalmente su rotaia

Leggi anche

summit Balcani

BALCANI: Summit del Processo di Berlino, tra nuovi e vecchi accordi

I governi dei sei paesi dei Balcani occidentali al summit del Processo di Berlino raggiungono nuovi accordi e sbloccano vecchie impasse.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com