RUSSIA: Il declino dell’Emirato del Caucaso e l’ascesa dell’ISIS

RUSSIA: Ormai da qualche anno l’Emirato del Caucaso, movimento islamista che ambisce a liberare il Caucaso settentrionale dal dominio russo, sembra stia vivendo una crisi irreversibile, provocata soprattutto dalla dura lotta al terrorismo messa in atto da Putin e Kadyrov negli ultimi anni. La crisi del movimento, aggravatasi in seguito alla morte del leader Umarov, ha raggiunto il suo apice dopo l’ascesa dell’ISIS, con cui si è creata una grande rivalità per il controllo della regione

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ASIA CENTRALE: La reale minaccia dell’Isis

I presidenti dell'Asia centrale hanno più volte mostrato di temere la minaccia dell'Isis, che in questa regione ha uno dei suoi bacini di reclutamento. Un analisi dei numeri attuali mostra però che questa minaccia è stata ingigantita, mentre molti temono che l'Isis venga usato come una giustificazione per una politica repressiva anchora più dura

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Chi combatte in Siria oggi? Un riassunto della situazione

La Siria è un groviglio di milizie, fazioni, coalizioni estemporanee. Difficile seguire i mutamenti di alleanze, comprendere gli orientamenti ideologici e gli obiettivi di ciascuna sigla. Il conflitto iniziato ormai 5 anni fa si è rivelato un vero ginepraio. Ecco quindi una breve e sintetica guida ai gruppi combattenti più importanti attivi oggi in Siria.

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TURCHIA: Chi ha ucciso Tahir Elçi, l’avvocato della causa curda?

TURCHIA: Chi ha ucciso Tahir Elçi, l'avvocato della causa curda?

Cosa sappiamo della morte di Tahir Elçi? L'avvocato della causa curda è stato ucciso sabato scorso in circostanze misteriose. L'agguato a un poliziotto, la fuga rocambolesca di due ragazzi, la sparatoria che ne è seguita. E poi una pistola di troppo di fianco al corpo senza vita di Elçi, un cecchino vero o inventato... Proviamo a fare un po' di chiarezza, partendo dalle riprese video.

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UNGHERIA: La Commissione Europea verso la sopensione per l’ampliamento della centrale nucleare di Paks

In queste settimane la Commissione Europea sta prendendo decisioni circa l’eventuale sospensione dell’affido dei lavori per la costruzione di due nuovi reattori nella centrale nucleare di Paks, in Ungheria, alla società russa Rosatom. Ciò che si contesta è la mancanza di una gara d’appalto, in violazione delle regole di concorrenza dell’Unione Europea.

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GEORGIA: il governo tratta con Gazprom, le opposizioni protestano

In Georgia, il governo tratta per con Gazprom per riaprire il mercato al gas russo, scatenando le proteste delle opposizioni. Nel frattempo, i leader del Caucaso meridionale seguono con attenzione gli sviluppi dell'accordo sul nucleare iraniano, con un occhio di riguardo alle possibili conseguenze sul mercato energetico regionale ed internazionale.

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IRANICA: La minoranza che non ti aspetti. Gli ebrei in Iran e la loro storia millenaria

Esclusa Israele, quella iraniana rappresenta oggi la comunità ebraica più numerosa dell’intero Medio Oriente. Essa ha origini antichissime, otto secoli prima di Cristo, quando un re assiro deportò parte delle tribù israelitiche in terra d’Iran. Oggi questa grande comunità vive, studia, prega e lavora nel paese nemico giurato del nuovo stato di Israele...

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POLONIA: Aspirazioni di leadership regionale

Ecco gli obiettivi del nuovo governo polacco: ristabilire un ruolo di forte leadership regionale, essere il centro di gravità attorno al quale dovrebbero ruotare gli altri attori della zona, sfidando l'Europa sul tema immigrazione e prendendo in mano la crisi ucraina...

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RUSSIA: L’Emirato del Caucaso, all’origine del jihadismo caucasico

RUSSIA: Ancora prima dell'ISIS, Mosca negli ultimi anni ha spesso dovuto avere a che fare con il terrorismo islamista, sviluppatosi soprattutto nel Caucaso settentrionale in seguito all'instabilità causata dalle due guerre cecene. Il nemico più temuto in questi anni è stato l’Emirato del Caucaso, proclamato da un gruppo di ribelli capeggiati da Dokku Umarov dopo la salita al potere di Kadyrov in Cecenia con l’obiettivo di estendere la ribellione da Grozny a tutta la regione, per creare un nuovo stato islamico alle porte dell’Europa

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TURCHIA: Abbattuto caccia russo al confine siriano. “Violava il nostro spazio aereo”

TURCHIA: Abbattuto caccia russo al confine siriano. "Violava il nostro spazio aereo"

Sale la tensione in Siria. L’aviazione turca ha abbattuto un caccia russo vicino al confine. Secondo Ankara l’aereo da guerra sarebbe stato avvertito più volte a causa di ripetuti sconfinamenti nello spazio aereo turco. Il ministero della Difesa russo sostiene invece di avere le prove che il suo caccia sia rimasto all’interno del territorio siriano. Intanto la situazione in Siria diventa sempre più incerta.

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Gorizia, fra cultura e diplomazia Mitteleuropea

Dal 26 al 28 novembre a Gorizia si terrà il Convegno internazionale "Cultura e Diplomazia Mitteleuropea nell'età contemporanea". Un momento in cui riflettere sulle pratiche di negoziazione e mediazione del conflitto utilizzate nel passato, e confrontarsi su quelle che saranno le sfide future della regione.

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Crimea al buio. Sabotaggio alle linee elettriche, un’azione dei tatari contro Mosca

La Crimea è al buio da due giorni. Appariva un semplice guasto, eppure così non è. Si tratta di un vero e proprio sabotaggio compiuto con ogni probabilità dai tatari di Crimea, un'azione che intende colpire Mosca che, dopo avere occupato la penisola, ha arrestato molti attivisti tatari che si erano opposti all'invasione e al passaggio della Crimea in mano russa. Dichiarato lo stato d'emergenza, è tensione fra Kiev e Mosca

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RUSSIA: Scienza e segreti di Stato

Ricercatori e studiosi russi si trovano di nuovo faccia a faccia con la censura, come ai tempi dell'URSS. I servizi segreti federali, sotto gli ordini del presidente Putin, sono infatti pronti a mettere lo zampino negli studi scientifici prima di qualsiasi pubblicazione.

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Assad o Isis: da cosa fuggono i siriani?

Esiste davvero una relazione tra i rifugiati siriani e i militanti dello Stato Islamico? Dopo oltre 4 anni di guerra, qual è la situazione dei profughi siriani? Vi offriamo un approfondimento estratto dall'ultimo numero di Most, rivista di politica internazionale.

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CALCIO: L’insana passione calcistica del dittatore ceceno Kadyrov

Ramzan Kadyrov, spietato dittatore ceceno, che corre in un campo di calcio accanto a Maradona. Ruud Gullit, mitico giocatore del Milan di Sacchi, che allena il Terek Grozny, squadra della capitale cecena. Uno scherzo? Neanche per sogno. Un'insana passione pagata a suon di milioni di euro, quella di Kadyrov per il calcio, utile a lustrare l'immagine di un personaggio feroce e impresentabile.

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Sabato 21 novembre vieni a iscriverti a PARS ORIENTALIS, corso di politica internazionale

Domani sera, sabato 21 novembre, dalle ore 18.30, presso il locali del Circolo Polski Kot di Torino, sarà possibile iscriversi al nostro corso di politica internazionale, PARS ORIENTALIS. Contestualmente avrà luogo la serata gratuita dal titolo: "La causa curda, terrorismo o rivoluzione?". Venite a incontrarci al Polski Kot, dalle 18.30 fino a notte ci trovate lì...

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NAGORNO-KARABAKH: Non si spara per gioco

Anna Mazzone è una giornalista della RAI inserita nella black lista dell'Azerbaigian: a causa del suo lavoro, non potrà più mettere il piede in territorio azero. Le abbiamo chiesto se ritiene possibile che torni la guerra in Nagorno-Karabakh, piccola regione contesa al centro di un'intricata rete di alleanze e interessi.

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CINEMA: Il Mar Nero (si) racconta

"Tristia – Eine Schwarzmeer-Odysee" (un'Odissea del Mar Nero) è l'ultimo film-documentario del regista polacco Stanislaw Mucha, che con immagini suggestive e testimonianze varie racconta la vita intorno al Mar Nero, mescolando la quotidianità a richiami storici, così come attualità a mito. Dal delta del Danubio in territorio ucraino e preseguendo in senso orario fino alla Romania, il viaggio si costruisce grazie a incontri di ogni tipo. Sulle tracce del poeta latino Ovidio, che in queste terre visse in esilio, la pellicola invita a ripensare un rapporto in chiave positiva e collaborativa tra i popoli rivieraschi.

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CALCIO: Ungheria qualificata agli Europei dopo 44 anni

La grande notizia dei play-off di qualificazione a Euro 2016 è lo storico ritorno dell'Ungheria sul palcoscenico europeo, sul quale mancava da 44 anni. E se la squadra non è certo paragonabile con la gloriosa Ungheria degli anni '50, aver rimesso il paese sulla mappa del calcio che conta è già di per sé un successo.

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Il G20 dichiara guerra al terrorismo. “L’Isis va distrutto, è il diavolo”

I leader del G20, riuniti ad Antalya, in Turchia, reagiscono compatti agli attacchi di Parigi e dichiarano guerra al terrorismo. La voce è unanime: "quello che è accaduto è un affronto all'umanità intera”. Il documento finale, allegato alle conclusioni del summit, contiene un pacchetto di misure da adottare per contrastare la minaccia globale rappresentata dai jihadisti del Califfato; tra queste maggiori controlli nel settore dell'aviazione, lotta contro chi finanzia i terroristi e blocco alla propaganda sul web.

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SIRIA: La jihad caucasica si è spostata in Medio Oriente, facendo un regalo a Mosca

SIRIA: In crisi e insidiato dall’ISIS, che vorrebbe rubargli la scena nel Caucaso, per cercare di riaffermare la propria autorità l’Emirato ha deciso di mandare una propria delegazione a combattere in Siria, contro Assad ma anche contro quei guerriglieri caucasici arruolatisi nello Stato Islamico e definiti "traditori". Questa faida interna fa però il gioco della Russia, che così esternalizza il problema del Caucaso portandolo al di fuori dei propri confini

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POLONIA: Di Expo in Expo

La Polonia di Expo si racconta: un paese dal volto nuovo che punta a candidarsi per l'Internazionale del 2022. Aspettative e obiettivi raccontati in una chiacchierata da Sławomir Majman, Commissario Generale del Padiglione Polacco a Expo Milano 2015.

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Sabato 21 novembre a Torino, serata sulla causa curda. Terrorismo o rivoluzione?

Le recenti vicende politiche e militari n Medio Oriente hanno riportato alla ribalta la secolare lotta per la libertà del popolo curdo. Accusati di essere terroristi da alcuni, venerati come rivoluzionari da altri, i curdi si trovano ad essere costante oggetto di strumentalizzazioni politiche. Ma chi sono i curdi, da dove vengono, perché hanno iniziato a combattere e come si è evoluta la loro lotta?

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UCRAINA: Il genocidio dimenticato. Holodomor e lo sterminio per fame, 1932-33

Tra l’autunno 1932 e la primavera 1933 sei milioni di contadini nell’Unione Sovietica furono condannati a morire di fame: quasi i due terzi delle vittime erano ucraini. Quella carestia di proporzioni inaudite non fu dovuta ai capricci della natura, ma venne orchestrata da Stalin per punire i ribelli delle campagne che, in tutta l’URSS, si opponevano alla collettivizzazione imposta dall’alto. In Ucraina lo sterminio dei contadini, il cosiddetto “Holodomor”, si intrecciò con la persecuzione dell’intellighenzia e con la guerra al sentimento patriottico di un popolo.

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SIRIA: La prima vittoria di Assad da quando la Russia combatte al suo fianco

Dopo tre anni finisce l’assedio di Kweires, l’importante base militare vicino Aleppo circondata dall’Isis. È la prima vittoria di spessore per Assad da quando la Russia è scesa in campo. E diventa subito materiale per la propaganda di regime, com’è normale. Ma a guardarla in controluce, la presa di Kweires rivela le crepe del regime e getta qualche dubbio sul rapporto con i vecchi-nuovi alleati di Mosca e Teheran.

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LETTURE CONSIGLIATE: “Manoscritto trovato a Saragozza” di Jan Potocki

Manoscritto trovato a Saragozza, di Jan Potocki, è un romanzo nero-fantastico ascrivibile ai grandi classici della letteratura europea. La Spagna, l'Europa e il Nuovo Mondo di metà '700, così come inquitudini umane, vengono raccontati nelle pagine del diario del giovane ufficiale vallone Alphonse van Worden in viaggio verso Madrid. Personaggi ed eventi improbabili aprono infinite parentesi parallele su altri luoghi, dimensioni e persone, in una storia fitta di mistero con elementi picareschi e storici. Una summa di saperi e credenze; una lettura impegnativa e avvincente.

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RUSSIA: Vladivostok è ora porto franco

Dallo scorso 12 ottobre Vladivostok è porto franco, e lo sarà per i prossimi settant’anni. La legge, approvata in luglio, è entrata in vigore a 90 giorni dalla firma del presidente ed ha riguardato un territorio di oltre 34 mila km quadrati, l’equivalente del Belgio. Servirà ad attrarre investimenti nell'estremo oriente russo, o sarà l'ennesimo tentativo a vuoto?

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IRAN: La questione curda. A che punto siamo?

Non devono combattere l’ISIS per sopravvivere, come i curdi in Siria e in Iraq, e neppure fronteggiare l’esercito di Ankara, come quelli in Turchia. Eppure, anche per i curdi dell'Iran la vita non è facile. Esecuzioni, proteste, arresti e scontri fra miliziani ed esercito iraniano hanno ridato vigore negli ultimi mesi a una lotta che ha radici antiche, e che pare lontana da una soluzione.

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POLONIA: La minoranza lituana e i monumenti alla memoria

Il voivodato di Podlaskie si presenta come un luogo dove la natura sembra trionfare nettamente sulla presenza umana: foreste lussureggianti ed incontaminate, laghi a non finire  e un paesaggio modellato da un sali scendi di dolci colline. Eppure in questa parte nord orientale della Polonia gli uomini hanno condizionato l’evoluzione ed il processo …

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Fico, torna la Cecoslovacchia

Il premier slovacco Robert Fico e il ministro dell’Interno ceco, Milan Chovanec, hanno espresso la stessa visione sulla necessità di proteggere i propri paesi dai flussi migratori che stanno interessando i Balcani. Durante una conferenza stampa congiunta, lo scorso 2 novembre, i due politici si sono detti concordi nel ritenere che …

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TURCHIA: Viaggio nel paese del Sultano Erdogan

Con la vittoria alle elezioni del 1 novembre Erdogan ha rafforzato la sua leadership e può ora puntare con più forza ai suoi obiettivi futuri: chiudere la partita con i suoi nemici interni, cambiare la costituzione per una riforma presidenziale che gli attribuisca maggiori poteri, continuare la strada dell'"islamizzazione" della Turchia e sul fronte internazionale far cadere Bashar al-Assad. Un viaggio e un reportage fotografico di Luca Vasconi nel cuore del paese della mezzaluna, regno del Sultano

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ROMANIA: Seconda notte di protesta. Il riscatto di un paese

Seconda notte di protesta in Romania, trentamila persone nella sola Bucarest, per una manifestazione che non si accontenta delle dimissioni del primo ministro Ponta ma chiede riforme democratiche. Queste proteste seguono idealmente quelle del 2012 e testimoniano la fine della passività dei romeni di fronte agli abusi del potere

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UCRAINA: A Mariupol non si vota. I clan contro il governo

Si sono svolte domenica scorsa le elezioni locali in Ucraina. Nonostante i discreti risultati generali, evidenziati dagli osservatori internazionali accorsi per l’occasione, non sono mancate difficoltà soprattutto nelle regioni orientali del paese, dove l'influenza degli oligarche e dei poteri locali rimane la base dei consolidati rapporti politici.

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AZERBAIGIAN: Elezioni senza opposizione. Aliyev ancora alla guida del paese

AZERBAIGIAN: Il 1° novembre si sono svolte in Azerbaigian le elezioni parlamentari, che come da copione hanno sancito l’ennesima vittoria del Partito del Nuovo Azerbaigian, agevolata anche dalla decisione dell’opposizione di boicottare le elezioni. All’elezione non hanno potuto prendere parte gli osservatori internazionali dell’OSCE, fermati da una serie di restrizioni del governo

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TURCHIA: Elezioni, Erdoğan stravince. L’HDP curdo entra in parlamento

Ha vinto Erdoğan. Le elezioni anticipate di ieri regalano al partito del presidente la maggioranza assoluta. Il partito filo-curdo HDP riesce a entrare in parlamento per un soffio: farà opposizione con 59 deputati. Intanto si rincorrono le voci di brogli. Ora la Turchia avrà un governo: ma a quale prezzo? I risultati del voto e qualche riflessione a caldo nell’articolo di Lorenzo Marinone…

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LETTURE CONSIGLIATE: “Alleati del nemico” di Eric Gobetti

Alleati del nemico, di Eric Gobetti, racconta la pagina per molti versi ancora oscura dell'occupazione italiana in Jugoslavia, e dell'alleanza tra fascisti e cetnici, ufficialmente nemici e invece uniti nella perdente lotta contro i partigiani di Tito. Un libro che demistifica il mito del "buon italiano" e mostra la pochezza del regime mussoliniano.

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TURCHIA ELEZIONI /4: Capire l’AKP. Un partito alla conquista dello stato.

Ci siamo chiesti per anni se l'AKP fosse un movimento democratico o un covo di fondamentalisti islamici. Nessuna delle due valutazioni è tuttavia corretta. Il partito di Erdoğan si è rivelato per ciò che è in realtà sempre stato. La linea politica dell'AKP si fonda su una particolare concezione della sovranità popolare che, pur non avendo nulla di democratico, vanta radici profonde nella tradizione politica turca.

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Tra negazionismo e libertà d’espressione. I giudici di Straburgo e il genocidio armeno

Per la Corte europea dei diritti dell’uomo negare pubblicamente l’esistenza del genocidio armeno non costituisce reato. Smentita la condanna inflitta in Svizzera nel 2007 al politico turco Doğu Perinçek, che aveva definito gli eventi del 1915 “una menzogna internazionale”. Ciò costituirebbe un’indebita “interferenza con l’esercizio del suo diritto alla libertà di espressione”.

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MOLDAVIA: Cade il governo europeista

La Moldavia non ha più un governo. L'esecutivo guidato da Valeriu Streleț, in carica da solo due mesi, è stato sfiduciato dal parlamento. Su di lui hanno pesato le accuse di corruzione che, nelle scorse settimane, hanno portato in piazza 40mila persone. Intanto il paese resta conteso tra Russia e UE...

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TURCHIA ELEZIONI /3: Il futuro dei ‘progetti folli’ di Erdoğan

Nei piani dell’Akp il 2015 doveva chiudersi con due risultati importanti. Da un lato il trionfo alle elezioni di giugno e la strada spianata per la riforma della costituzione in senso presidenziale. Dall’altro l’inaugurazione della diga di Ilısu, tassello fondamentale tanto per la strategia di sviluppo del sud-est anatolico quanto per affossare definitivamente la guerriglia del Pkk. Non è successo nulla di tutto questo. Ecco quanto conta l’intreccio fra economia e lotta armata alla vigilia delle elezioni del 1 novembre.

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