I ragazzi delle Porte Palatine. Storie di migranti a Torino

Storie di straordinaria emigrazione quelle di 49 ragazzi pakistani (ma non solo) che da settimane stazionano nel centro di Torino, all'esterno delle porte palatine che furono l'ingresso della città romana. E a evitare che ancora restassero fuori dalla porta ci hanno pensato i giovani di seconda generazione, quei nuovi italiani cui forse anche questi 49 un giorno faranno parte. Le loro storie sono state raccolte da Donatella Sasso...

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SERBIA: Belgrado, la stazione e le storie in sosta

Nel parco, accanto alla stazione degli autobus di Belgrado, ogni piccola e singola piazzola ha da raccontare la sua storia – si tratta di racconti molto dolorose e ognuno di questi comincia nel medesimo modo: sono fuggiti dalla sfortuna, ma continuano ad andare avanti affinché anch’essi possano trovare, almeno un po’, di fortuna.

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CALCIO: Le Aquile a Euro 2016, un italiano fa la storia del calcio d’Albania

L'Albania di Gianni De Biasi nella storia: per la prima volta una nazionale del Paese delle Aquile si qualifica a una grande manifestazione internazionale, grazie alla vittoria 3-0 sull'Armenia che significa un biglietto per Euro 2016. Un trionfo che è stato festeggiato anche oltre i confini del paese, unendo nelle celebrazioni gli albanesi della diaspora con le popolazioni albanesi presenti in Kosovo, Macedonia, Serbia e Montenegro.

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TURCHIA: Strage di Ankara, il governo accusa l’ISIS ma c’è puzza di “Gladio”

Centoventi morti e cinquecento feriti, questi i numeri del duplice attentato che ha colpito i manifestanti recatisi ad Ankara lo scorso 10 ottobre per manifestare a favore della pace nel Kurdistan turco. Un attentato che riporta alla mente i metodi della "kontrgerilla", la Gladio turca, struttura paramilitare segreta di tipo stay-behind promossa durante la guerra fredda e che, secondo alcuni osservatori, ancora agisce in Turchia.

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SIRIA: Benedette bombe. Perché l’intervento della Russia può fallire

Bendette bombe. Perché l'intervento russo in Siria può fallire

Gli spettri dell’Afghanistan, le contromosse di Turchia e del Golfo. E una grossa incognita chiamata Iran. L’intervento russo in Siria è il contrario di come appare: più che una geniale mossa strategica di Putin è una scelta obbligata ma piena di imprevisti. A rischio, in caso di fallimento, le aspirazioni regionali del Cremlino. E non solo. Riuscirà Mosca a costruire quella “Santa Alleanza” di cui ha bisogno per non impantanarsi alla periferia di Damasco?

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TURCHIA: Strage ad Ankara, decine di morti. Manifestavano contro la guerra in Kurdistan

Almeno trenta persone sono state uccise e più di cento ferite a seguito di una doppia esplosione stamane ad Ankara. L'attentato ha colpito un corteo che manifestava per la pace in Kurdistan. Non è ancora giunta nessuna rivendicazione. I manifestanti hanno poi attaccato la polizia. Il tutto a meno di tre settimane dalle elezioni e con una guerra civile in corso nell'est del paese...

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TURCHIA: Attentato a Ankara, colpito il raduno filo-curdo

È di almeno 30 morti e 126 feriti il bilancio dell’attentato che stamattina ha colpito i manifestanti in marcia per le strade di Ankara. Il raduno di protesta riuniva molti sostenitori del partito filo-curdo HDP che chiedevano la fine del conflitto fra esercito e Pkk. La strage arriva a 20 giorni dalle elezioni politiche previste per il 1 novembre e getta molte ombre sulla capacità delle istituzioni di garantire la sicurezza e il regolare svolgimento della prossima tornata elettorale.

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REP. CECA: Il paese si prepara a proteggere i propri confini

Nonostante la Repubblica Ceca non si trovi sulla via di transito principale dei migranti diretti verso la Germania, le misure di sicurezza unilaterali adottate da paesi come l'Ungheria, l'Austria e la Germania nelle ultime settimane hanno portato il governo ceco a prepararsi per una eventuale reintroduzione dei controlli alle frontiere. Praga, comunque, rispetterà il piano UE di redistribuzione dei rifugiati, per quanto non lo condivida.

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BOSNIA: UE, la candidatura di Capodanno

La Bosnia-Erzegovina presenterà entro fine anno la propria candidatura per l'adesione all'Unione europea. Una accelerata, per il paese balcanico, che fa seguito all'entrata in vigore, il 1° giugno scorso, dell'Accordo di stabilizzazione e associazione con l'UE, rimasto a lungo bloccato. Un articolo co-pubblicato con Osservatorio Balcani e Caucaso.

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SIRIA: La ‘war on terror’ di Putin. Quali sono gli obiettivi di Mosca?

La Russia sta bombardando quasi tutti i gruppi armati che si oppongono al regime di Bashar al-Assad. Obama non sa che pesci prendere e dichiara che la strategia di Putin per la Siria è un disastro. La Turchia si infuria, i curdi appoggiano il Cremlino se li aiuta nella lotta all’Isis. Con l’intervento militare la Russia ha certamente cambiato le carte in tavola. Quali sono i suoi obiettivi?

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UCRAINA: I risultati di Parigi. Kiev costretta ad accettare il “Piano Morel”

Il 2 ottobre si è svolto a Parigi l’incontro tra Putin, Poroshenko, Merkel e Hollande. Nonostante lo slittamento dell’attenzione mediatica verso il quadrante siriano, all’Eliseo si è discusso della crisi ucraina. Coronato da pochi risultati concreti, l’incontro è servito a constatare lo stato di realizzazione degli accordi di Minsk e, soprattutto, a instaurare un dialogo su un possibile compromesso politico che implicherebbe, quasi inevitabilmente, il definitivo riconoscimento dei ribelli da parte di Kiev.

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I crimini di guerra bosgnacchi. Nessuno fu esente dalla barbarie

Durante le guerre jugoslave anche l'esercito bosgnacco si macchiò di crimini di guerra. Il fatto che i cittadini bosgnacchi siano stati le principali vittime di quel conflitto ha spesso portato a sorvolare sui crimini compiuti, ma in quella guerra non ci furono buoni o cattivi e anche i musulmani di Bosnia hanno avuto il doppio ruolo di vittime e carnefici.

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La cortina e l’antenna. La televisione nell’Europa socialista

Che ruolo ha avuto la televisione durante i regimi comunisti dell’Europa orientale? Quali sono state le sue caratteristiche principali in termini di contenuti, linguaggi, flussi di distribuzione? E quali le affinità e le differenze all’interno dei singoli Paesi? Ricostruire la vicenda storica della televisione nei Paesi (ex) socialisti è un’operazione che può contribuire a superare alcuni equivoci di fondo che hanno accompagnato l’analisi e la rappresentazione del blocco sovietico da parte dell’Occidente nel corso degli anni.

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UCRAINA: Scontri, contrabbando e milizie. Poroshenko in difficoltà sul fronte interno

Petro Poroshenko attacca Putin durante l'Assemblea generale dell'Onu. Secondo lui in Ucraina non è in corso un conflitto interno, ma un'aggressione russa. Ma il presidente ucraino sembra ormai voler nascondere la realtà anche a se stesso. Sono troppi i fronti aperti: scontri a Odessa e Kharkiv, far west nell'ovest, polveriera del Donbass, minaccia ultranazionalista e volontari di Pravyj sektor. Una guerra nella guerra che rischia di costare cara al Paese.

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TURKMENISTAN: Felicità è avere più gasdotti

Oggi completamente dipendente dal mercato cinese, il Turkmenistan sta pensando a come diversificare i propri acquirenti energetici. Un primo progetto è per un gasdotto che attraversi Afghanistan e Pakistan, fino all'India - ma i rischi di sicurezza sono alti. Un altro, con la collaborazione iraniana, bypasserebbe i due per raggiungere l'India via mare.

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LIBIA: Guerra agli scafisti. Adesso l’Italia affonda i barconi

Al via la fase 2 di EuNavFor Med, la missione Ue guidata dall’Italia per combattere il traffico di migranti provenienti dalla Libia. C’è il mandato per compiere operazioni militari contro i barconi usati dagli scafisti. Lo ha annunciato l’alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini indicando il 7 ottobre come data d’inizio. Nel frattempo in Libia la situazione precipita: la firma sull’accordo di pace ancora non c’è, e intanto le milizie armate rumoreggiano.

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POLONIA: Il coming out di monsignor Charamsa, gay contro l’omofobia della chiesa

Krzysztof Olaf Charamsa, teologo della Congregazione per la dottrina della fede, si è dichiarato omosessuale presentando alla stampa il suo compagno. Un gesto che arriva all'apertura del sinodo sulla famiglia e che gli è costato la sospensione da ogni incarico. Una breccia aperta in seno a una Chiesa cattolica che continua a essere contraria al sacerdozio di persone omosessuali...

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SIRIA: Palmira prima dell’Isis

Dal maggio scorso la città siriana di Palmira è caduta nelle mani dei miliziani dell'Isis. Alla tragedia della popolazione civile si aggiunge il dramma della devastazione di uno dei più affascinanti siti archeologici del mondo. Il reportage fotografico e il racconto del viaggio compiuto dal nostro Luca Vasconi, prima che avesse inizio la guerra in Siria, nella città che per la sua bellezza e il suo glorioso passato si guadagnò il soprannome di "Venezia di sabbia".

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POLONIA: Il presidente Duda vola a New York

Si è concluso durante la nottata il ciclo di impegni e di incontri pubblici che ha portato per la prima volta da quando è stato eletto, nel maggio di quest’anno, il presidente della repubblica polacca, Andrzej Duda negli Stati Uniti d’America. Il viaggio istituzionale del capo di stato è stato …

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TURCHIA: Carri armati nelle strade contro il PKK curdo, scene da guerra civile

ULTIME NOTIZIE - La Turchia manda i carri armati nelle strade a Silvan, 40mila abitanti a maggioranza curda, dove da stamattina è stato imposto il coprifuoco. L’esercito e le unità anti-terrorismo turche sono impegnate in una nuova operazione contro il Pkk. E fra l’artiglieria pesante e i carri armati per strada è probabile che a pagare il prezzo più alto siano i civili.

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UCRAINA: Divieto d’accesso ai cieli per le compagnie aeree russe. Mentre si ritirano le artiglierie in Donbass

Dopo la “guerra del gas” tra Kiev e Mosca, una nuova “guerra” sta per cominciare. Quella "dei cieli”. Il governo filo-occidentale ucraino ha deciso di chiudere il proprio spazio aereo ai voli russi, mossa a cui il Cremlino ha risposto con la medesima misura. Intanto all'Onu Poroshenko torna a chiedere un'azione di peacekeeping nel Donbass. A Minsk nuovo accordo sul ritiro delle armi di calibro inferiore ai 100 mm.

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MONTENEGRO: Proteste di piazza contro Djukanovic

Migliaia di persone hanno manifestato nella capitale montenegrina, Podgorica, per chiedere le dimissioni del governo di Milo Djukanovic. Riuniti davanti al Parlamento di Podgorica i manifestanti sventolavano bandiere montenegrine e serbe, e cartelli con la scritta "Dimissioni", “Fuori i corrotti” e "Fuori i ladri".

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SIRIA: La Russia inizia i bombardamenti. Contro i ribelli, non contro l’Isis

SIRIA: E' iniziato l'intervento russo in Siria

Dopo settimane di preparativi i caccia russi si alzano in volo nei cieli della Siria. Ufficialmente per combattere l’Isis, ma i primi bombardamenti hanno colpito solo i ribelli. Le bombe sono cadute nelle campagne attorno a Homs e Hama, proprio dove i ribelli stanno mettendo in difficoltà il regime di Assad. E dove l’Isis non è mai arrivato. Quali sono le intenzioni di Mosca? Come reagiranno gli Stati Uniti e i suoi alleati?

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LETTONIA: Fare la maglia, e cambiare il mondo

Di lavoro, capitalismo, Russia odierna e migrazione si parla anche attraverso l’arte. Si é da poco concluso a Riga il festival internazionale di arte contemporanea Survival Kit che dal 3 al 20 settembre ha presentato un fitto programma di mostre, performance, workshop e dibattiti.

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BOSNIA: La politicizzazione di Srebrenica e il negazionismo

E’ possibile essere un “cacciatore di nazisti”, eppure negare i genocidi altrui? Evidentemente sì; è il caso di Efraim Zuroff, direttore della sede di Gerusalemme del Simon Wiesenthal Centre (SWC). Zuroff, 66 anni, israeliano di origine statunitense, è sempre più spesso invitato a Belgrado e citato dai mezzi di informazione serbi. La …

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SIRIA: Parigi bombarda l’Isis. All’Onu “si ammorbidisce” il fronte anti-Assad

La Francia ha bombardato un campo di addestramento dell'Isis nella Siria orientale perché metteva a repentaglio la sicurezza nazionale. L'annuncio dell'Eliseo questa mattina. Secondo fonti del New York Times il numero dei foreign fighters in Siria e Iraq sarebbe raddoppiato nel corso dell'ultimo anno. Intanto al Palazzo di Vetro le trattative sulla crisi siriana continuano, il fronte anti Assad potrebbe "ammorbidirsi".

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CALCIO: Beşiktaş – Fenerbahçe. Derby per la classifica e per la città

Domenica va in scena il derby di Istanbul tra Fenerbahçe e Beşiktaş. A scendere in campo sono due concezioni identitarie distinte: il localismo del Çarşı, curva fortemente radicata nel distretto di Beşiktaş, e l'immagine internazionale del Fener, squadra che con i talenti di Nani e Robin van Persie ha messo nel mirino, oltre al dominio nazionale, la consacrazione europea.

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BALCANI: Verso una lista europea di “paesi di origine sicuri” per l’asilo politico

Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha detto che presto proporrà una lista europea di “Paesi di origine sicuri”, i cui cittadini avranno vita più difficile nel richiedere asilo politico nell’Unione europea. Le loro richieste saranno sempre trattate individualmente – perché “l’asilo è un diritto”, ha ricordato Juncker – …

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OSSEZIA DEL SUD: Il controllo russo scorre insieme al gas

Sperduta tra le montagne del Caucaso, al confine tra Russia e Georgia, si trova l’Ossezia del Sud, una piccola regione de iure parte della Repubblica di Georgia, e de facto repubblica autonoma sotto l’ombrello russo. Il governo della capitale Tskhinvali aveva proclamato la sua indipendenza fin dal 1990, sulle rovine …

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CALCIO: Mohamed Salah, tra talento e polemiche

Domenica Mohamed Salah ha segnato, contro il Sassuolo, il suo primo gol ufficiale con la maglia della Roma. Il talentuoso egiziano, però, in passato ha fatto parlare molto di sé per argomenti extra-sportivi, tra accuse di antisemitismo e presunte offese alla morale islamica.

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PALLAVOLO: Zajcev e Antonov, due russi alla guida dell’Italia

Ieri Ivan Zajcev e Oleg Antonov, i due russi della nazionale italiana di pallavolo, hanno affrontato e battuto la loro nazione d'origine alla Coppa del Mondo di pallavolo. Domani l'Italia incontrerà la Polonia, e i due russi saranno pedine fondamentali per mantenere un secondo posto che vale la qualificazione alle Olimpiadi di Rio del prossimo anno.

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Il nuovo premier greco è olandese

Maarten Verwey è il nuovo responsabile per l'attuazione del terzo memorandum concordato tra l'UE e Atene. Avrà poteri senza precedenti e si relazionerà direttamente con il primo ministro. Le politiche economiche elleniche non sono più in capo ad Atene, come previsto proprio dal memorandum, ma dovranno essere approvate prima da Bruxelles

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Un appello dall’Europa centrale sulla crisi dei rifugiati

A differenza delle ex potenze coloniali, gli Stati dell'Europa centrale hanno poca esperienza di coabitazione con persone di diverse culture. Ma rifiutandosi di aiutare, scrivono politici, artisti e intellettuali dell'Europa centrale, essi hanno sminuito la solidarietà che altre nazioni hanno dimostrato nei loro confronti.

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CROAZIA: I rifugiati nel collo di bottiglia dei Balcani

Come temuto, è stato un weekend di sole, pioggia e paura per i profughi siriani, davanti ai quali si è chiusa la strada della rotta balcanica. Alle frontiere lungo il Danubio, chi fugge dalle barrel bomb di Assad e dalle brutalità del'ISIS continua a dormire all'addiaccio ai confini della nostra inconsapevole Europa.

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GRECIA: Tsipras vince le elezioni e diventa “europeo”

Alexis Tsipras vince a sorpresa le elezioni greche. Emerge un leader forte, capo di un partito che ha perso gli elementi più radicali, che nei prossimi quattro anni dovrà realizzare le misure imposte da Bruxelles dove, in virtù del suo programma di riforme non è più visto come un nemico. Con queste elezioni Tsipras è diventato europeo?

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CURVA EST #2: La pallacanestro lettone, storia di una nazione

Curva Est, la selezione settimanale di articoli "da leggere" fatta dalla redazione sportiva di East Journal, oggi vi propone l'epopea della pallacanestro lettone, la dominanza di Nole Đoković sul tennis contemporaneo e la resilienza del capitano della Bosnia di pallacanestro, Mirza Teletović. Oltre alla torrida atmosfera del Marakana di Belgrado in occasione di un derby.

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UCRAINA: Il pasticcio delle sanzioni. Cancellati i nomi dei giornalisti BBC

Con decreto presidenziale Kiev ha introdotto le proprie sanzioni nei confronti di personalità fisiche e giuridiche legate al Cremlino. Nella lista nera preparata dal Consiglio di Sicurezza e Difesa Nazionale sono entrati a far parte numerosi giornalisti, tra cui anche alcuni reporter della BBC. Le numerose proteste che ne sono scaturite hanno costretto Poroshenko a fare un passo indietro.

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SIRIA: Abusi di potere e processi sommari. Amnesty accusa i curdi

Amnesty contro i curdi siriani. Nel mirino della ong finisce il PYD, il partito curdo che controlla buona parte del nord della Siria. Le accuse sono pesanti: oppositori politici zittiti con la scusa della lotta al terrorismo, arresti fuori dai confini della legalità, processi senza prove né avvocati per la difesa. Viene colpito anche chi con la politica non c’entra nulla. Casi isolati o strategia politica?

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POLONIA: La fine della stagione referendaria

La stagione referendaria a cui la Polonia si stava orientando si è chiusa ancora prima di aprirsi. Il 6 settembre i cittadini polacchi si sono recati alle urne per esprimere il proprio voto riguardo tre quesiti referendari, tutti invalidati a causa della bassissima affluenza alle urne. Qualche giorno prima il Senato aveva rigettato la proposta presidenziale di indire tre nuovi referendum in concomitanza con le elezioni parlamentari di ottobre.

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Terrorismo: un’idea da abolire

Diciamocelo una volta per tutte: “terrorismo” è una parola inutile. E non solo inutile, è sbagliata – non solo la parola, anche l’idea prima di tutto – perché a ben guardare significa poco o niente. Eppure è ovunque, sulla bocca di tutti, su tutte le prime pagine dei giornali e …

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“Cizre è la Kobane turca”. In Turchia è guerra civile?

"Cizre è la Kobane turca". In Turchia è guerra civile?

La Turchia è davvero sull'orlo di una guerra civile? Da luglio il PKK e l'esercito combattono sulle montagne del sud-est. Adesso gli scontri diventano guerriglia urbana. Bisogna guardare con attenzione ai fatti di Cizre, assediata per più di una settimana: rischiano di diventare la normalità. E il prezzo più alto lo paga la popolazione. La situazione in Turchia in un commento di Lorenzo Marinone.

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SIRIA: La Francia decide di bombardare l’Isis. Ma i rifugiati siriani non c’entrano (quasi) nulla

Secondo Hollande è lo Stato Islamico che fa fuggire coi suoi massacri migliaia di famiglie dalla Siria. Il presidente francese ha giustificato così la decisione di mandare i caccia in Siria per colpire il Califfato. La mossa di Parigi, però, ha poco a che vedere con le migliaia di profughi siriani che in queste settimane tentano di superare le frontiere d’Europa. Con i raid aerei l’Eliseo vuole colpire chi pianifica attentati da compiere in Francia.

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MACEDONIA: Continuano le intimidazioni ai giornalisti

Fare il giornalista in Macedonia è un'impresa. Le possibilità sono due: accettare la dipendenza da parte degli organi governativi, imponendosi dunque un'autocensura, oppure vivere sotto la costante minaccia di aggressioni, licenziamenti o semplice repressione. Il Paese non viene considerato totalmente libero dall'associazione Freedom House e i media sono una chiara esposizione della mancanza di libertà nel Paese.

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LETTONIA: Quando i lettoni si presero Riga

Il 28 giugno del 1873 dalla Rīgas Latviešu Biedrība partiva il corteo del concerto finale del I Dziesmu svētki, che si svolse in Viesturdārzs, all’epoca Ķeizardārzs, il primo parco pubblico di Riga. Per i baltici tedeschi iniziava il lento declino della loro supremazia in città.

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LETTONIA: Entro il 2018 saranno aperti gli archivi di Riga del KGB

Il governo lettone ha dato il via libera ai finanziamenti necessari alla pubblicazione dei documenti segreti degli archivi del KGB lettone. Occorreranno alcuni anni e molto lavoro da parte di una commissione di ricerca istituita allo scopo, ma sembra ormai spianata la strada che porterà la Lettonia a conoscere la verità sugli anni bui dell'occupazione sovietica.

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TURCHIA: Attentato del PKK a Dağlica. E parte la ‘caccia al curdo’

Un’imboscata del PKK che scuote il paese, un commento del presidente Erdoğan e l’interpretazione che ne ha fornito il quotidiano di opposizione Hurriyet: tre eventi che nel giro di qualche ora hanno fatto sprofondare la Turchia nel caos. Mentre gli scontri e gli atti di vandalismo a Istanbul, Ankara e nelle principali città del paese non accennano a diminuire, cresce il rischio che a pagare il prezzo più alto siano i cittadini di etnia curda - che spesso nulla hanno a che vedere col PKK - in quella che assomiglia sempre più a una vera e propria 'caccia al curdo'.

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Lo schiaffo dell’Europa centrale all’UE sull’accoglienza ai rifugiati

I leader dei quattro paesi del gruppo di Visegrád si sono incontrati venerdì scorso a Praga per un vertice straordinario sull'emergenza migranti. Ribadendo il "no" al sistema delle quote, i V4 hanno spostato l'attenzione su un efficiente meccanismo di rimpatrio ed una migliore azione diplomatica da parte dell'UE. Il prossimo 14 settembre si prevede un forte scontro al Consiglio europeo dei Ministri degli Interni, già preceduto da aspri scambi di battute tra i politici di Visegrád e quelli dell'Europa occidentale. La stabilità di Bruxelles è a forte rischio.

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SIRIA: La Russia è pronta a intervenire sul campo a sostegno di Assad

Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le voci di un coinvolgimento militare diretto della Russia al fianco di Assad. Manca la prova definitiva, ma gli indizi abbondano. A partire da un filmato trasmesso dalla tv siriana dove si sente una conversazione in russo fra i militari al fronte. E Putin si limita a una mezza smentita: l'intervento russo potrebbe avvenire nel prossimo futuro.

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“Germany!”, l’arrivo dei profughi siriani. Frontiere aperte e convogli di volontari verso Vienna e Monaco

Il flusso di profughi verso l'Europa centrale non si ferma. Le frontiere di Austria e Germania rimangono, per ora, aperte. E tra i cittadini è gara di solidarietà: accoglienze calorose nelle stazioni e volontari che partono in auto da Vienna per andare a prendere i rifugiati in viaggio da Budapest verso la capitale austriaca. Ma l'Ungheria ribadisce il suo diritto a difendere i propri confini e preannuncia lo schieramento dell'esercito.

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Un numero identificativo sulle braccia. La crisi dei migranti e la banalità del male

Numeri identificativi scritti sulle braccia, treni dirottati verso i campi di raccolta, muri eretti lungo il confine. Una strana isteria in questi mesi coinvolge l'Europa sul problema dei migranti. E dietro l'applicazione di norme e regolamenti si nasconde l'antico seme del male europeo. Non è la prima volta, nella nostra storia, che vengono scritti numeri sulle braccia di persone destinati a campi. E se il paragone è azzardato, non lo è forse la riflessione su dove stiamo andando...

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