Croazia

Gabriel Boric, c’è un po’ di Croazia alla presidenza del Cile

Gabriel Boric è il nuovo presidente del Cile, a soli 35 anni. Ha vinto alla testa di una coalizione di sinistra sbaragliando la concorrenza di Josè Antonio Kast, candidato con dichiarate simpatie per l'ex-dittatore Augusto Pinochet. Superamento delle politiche neoliberiste estreme e ritorno della centralità del ruolo dello stato sono le linee guida del suo programma elettorale

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CROAZIA: I giornalisti scendono in piazza

giornalisti

Sabato scorso i giornalisti sono scesi in piazza, a Zagabria, per protestare contro le migliaia di denunce intentate a loro carico. Un atto di intimidazione e un tentativo di imbavagliare gli operatori dell'informazione. Centro dello scontro, la televisione pubblica HRT.

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CROAZIA: E’ qui la festa mondiale

mondiale

La nazionale croata ha sì perso la finale, ma ha fatto la storia: è salita sul tetto del mondo e si è fatta conoscere, riconoscere e ammirare da tutti gli amanti del calcio. Nel piccolo paese è esplosa una festa che sta durando da gironi

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CROAZIA: La morte post-moderna del generale Praljak

Il generale croato Slobodan Praljak si è suicidato bevendo veleno davanti ai giudici che lo stavano condannando all'Aja per crimini di guerra. Una morte celebrata, in Croazia e non solo, come eroica. Ma Praljak è stato l'uomo che ha violato Mostar, abbattendone lo storico ponte, secolare simbolo di convivenza degli slavi del sud. Una riflessione del nostro direttore ...

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CROAZIA: Da piazza Tito a Jasenovac, la storia si riscrive ogni legislatura

Piazza Maresciallo Tito

Nel giro di pochi giorni, piazza Maresciallo Tito scompare dal centro di Zagabria e una targa recante il saluto ustascia "za dom spremni" viene spostata da Jasenovac, dove era stata provocatoriamente apposta nei pressi del luogo dove sorgeva il campo di concentramento collaborazionista. Cosa hanno in comune questi due eventi? Uno stato con una storia nazionale ancora da fissare, abusata da una classe politica che la usa come merce di scambio per accordi di coalizione.

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CROAZIA: Il dilemma della canonizzazione di Stepinac, il “santo” degli ustascia

Stepinac

Alojzije Stepinac è considerato un santo e "martire del comunismo" dal nazionalismo croato, un collaborazionista ustascia e "mandate di genocidio" per quello serbo. La commissione d'inchiesta mista istituita da Papa Francesco ha terminato i suoi lavori senza raggiungere un parere certo e condiviso. Beatificato in una celebrazione solenne nel 1998 da Papa Wojtyla, è ancora in attesa della canonizzazione a causa degli aspetti oscuri che circondano la sua figura.

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CROAZIA: In settemila festeggiano Tito, ma la destra non ci sta

Tito

Il 27 maggio scorso circa 7000 persone si sono recati a Kumrovec nella Croazia settentrionale, per celebrare i 125 anni dalla nascita di Tito. L'estrema destra croata però non ci sta e chiede a governo e polizia di impedire gli eventi in cui è presente la simbologia jugoslava. In Croazia il simbolismo legato a vecchi regimi non è certo una prerogativa dei nostalgici di Tito, anzi.

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CROAZIA: Il governo commissaria il colosso alimentare Agrokor

Agrokor

Il governo di Zagabria ha avviato il commissariamento straordinario del colosso alimentare Agrokor vicino al fallimento. Agrokor, che con un fatturato annuo di 6,5 miliardi di euro conta il 15% del PIL della Croazia, era a rischio insolvenza. Partite le indagini sulle possibili falsificazioni dei libri contabili, sembra che la situazione finanziaria dell'Agrokor non era adeguatamente monitorata. Intanto si defila l'ex-amministratore delegato, proprietario e uomo più ricco di Croazia Ivica Todorić.

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CROAZIA: Tra nazionalismo e riti jugoslavi

riti

Nonostante il capovolgimento dei riferimenti ideali dopo l'indipendenza dalla Jugoslavia, in Croazia sopravvivono alcuni riti dell'antico regime che la narrazione ufficiale fatica a sopprimere. L'importante per i circoli nazionalisti è che i bambini vengano tenuti lontani dalle celebrazioni della liberazione dal fascismo.

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Il gusto dei croati per il fascismo

Un filo unisce la Croazia ustascia della Seconda guerra mondiale, e quella che si vuole democratica ed europea di oggi. E' il filo di un fascismo strisciante, alimentato dalla politica e diffuso nel paese. Molti gli esempi: dai pogrom contro i migranti alla censura di Anna Frank, fino alla placca nazionalista al campo di sterminio di Jasenovac

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CROAZIA: La Costituzione di Natale

Costituzione di Natale

Il Natale secondo East Journal. Nel dicembre del 1990 venne promulgata la Costituzione di Natale croata: con essa Franjo Tuđman istituzionalizzò lo scontro con la minoranza serba, aprì le porte alla guerra in Croazia, e, infine, permise alla leadership nazionalista dell'HDZ di raggiungere l'indipendenza e di assicurarsi a lungo il potere.

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CROAZIA: Ivan Pernar, il nuovo populista di Zagabria

Pernar

Ivan Pernar, un giovane parlamentare del movimento anti-sistema Živi zid sta acquisendo sempre più popolarità in Croazia. Il sapiente uso dei social e della rete, le invettive anti-establishment, e la sfrenata tendenza al complottismo rappresentano un fenomeno che fa la sua prima apparizione in Croazia.

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EVENTI. Proteste in nero. La difesa dei diritti civili in Polonia e Croazia

Sabato alle 19, al Polski Kot di Torino. Nei nostri "Discorsi da bar", questa volta parleremo di diritti civili in Polonia e Croazia: le ingerenze clericali, le tendenze verso la "democrazia illiberale", i movimenti di opposizione. Con Donatella Sasso e Francesca Rolandi. Prima dell'incontro, ripresenteremo il nostro corso di politica internazionale PARS ORIENTALIS 2017, che sarà proprio dedicato allo studio delle "democrazie illiberali" e delle tendenze neoconservatrici in Europa Orientale.

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CROAZIA: Il HDZ vince le elezioni, batosta SDP

La Croazia è tornata alle urne, dopo che la scorsa legislatura è durata soli 7 mesi. Vincitore relativo delle elezioni è ancora una volta l'Unione Democratica Croata guidata dal suo nuovo leader Andrej Plenković. Il Partito Social-Democratico dato come vincitore alla vigilia delle elezioni subisce una pesante sconfitta e Milanovic annuncia le dimissioni

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CROAZIA: Domani si vota per il rinnovo del parlamento

Dopo la fine drammatica della scorsa legislatura, domenica si vota in Croazia. Al termine della campagna elettorale, nessuna delle due forze principali, né i nazional-conservatori dell'HDZ né il Partito Social-Democratico, sembrano in grado di raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi. Saranno perciò determinanti i partiti minori, tra loro il partito Most potrebbe confermarsi l'arbitro della politica croata. Staremo a vedere.

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CROAZIA: Il fallimento del disegno illiberale di Karamarko

Karamarko si è dimesso da presidente dell'Unione Democratica Croata. Il suo progetto per ritornare al potere attraverso il richiamo alla purezza originaria dell'HDZ e alla retorica degl'anni '90 é fallito. L'HDZ ora sembrerebbe ambire a posizioni più moderate, ma il ruolo del ministro revisionista Hasanbegović, il più apprezzato dalla base del partito, non é in discussione.

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CROAZIA: Sciolto il parlamento. Si torna alle urne

Si torna alle urne in Croazia. Dopo la caduta del governo, la maggioranza dei parlamentari croati ha deciso oggi di sciogliere il parlamento e di tornare alle urne. La Presidente della Repubblica, constatata l'impossibilità di una nuova maggioranza governativa, ha invitato il Presidente del Parlamento a discutere al più presto lo scioglimento del Sabor.

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CROAZIA: Oresković “dittatore”, il partito HDZ annuncia la sfiducia al premier

Le ragioni della Crisi del governo croato. Dopo le mancate nomine ai vertici dei servizi di sicurezza, Karamarko minacciando la caduta del governo, ha recapitato un ultimatum ai partner di governo di Most facendo tre richieste ben precise. A quel primo ultimatum, è seguito lo scandalo MOL-Karamarko, il contro-ultimatum di Most, e la mozione di sfiducia dell'HDZ nei confronti del Premier Oresković.

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CROAZIA: Crisi di governo. Ultimatum e sfiducie reciproche

Il governo croato è in crisi nera. Il Primo Vice-Premier dell'HDZ Karamarko è sospettato di aver celato un conflitto di interessi sull'arbitrato internazionale sul controllo dell'INA, di cui caldeggiava l'uscita. Il Vice-Premier di Most Petrov dichiara che il suo partito voterà la sfiducia proposta dall'opposizione contro il partner di governo. Infine, Karamarko decide di giocare d'anticipo: l'HDZ ha depositato ieri in parlamento una mozione di sfiducia contro il Presidente del Consiglio Oresković.

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CROAZIA: Oltre 40.000 persone in piazza in difesa della riforma dell’istruzione

Mercoledì 1 giugno più di 40.000 persone si sono radunate a Zagabria in piazza Ban Jelačić per sostenere con forza la riforma dell'istruzione. La manifestazione è stata la più numerosa della recente storia della Croazia, è si è pronunciata contro il tentativo del governo di intromettersi (e forse di affondare) una riforma dell'istruzione alla quale da 16 mesi partecipano esperti, istituzioni scolastiche, sindacati ed associazioni di insegnanti, genitori e studenti.

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CROAZIA: La Liberazione di Zagabria, tra revisionismo e tradizione

In data 8 maggio, una Zagabria divisa ha festeggiato la Liberazione dal regime collaborazionista Ustaša. Preoccupa il silenzio mediatico e l'assenza delle maggiori cariche istituzionali alla celebrazione ufficiale della Lega dei Combattenti Antifascisti. Nel mentre, associazioni vicine all'HDZ, coperte dalle maggiori testate, chiedono di cambiare il nome di Piazza Maresciallo Tito, la condanna del "totalitarismo" jugoslavo e la rimozione di tutte le sue tracce. Più lontano, sulle rive della Sava, i giovani recuperano una tradizione caduta in declino dal '91.

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CROAZIA: I rifugiati nel collo di bottiglia dei Balcani

Come temuto, è stato un weekend di sole, pioggia e paura per i profughi siriani, davanti ai quali si è chiusa la strada della rotta balcanica. Alle frontiere lungo il Danubio, chi fugge dalle barrel bomb di Assad e dalle brutalità del'ISIS continua a dormire all'addiaccio ai confini della nostra inconsapevole Europa.

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