Pietro Aleotti

Milanese per caso, errabondo per natura, è attualmente basato in Kazakhstan. Svariati articoli su temi ambientali, pubblicati in tutto il mondo. Collabora con East Journal da Ottobre 2018 per la redazione Balcani ma di Balcani ha scritto anche per Limes, l’Espresso e Left. E’ anche autore per il teatro: il suo monologo “Bosnia e il rinoceronte di pezza” ha vinto il premio l’Edizione 2018 ed è arrivato secondo alla XVI edizione del Premio Letterario Internazionale Lago Gerundo. Nel 2019 il suo racconto "La colazione di Alima" è stato finalista e menzione speciale al "Premio Internazionale Quasimodo". Nel 2021 il racconto "Resta, Alima - il racconto di un anno" è stato menzione di merito al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti.

KAZAKHSTAN: E se il Lago d’Aral diventasse una foresta?

Aral

Il Kazakhstan, in collaborazione con la Cina, sta programmando la messa a dimora di piante sul fondo del Lago d'Aral per contrastare l'erosione dei suoli e la conseguente emissione di polveri nell'area, causa di malattie polmonari in tutta la regione. Pechino sta quindi assumendo un ruolo di leadership nella gestione del problema del lago. Che sia questa la chiave per risolverlo?

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SERBIA: Il litio è oro, la miniera di Jadar si farà

Jadar litio

La miniera di Jadar si farà. E' il non detto della sentenza con cui la Corte costituzionale revoca l'annullamento del governo serbo allo sfruttamento dei giacimenti di litio. Le sigle ambientaliste tornano a protestare ma ragioni economiche e geopolitiche sembrano dare poche possibilità di successo alle loro proteste.

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BOSNIA: Srebrenica, le ossa sono semi

Srebrenica

A Srebrenica si celebrano in 29 anni dal massacro che provocò la morte di oltre 8000 persone nel luglio del 1995. Mentre prosegue l'opera di riconoscimento delle vittime, il paese appare sempre più spaccato e lontano da qualunque forma di pacificazione.

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ASIA CENTRALE: Aral, il lago che non c’è più

Imbarcazioni abbandonate nel Lago d'Aral

La riunione del Fondo Internazionale per la Salvezza del Lago d'Aral non ha portato a risultati concreti. La situazione del lago è drammatica con gravissime ripercussioni sull'ambiente e sulla salute. Ciononostante i paesi si muovono alla spicciolata, senza una reale volontà di cooperare.

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UCRAINA: Quando gli aggressori eravamo noi

aggressori noi

C'è stato un tempo in cui gli aggressori in Ucraina eravamo noi: era il 1941 in piena seconda mondiale. L'Italia fascista seguì Hitler nella sua folle impresa di Russia. I morti furono oltre 90 mila, decine di migliaia gli uomini svaniti nel nulla. Una delle più grandi tragedie della Seconda guerra mondiale

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BALCANI: La reazione all’aggressione in Ucraina. Quali rischi?

Ucraina Balcani

Le reazioni dei paesi balcanici all'aggressione in russa Ucraina sono state di condanna ma con toni e sfumature diverse. Netta quella di Albania, Croazia, Kosovo, Macedonia del Nord e Slovenia, improntata a un'improbabile neutralità quella della Serbia di Vucic. Sullo sfondo i timori per le possibili ripercussioni interne in alcuni paesi, Kosovo e Bosnia Erzegovina.

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Gabriel Boric, c’è un po’ di Croazia alla presidenza del Cile

Gabriel Boric è il nuovo presidente del Cile, a soli 35 anni. Ha vinto alla testa di una coalizione di sinistra sbaragliando la concorrenza di Josè Antonio Kast, candidato con dichiarate simpatie per l'ex-dittatore Augusto Pinochet. Superamento delle politiche neoliberiste estreme e ritorno della centralità del ruolo dello stato sono le linee guida del suo programma elettorale

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KAZAKHSTAN: Aktau, la città poeta

Aktau Ševčenko

Aktau è una città kazaka che si affaccia sul Mar Caspio. Si chiamava Ševčenko prima della fine dell'Unione Sovietica, in onore del poeta ucraino che, qui, fu esule nell'800. Vi proponiamo una passeggiata ideale per le sue vie.

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BOSNIA: Alexander Langer e quell’affollata solitudine

Langer

Il 26 febbraio scorso il consiglio comunale di Sarajevo ha insignito Alexander Langer della cittadinanza onoraria. Un gesto che arriva da una città per la quale Langer si battè allo strenuo delle forze negli anni della guerra di inizio anni '90 e che lo portarono a chiedere l'intervento armato dell'ONU. Una scelta dolorosa e controversa.

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BALCANI: Violenza sulle donne, è tempo di “Me too”

convenzione di istanbul

La confessione dell'attrice serba Milena Radulović di essere stata stuprata ha dato il via ad un movimento spontaneo di denuncia della violenza sulle donne in tutti i paesi balcanici. Un problema probabilmente sottostimato e che, proprio grazie al coraggio della Radulović, potrà emergere in tutta la sua drammaticità.

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SERBIA: Una nuova fossa comune e il coraggio di dire che Milosevic aveva torto

fossa comune Serbia

Una nuova fossa comune è stata trovata a Kizevak, in Serbia, a due passi dal confine con il Kosovo. Sarebbero almeno 15 le persone, quasi certamente albanesi, che vi sono sepolte. Sono centinaia le persone già ritrovate in Serbia negli ultimi vent'anni. Un crimine per il quale nessuno ha pagato. Oggi un accordo tra i due paesi sembra riaccendere la speranza di fare finalmente chiarezza.

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SERBIA: Danubio, il gigante malato

inquinamento danubio

Un terzo della popolazione di Belgrado vive senza un sistema fognario. I reflui vengono così gettati direttamente nel Danubio senza alcun trattamento. Il Danubio è il fiume più inquinato d'Europa e le promesse di realizzare i necessari impianti di depurazione sono rimaste lettera morta

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BOSNIA: Le vittime italiane del conflitto degli anni Novanta

vittime italiane

La cerimonia officiata il 3 ottobre a Sarajevo in memoria di Gabriele Locatelli, il pacifista ucciso nel 1993, dà l'opportunità di ricordare il tributo di sangue dei nostri connazionali negli anni della guerra in Bosnia. Furono 11 in totale le vittime italiane, unite dal fatto di essere state uccise nel compimento di un gesto umanitario

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KAZAKHSTAN: Abolita la pena di morte

pena di morte kazakhstan

Con la firma del Secondo protocollo aggiuntivo al Patto internazionale sui diritti civili e politici, il Kazakhstan ha ufficialmente abrogato la pena di morte dal proprio codice. Si completa così un percorso iniziato già nel 2003 cone la sospensione delle esecuzioni. È il 107° paese al mondo ad aderire al protocollo.

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BOSNIA: L’Hotel Vilina Vlas e gli stupri di guerra, la ferita che non si rimargina

hotel vilina vlas

Una raccolta firme è stata lanciata per chiedere a Google di rimuovere l'Hotel Vilina Vlas di Visegrad dai possibili risultati nella ricerca di strutture turistiche in Bosnia. Nel 1992 l'hotel è stato usato come campo di concentramento e di stupro di centinaia di donne musulmane da parte delle milizie paramilitari serbo-bosniaco. E da allora, poco o nulla è cambiato

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SERBIA: Nuova alluvione, nuove polemiche?

serbia alluvione

La Serbia è di nuovo sott'acqua, con l'esondazione dei fiumi nei territori a ovest del paese, al confine con la Bosnia (anch'essa interessata). Solo danni materiali, ma ingenti. E la coda polemica che si scatenerà nelle prossime settimane: come sono stati spesi i soldi dopo la drammatica alluvione del 2014?

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BOSNIA: Srebrenica, la negazione compiuta

negazione Srebrenica

Il Memoriale di Srebrenica ha pubblicato un rapporto che ricostruisce come la negazione del genocidio di Srebrenica stia conquistando uno spazio sempre più rilevante. Non solo un problema di giustizia storica, ma anche un pericolo perchè fatti come quelli si possano ripetere

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SLOVENIA: La destra populista di nuovo al governo

Jansa

La Slovenia volta decisamente a destra, con il nuovo esecutivo guidato da Janez Jansa, volto noto della politica slovena. Difesa dei confini nazionali e contrasto all'immigrazione clandestina al centro del programma di governo: Viktor Orban e il fronte populista europeo hanno un alleato in più

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BOSNIA: Srebrenica, il nodo irrisolto

Nell'anno della sentenza definitiva all'ergastolo per Radovan Karadzic, si celebra il 24º anniversario del genocidio di Srebrenica, di cui Karadzic fu mandante politico. Proprio quest'anno, inoltre, 33 nuove vittime verranno tumulate nel cimitero di Potocari.

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BOSNIA: Il Gay Pride a Sarajevo, tra speranze e pregiudizi

Gay Pride

La Bosnia Erzegovina avrà il primo Gay Pride della sua storia a Sarajevo, il prossimo 8 settembre. Un tassello importante in un paese in cui la strada da percorrere contro le discriminazioni di genere appare ancora lunga e tortuosa, come dimostrato dalle reazioni negative del mondo della politica e di una grande parte della società religiosa e civile.

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CROAZIA: I giornalisti scendono in piazza

giornalisti

Sabato scorso i giornalisti sono scesi in piazza, a Zagabria, per protestare contro le migliaia di denunce intentate a loro carico. Un atto di intimidazione e un tentativo di imbavagliare gli operatori dell'informazione. Centro dello scontro, la televisione pubblica HRT.

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