KOSOVO: Il governo Hoti è illegittimo. Verso nuove elezioni

Una sentenza della Corte costituzionale spinge il Kosovo verso nuove elezioni. Lunedì 21 dicembre la Corte costituzionale di Pristina ha stabilito che il voto di fiducia al governo di Avdullah Hoti (passato per un solo voto) è stato illegittimo, poiché includeva anche il sostegno di Etem Arifi, deputato condannato per frode.

“Una persona condannata penalmente con decisione finale del tribunale negli ultimi tre anni non può essere un candidato alla carica di deputato o ottenere un mandato parlamentare valido”, ha confermato la Corte costituzionale. Etem Arifi era stato condannato a un anno e tre mesi di carcere il 20 agosto 2019. Meno di due mesi dopo, alle elezioni anticipate del 6 ottobre 2019, Arifi era stato eletto in Parlamento in rappresentanza della minoranza ashkali. Poiché il voto di Arifi era quindi nullo, “il governo non ha ricevuto la maggioranza dei voti di tutti i deputati dell’Assemblea della Repubblica del Kosovo”, ha concluso la Corte. Arifi si era costituito presso il carcere di Pristina a settembre, dopo vari mesi. In sua assenza dai banchi parlamentari, il governo Hoti era già senza maggioranza.

La presidente del parlamento Vjosa Osmani, che ricopre ad interim la carica di capo di stato dopo la sospensione di Hashim Thaçi (a processo all’Aja per crimini di guerra), consulterà i partiti politici e indirà nuove elezioni, da tenersi entro 40 giorni. Al voto, il movimento Vetevendosje di Albin Kurti (sinistra nazionalista), che era stato al governo per pochi mesi a inizio anno, è dato come grande favorito.

Ci aspettavamo una tale decisione della Corte; solo dieci giorni dopo il voto del governo Hoti, Vetevendosje è giunto alla conclusione che il voto fosse illegale”, ha detto a BIRN Albulena Haxhiu, ex ministra della giustizia.

Il governo Hoti aveva ottenuto una risicatissima maggioranza di 61 voti su 120 lo scorso 3 giugno, dopo che il suo partito, la Lega Democratica del Kosovo, LDK, aveva estromesso il precedente governo guidato da Albin Kurti, il leader di Vetevendosje, dietro pressioni americane dell’amministrazione di Donald Trump e del suo inviato speciale Richard Grenell. Diciassette parlamentari di Vetevendosje avevano quindi presentato ricorso, il che ha portato alla sentenza della Corte costituzionale.

Un punto chiave nell’agenda di Hoti era la sua promessa di lottare per un “accordo finale” tra Kosovo e Serbia, compreso il libero scambio, ma “senza alcun cambiamento di confini”. A settembre, Hoti aveva partecipato all’incontro alla Casa Bianca con Trump e Aleksandar Vucic in cui i due paesi avevano firmato un accordo per “normalizzare le relazioni economiche”. Vetevendosje ha un atteggiamente molto più scettico sui negoziati con Belgrado, inclusi quelli facilitati dall’UE.

Nella primavera del 2021 in Kosovo si eleggerà anche un nuovo Presidente della Repubblica.

Foto: EPA-EFE/STEPHANIE LECOCQ

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Andrea Zambelli è uno pseudonimo collettivo usato da vari membri della redazione di East Journal.

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