STORIA

L’EPOPEA DELL’ASIA CENTRALE: I Mongoli e Tamerlano

Terzo appuntamento con "L'Epopea dell'Asia centrale". In questo articolo si narra delle invasione mongole, che devastarono l'Asia centrale e portarono alla creazione di tre grandi imperi. Dopo solo un secolo tuttavia, questi imperi entrarono in profonda crisi, creando nel loro disfacimento una serie di nuovi regni più piccoli.

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STORIA: I dimenticati ad est. L’Olocausto in Transnistria degli ebrei di Romania troppe volte negato.

Durante la Seconda guerra mondiale, circa 300.000 ebrei vennero uccisi dalle autorità romene, la maggior parte di loro trovarono la morte nei campi di sterminio di Bogdanovka, in Transnistria, una regione a est del Nistro, all’epoca sotto amministrazione romena. Il Comunismo per quarant’anni ha negato le responsabilità dei romeni nel genocidio degli ebrei, accusando delle deportazioni in Transnistria gli invasori tedeschi e ungheresi. Solo negli ultimi quindici anni, grazie alla Commissione sull’Olocausto in Romania, istituita da Elie Wiesel, il governo romeno ha intrapreso il cammino della responsabilità storica nei confronti degli ebrei e dell’Olocausto.

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La storia dimenticata del cimitero ottomano di Malta

Durante una visita a Malta nel 1867, il Sultano Abdul Aziz conferiva al Capo Architetto Governativo, Emmanuel Luigi Galizia, l'Ordine di Mecidie, e allo stesso tempo firmava l'assegno per la costruzione del cimitero ottomano di Marsa. Sette anni dopo, nel 1874, le mura del camposanto in stile persico-indiano erano pronte.

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TURCICA: Il mondo turco all’alba del terzo millennio

Ultimo appuntamento con TURCICA. Nonostante le numerose difficoltà di ordine politico ed economico, la situazione del mondo turco all'inizio del XXI secolo è molto più positiva di quanto si potesse immaginare un secolo prima. Oggi esistono sei stati turchi indipendenti, le lingue di ceppo turco sono parlate da 200 milioni di persone e la cultura turca è più vitale che mai.

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TURCICA: La Turchia repubblicana nel ‘900

Appuntamento settimanale con TURCICA. La Turchia repubblicana riuscì nel '900 a consolidare le riforme di Atatürk e mantenere la propria unità e indipendenza. La democrazia turca ebbe però una storia difficile e travagliata, segnata da quattro colpi di stato in mezzo secolo e da una cronica instabilità politica ed economica.

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TURCICA: I turchi d’Eurasia dallo zarismo all’età sovietica

Nuovo appuntamento con TURCICA. Tra il XVII e il XIX secolo, le popolazioni turcofone dell'Europa orientale e dell'Asia centrale furono tutte progressivamente assorbite dall'impero russo. La vita dei turchi nell'età zarista non fu facile, benché nell'800 una parte della loro classe dirigente e intellettuale riuscisse ad emanciparsi e inserirsi nell'alta società russa. L'era sovietica, malgrado le speranze iniziali, vide la loro situazione peggiorare ulteriormente.

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TURCICA: La Turchia da impero a nazione

Appuntamento settimanale con TURCICA: La disfatta subita dai Giovani Turchi nella Prima Guerra Mondiale lasciò l'impero ottomano in una situazione di caos e di umiliante subordinazione alle draconiane imposizioni dei vincitori. Mustafa Kemal - il futuro Atatürk - si pose alla testa di un movimento nazionalista che riscattò l'onore del paese e fondò la moderna Turchia sulle ceneri del defunto impero.

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TURCICA: Crisi e riforme nel tardo impero ottomano

Nuovo appuntamento con TURCICA. Il XIX secolo ottomano può essere riassunto in un complicato e contraddittorio processo di modernizzazione – che di fatto consistette in un’occidentalizzazione – e nelle resistenze che questo processo inevitabilmente suscitò. Tutto il secolo fu caraterizzato da una lunga guerra sotterranea tra la due contrapposte fazioni dei progressisti e dei conservatori, dietro alle quali si celavano spesso concreti interessi politici ed economici.

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TURCICA: Il mondo turco tra stagnazione e declino

Appuntamento settimanale con TURCICA. A metà del XVI secolo la civiltà turca aveva raggiunto il suo massimo splendore. Le dinastie turche governavano su gran parte dell’Europa e dell'Asia. Eppure già allora cominciavano a palesarsi le prime crepe. Nei 150 anni successivi si manifestarono i segni di un inarrestabile declino che investì in modo sempre più evidente tutti gli imperi fondati dai turchi.

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PARTIZANI – La Resistenza italiana in Montenegro

Ventimila soldati dell'esercito italiano d'occupazione si unirono, tra il 1943 e il 1945, alla resistenza jugoslava sulle montagne del Montenegro. Più della metà di loro morirono da partigiani. Di questo sacrificio dimenticato della nostra Resistenza oltreconfine si occupa il docufilm “PARTIZANI – La Resistenza italiana in Montenegro”, presentato dall'autore Eric Gobetti questa settimana a Roma

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TURCICA: I moghul, signori turco-mongoli delle Indie

Nuovo appuntamento con TURCICA. Nel XVI secolo i discendenti di Tamerlano, noti come moghul, conquistarono le Indie e vi fondarono un potente impero. La civiltà dell’India raggiunse in quei decenni il suo vertice, combinando mirabilmente l’eredità culturale dei regnanti e quella dei popoli autoctoni.

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TURCICA: I safavidi d’Iran

Nuovo appuntamento con TURCICA. I safavidi, a differenza delle altre dinastie di origine turca, non erano espressione di una tribù, ma di un movimento religioso. Agli inizi del XVI secolo conquistarono l'Iran e lo convertirono allo sciismo, con conseguenze molto importanti sulla storia di tutto il mondo islamico. Originariamente fondato su una base sociale e politica turcomanna, il loro impero si iranizzò progressivamente fino a diventare più persiano che turco.

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TURCICA: L’apogeo degli ottomani

Nuovo appuntamento con TURCICA. Tra il XV e il XVII secolo l'impero ottomano raggiunse l'apice della sua potenza, arrivando a rappresentare la prima potenza mondiale per quasi tutta la prima età moderna. Gli ottomani rappresentarono probabilmente l'apogeo della civiltà turca, che mai aveva espresso un sistema politico così efficiente e una cultura tanto splendida.

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TURCICA: L’età di Tamerlano

Nuovo appuntamento con TURCICA. Tamerlano è stato probabilmente l’ultimo grande condottiero del mondo pre-moderno. La sua irruzione nella storia mondiale fu un vero e proprio terremoto, che sconvolse l’ordine geo-politico dell’Eurasia e lasciò in eredità un mondo trasformato. L’impero che egli creò fu in verità effimero, ma per tutti i paesi coinvolti nelle sue campagne militari e nelle sue strategie politiche – dalla Russia fino alle Indie e dalla Georgia fino all'Afghanistan – la storia si divide in un prima e un dopo rispetto alla passaggio di Tamerlano.

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RESISTENZE: Eusebio Giambone, tornitore torinese

Con Eusebio Giambone, tornitore, concludiamo la rubrica "Resistenze". Abbiamo scelto un italiano, un piemontese, malgrado scopo della rubrica fosse pubblicare le lettere dei condannati a morte dell'est Europa. La lettera alla figlia è una lettera a noi tutti, figli di quei caduti polacchi, jugoslavi, albanesi, cecoslovacchi, e -naturalmente - italiani. Questi ultimi possiamo andarli a trovare il prossimo 25 aprile. Eusebio Giambone è stato fucilato alle carceri Nuove di Torino, se vorrete passare a salutarlo lo troverete ancora lì, insieme a tutti gli altri morti perché viva l'Italia, per la giustizia e per la libertà

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RESISTENZE: Leone Ginzburg, professore universitario

Leone Ginzburg, professore e intellettuale, nasce a Odessa (Ucraina) il 4 aprile 1909. Trasferitosi in Italia è tra i fondatori della casa editrice Einaudi. Aderisce a Giustizia e Libertà. Arrestato per attività antifascista nella Roma occupata dai tedeschi, muore per le torture naziste nel carcere di Regina Coeli.

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TURCICA: I primi ottomani

In Anatolia, il collasso dell’impero selgiuchide portò alla formazione di svariate signorie turcomanne, a cui ci si riferisce con il termine di “beilicati” (da beylik, che in turco significa appunto “signoria”). Nella situazione di caos che si era venuta a creare, il sultano di Rum – che era rimasto formalmente …

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RESISTENZE: Partigiano ignoto sovietico

La presenza di partigiani sovietici in Italia settentrionale fu cospicua. Si trattava perlopiù di prigionieri di guerra evasi dopo l'otto settembre 1943. Partigiani ignoti, caduti lontano da casa, che non hanno lasciato lettere. Pubblichiamo allora i pochi nomi - o parte di essi - tra quelli noti. Un elenco che va letto come una poesia.

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TURCICA: L’età dei “tartari”

Nuovo appuntamento con TURCICA. Il periodo storico cominciato con la fondazione dell'impero selgiuchide, e culminato con le grandi invasioni mongole del XIII secolo, segnò l'apogeo dei nomadi eurasiatici. In Anatolia e nel Caucaso i turcomanni si scrollarono di dosso l'egemonia delle élites persianizzate e diedero inizio a una nuova stagione culturale e politica.

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STORIA: Jurij Gagarin, eroe dell’umanità

Gagarin

Gagarin, il 12 aprile 1961, divenne il primo uomo a viaggiare nello spazio. Una conquista fondamentale per l'umanità intera, che fu però motivo di vanto per l'URSS nel clima della guerra fredda, alimentando la corsa allo spazio che occupò gran parte del secondo dopoguerra.

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TURCICA: I selgiuchidi

Appuntamento settimanale con TURCICA. I selgiuchidi furono il primo grande impero turco-islamico. Conquistarono la Persia e occuparono l'Anatolia, per ergersi ad arbitri del mondo musulmano come difensori del sunnismo e del Califfato. Cambiarono per sempre la storia dei turchi e dell'Islam.

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TURCICA: L’incontro con l’Islam

Appuntamento settimanale con TURCICA. La conversione dei turchi all'Islam, favorita dalla mediazione culturale persiana, fu un fenomeno di assoluta importanza per lo sviluppo della civiltà turca e per il destino della stessa religione islamica.

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TURCICA: Oghuz e cumani, stirpi predestinate

Gli oghuz e i cumani, gruppi turcofoni marginali e minori fino a all'anno mille, erano destinati a imporsi come i principali protagonisti della storia turca nel basso Medioevo. Nella cultura di questi due popoli affondarono le proproprie radici alcuni dei maggiori imperi dei secoli seguenti, come gli ottomani e l'Orda d'Oro. Ancora oggi, gran parte dei popoli turcofoni sono gli eredi più o meno diretti dei cumani e degli oghuz.

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TURCICA: I turchi d’Europa nell’Alto Medioevo

Appuntamento settimanale con TURCICA. Le popolazioni turcofone della steppa furono una presenza costante per tutta la storia dell'Europa medievale. Nelle pianure dell’Europa centro-orientale l’eredità nomade degli unni fu accolta dagli àvari e dai bulgari. Più a est, tra il Caucaso e la steppa russa, i cazari diedero vita a una civiltà sviluppata e a un impero potente, la cui classe dirigente abbracciava l'ebraismo.

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RESISTENZE: Manesh Alimani, studente albanese

Nuovo appuntamento con la rubrica "Resistenze", nella quale si pubblicano le lettere dei condannati a morte della resistenza est-europea al nazifascismo. Oggi si parlerà di Manesh Alimani, uno studente albanese morto a 20 anni a seguito delle continue e violente torture praticategli dalla Gestapo.

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TURCICA: Gli uiguri, filosofi della steppa

Appuntamento settimanale con TURCICA. Caso singolare tra gli antichi popoli della steppa, gli uiguri non furono grandi conquistatori e guerrieri implacabili. La loro grande importanza storica è di ordine culturale. Nell’altopiano mongolo e nelle oasi della Cina nord-occidentale essi svilupparono infatti una splendida e raffinatissima civiltà, capace di assimilare le più varie influenze culturali e religiose.

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RESISTENZE: Frank Mernik, contadino jugoslavo

"Resistenze", la rubrica che ci propone le lettere dei condannati a morte della resistenza dell'est Europa, ci racconta oggi di Frank Mernik, contadino di 36 anni. Arrestato nel marzo del 1944 per aver dato assistenza a dei partigiani, fu tenuto prigioniero nelle carceri di Maribor, in Slovenia, torturato e fucilato il 16 giugno del 1944.

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TURCICA: Gli antichi turchi e la civiltà delle steppe

Nuovo appuntamente con TURCICA. Gli antichi turchi appartenevano alla più vasta categoria dei "nomadi eurasiatici", insieme a popolazioni non turcofone come i magiari e i mongoli. Questi popoli condividevano i tratti essenziali di un'originale civiltà della steppa, destinata a segnare in profondità la storia e la cultura di una vasta parte del mondo.

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Uno spettro si aggira nei Balcani. “Welcome to the Desert of Post-Socialism”

Uno spettro si aggira nei Balcani, è lo spettro di un possibile rinnovamento in senso socialista della società jugoslava. Almeno questa è una delle possibilità contemplate da Welcome to the Desert of Post-Socialism, volume scritto da due autori post-jugoslavi che affrontano, da un lato, la fine del socialismo jugoslavo indagando, dall'altro, il sorgere di nuovi soggetti politici.

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RESISTENZE: Ignoto sudeto

La rubrica "Resistenze", che vi proporrà settimanalmente le lettere dei condannati a morte della resistenza dell'est Europa, oggi vi mostra il messaggio di un ignoto sudeto, scritto in tedesco. Un inno alla pace e all'antinazismo proprio da quelle persone che Hitler sosteneva di difendere in nome del pangermanesimo.

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TURCICA: L’impero dei “turchi celesti”

All'inizio del Medioevo le popolazioni turcofone, malgrado la loro grande vitalità, mancavano ancora di un nome e di un'identità comune in cui riconoscersi. Attorno alle metà del VI sec. la confederazione tribale chiamata "türk" riuscì a unificare la maggioranza delle genti turche e a creare il più grande impero che le steppe avessero visto fino a quel momento. Fu così che tutte le genti di lingua e cultura turca presero il loro nome. I loro imperatori credevano di avere un'origine divina e si facevano chiamare "turchi celesti".

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RESISTENZE: Kostantinos Sirbas, barbiere greco

Si torna in Grecia con la rubrica "Resistenze", che ci racconterà fino al 25 aprile le lettere dei condannati a morte della resistenza nell'Est Europa. Oggi si parlerà del triste epilogo di Kostantinos Sirbas, impiccato a 22 anni, la cui condanna è stata ripetuta più volte a causa della rottura del cavo. Viene fatto prigioniero durante uno scontro armato con un gruppo di tedeschi, dove 8 soldati nazisti furono uccisi.

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TURCICA: Gli unni tra storia e leggenda

Secondo appuntamento con TURCICA. Attorno alla metà del IV sec. d.C. un popolo di guerrieri nomadi irruppe improvvisamente nella storia europea. Il mondo li avrebbe conosciuti con il nome di unni. Attila, il loro più importante condottiero, è uno dei personaggi più famosi nella storia dell'umanità. Eppure molti aspetti di questo popolo rimangono avvolti nel mistero. Da dove provenivano gli unni? Erano davvero proto-turchi? La leggenda nera che li avvolge ha un reale fondamento storico?

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RESISTENZE: Vojo Rajnatović, studente jugoslavo

Nuovo appuntamento con la rubrica "Resistenze", nella quale si pubblicano le lettere dei condannati a morte della resistenza est-europea al nazifascismo. Oggi è la volta di Vojo Rajnatović, montenegrino di 26 anni e membro del Partito Comunista. Fatto prigioniero nel'aprile del 1942 a Cetinje a seguito di delazione, è stato fucilato il 18 giugno dello stesso anno a Humce.

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La tragedia delle foibe e il nazionalismo italico. Una memoria selettiva?

E' di nuovo tempo di parlar di foibe, ma agli italiani non viene raccontata tutta la verità. La retorica nazionalista oblitera e omette di narrare la vicenda per intero, mancando di inserirla nel suo contesto storico. Così la tragedia delle foibe diventa oggetto del dibattito politico, piegata dalle opposte ideologie, e la verità storica si perde. Tentiamo allora di ricostruire i fatti sotto una piena luce, senza piegarci alle verità di parte ...

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TURCICA: Gli xiongnu e le origini della civiltà turca

Primo appuntamento con TURCICA, la rubrica di EJ dedicata alla storia dei turchi. Le origini della civiltà turca sono antichissime e in gran parte avvolte nella leggenda. L'unico dato certo è che, attorno alla metà del primo millennio a.C., misteriose tribù provenienti dalla foreste siberiane cominciarono a formare grandi confederazioni nomadi a nord della Cina.

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TURCICA: I turchi nella storia. Una nuova rubrica di East Journal

Nuovo appuntamento settimanale con TURCICA, la rubrica dedicata alla storia dei turchi. Il nostro Carlo Pallard ci accompagnerà in una storia scritta attraverso i secoli da guerrieri e mercanti, e i cui protagonisti portano nomi altisonanti che appartengono alla leggenda – Attila, Tamerlano, Solimano... – e hanno segnato indelebilmente la storia dell’Europa e dell’Asia.

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STORIA: Cantori e cantici della Grande Guerra

La Grande guerra non si svolse solo sui campi di battaglia. Altrettanto importanti furono le redazioni dei giornali, le scrivanie degli intellettuali, gli appelli. Tutte le nazioni belligeranti arruolarono i propri intellettuali in quella che è stata ugualmente chiamata nelle diverse lingue “guerra degli intelletti”.

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RESISTENZE: Lidija Šuput, impiegata di banca jugoslava

Inizia con gli ultimi momenti di vita di Lidija Šuput, impegata bancaria jugoslava, la rubrica "Resistenze". Lidija, giovane donna, incinta, staffetta partigiana, viene arrestata a Belgrado il 19 febbraio 1943, torturata e condannata a morte. La fucilazione avverrà dopo la nascita della bambina, Vesna. Una toccante testimonianza della forza dei deboli.

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“Resistenze”, fino al 25 aprile una nuova rubrica sulla resistenza europea

East Journal inaugura una nuova rubrica nella quale si pubblicheranno alcune delle lettere dei condannati a morte della resistenza europea, in particolare dell'Europa centro-orientale, e che accompagnerà i lettori fino al 25 aprile, giorno della Liberazione. Un percorso anti-retorico ed anti-eroico, senza agiografie, all'interno della lotta di resistenza. Un modo per specchiarci nella storia e vedere cosa eravamo e cosa siamo.

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Quando i vichinghi difesero Costantinopoli

Vichinghi, normanni, norreni che dir si voglia. Uomini del nord, genti scese con le loro drakkar dalla fredda Scandinavia. Nel 1204 li troviamo a combattere all'ultimo sangue nella difesa di Miklagard, questo il nome che davano a Costantinopoli. Che ci fanno dei vichinghi a Costantinopoli e contro chi combattono?

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Il silenzio apparente dei luoghi. Scatti da Tannenberg

Quale memoria è legata ad un luogo? È quello che si è chiesto il fotografo Eric Pawlitzky con il suo ultimo progetto “E tutto è scomparso – Luoghi della Prima Guerra Mondiale in Polonia”. Armato di mappe, documenti storici, macchina fotografica e testimonianze ha intrapreso un viaggio temporale nell'ex Prussia Orientale, ricostruendo le tappe della famosa battaglia di Tannenberg del 1914, la prima grande battaglia di movimento sul fronte orientale. La vittoria delle truppe di von Hindenburg su quelle zariste ha fatto inneggiare ad una “rivincita” sulla storia, formando parte della mitologia miltirare tedesca pre-nazionalsocialismo.

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Le lingue iraniche, dai curdi a Zoroastro

Seconda puntata della rubrica "Iranica", alla scoperta del moderno e antico Iran. Dopo avere descritto la lingua persiana, questa settimana cerchiamo di capire dove è parlata, come si è evoluta, quali altre lingua ha prodotto. L'enorme estensione delle lingue iraniche si deve alla grandezza (non solo geografica) dell'antica civiltà persiana...

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TURCHIA: Le origini storiche della “questione curda”

Le radici della questione curda, di grande attualità negli ultimi mesi, vanno rintracciate nel complicato contesto in cui lo stato nazionale turco sorse dalle ceneri dell'impero ottomano. Alla base del rapporto conflittuale tra la minoranza curda e il resto del paese vi è una profonda alterità culturale, mai del tutto affrontata e spesso volutamente occultata.

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La cortina e l’antenna. La televisione nell’Europa socialista

Che ruolo ha avuto la televisione durante i regimi comunisti dell’Europa orientale? Quali sono state le sue caratteristiche principali in termini di contenuti, linguaggi, flussi di distribuzione? E quali le affinità e le differenze all’interno dei singoli Paesi? Ricostruire la vicenda storica della televisione nei Paesi (ex) socialisti è un’operazione che può contribuire a superare alcuni equivoci di fondo che hanno accompagnato l’analisi e la rappresentazione del blocco sovietico da parte dell’Occidente nel corso degli anni.

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Terrorismo: un’idea da abolire

Diciamocelo una volta per tutte: “terrorismo” è una parola inutile. E non solo inutile, è sbagliata – non solo la parola, anche l’idea prima di tutto – perché a ben guardare significa poco o niente. Eppure è ovunque, sulla bocca di tutti, su tutte le prime pagine dei giornali e …

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LETTONIA: Quando i lettoni si presero Riga

Il 28 giugno del 1873 dalla Rīgas Latviešu Biedrība partiva il corteo del concerto finale del I Dziesmu svētki, che si svolse in Viesturdārzs, all’epoca Ķeizardārzs, il primo parco pubblico di Riga. Per i baltici tedeschi iniziava il lento declino della loro supremazia in città.

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STORIA: Una ungherese in Tirolo. La Tiroli Katona Ujság

La propaganda di guerra, anche se documentata fin dalla Guerra dei Trent’anni, per vastità, importanza e risorse impiegate è stata uno degli elementi che ha caratterizzato la Prima guerra mondiale. Uno di quegli elementi, insieme all’impiego della tecnologia e al carattere di “massa” dei combattimenti, che ha portato a vedere …

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TURCHIA: Ziya Gökalp e la nascita della Turchia moderna

Ziya Gökalp è stato uno dei più importanti e influenti intellettuali turchi del XX secolo. Egli fu attivo come saggista, giornalista e poeta soprattutto negli anni compresi tra il 1908 – l’anno della rivoluzione dei Giovani Turchi – e la morte avvenuta nel 1924, pochi mesi dopo l’abolizione del Califfato. …

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SLAVIA: Gli slavi siamo noi

La rubrica “slavia”, dopo venticinque puntate, è giunta al suo ultimo appuntamento. Abbiamo visto come gli slavi siano giunti in Europa millecinquecento anni fa e come, lentamente, si siano diversificati dando origine a differenti gruppi nazionali ed entità statali che non hanno mai smesso, però, di influenzarsi a vicenda. Abbiamo …

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STORIA: Il secondo dopoguerra e la sovietizzazione in Europa centro-orientale

Nella storiografia contemporanea è ancora molto acceso il dibattito sui caratteri della politica estera sovietica, soprattutto per quando riguarda il periodo immediatamente precedente l’inizio e quello immediatamente successivo la fine della Seconda guerra mondiale. Il famoso patto Molotov-Ribbentrop fu molto di più di quello che i sovietici ammettevano. Nei protocolli …

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L’eccidio di Porzûs, la Resistenza spezzata

Diciassette partigiani, membri delle Brigate Osoppo, furono fucilati da altri partigiani, in prevalenza garibaldini, nei pressi dell’alpeggio di Porzûs, in Friuli. E’ forse l’evento più controverso di tutta la guerra partigiana combattuta sul suolo italiano e, ancora oggi, è motivo di scontro e strumentalizzazioni politiche. La guerra partigiana ha visto tragedie …

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SLAVIA: La Slavia italiana, dalla Puglia al Friuli

La presenza di popolazioni slave in Italia non è recente, esse sono parte integrante del nostro paese da secoli, giunte sulla scorta delle grandi migrazioni che nel VII secolo le portarono dalla Polonia e della Germania fino ai Balcani. La direttrici della penetrazione slava in Italia sono due, una marittima …

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SLAVIA: Slavofili e occidentalisti, quale destino per la Russia?

L’utopia degli “slavi uniti” naufragò di fronte al protagonismo russo che, dopo aver rifiutato il ruolo di motore dell’emancipazione dei popoli slavi dal dominio ottomano e tedesco, fece proprio il ruolo di nazione guida malcelando le ambizioni egemoniche che, nella liberazione degli slavi, trovava giustificazione delle proprie mire espansionistiche. A …

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Oltre la frontiera "gagé". Viaggio nel mondo dei rom

Poche popolazioni nella storia dell’umanità sono state discriminate e perseguitate come i rom. Un nome che si presta a fraintendimenti grossolani, quando non artificiosi. Etichettati convenzionalmente come “zingari”, alludendo in modo dispregiativo al nomadismo che in parte li caratterizza, i rom sono stati spesso emarginati e considerati dei parassiti della società. E invece, …

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La guerra ucraina di Putin e la lezione di Milosevic

Chi ricorda la storia delle guerre di dissoluzione della Jugoslavia, e specialmente il contesto bosniaco, avrà assistito al conflitto del 2014 tra Russia e Ucraina con un sinistro sentimento di déjà vu. Come da copione, alla costruzione retorica del conflitto è seguita l’azione di gruppi paramilitari e truppe sotto copertura. Ma, …

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SLAVIA: Cirillo e Metodio, come i Rolling Stones

cirillo e metodio

Cirillo e Metodio sono come i Rolling Stones, dinosauri del rock biblico, mostri della dottrina, sempre in tour tra una città e l’altra, cantandole ai missionari cattolici e facendo proseliti ovunque. La loro missione lascerà un segno profondissimo nella cultura slava e possiamo dire che senza di loro gli slavi …

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La guerra di Spagna nella guerra civile europea del primo Novecento

In prima approssimazione la guerra di Spagna sembra confermare che il periodo delle due guerre mondiali sia stato caratterizzato da una “guerra civile europea”, intesa come conflitto tra grandi ideologie sovranazionali. Più particolarmente essa appare una convalida della teoria di Ernest Nolte che indica Comunismo e Fascismo come i protagonisti …

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Il ricordo diviso in due. Di foibe ed altre memorie

Ogni anno a febbraio finisco per far parte di quella minuscola schiera di specialisti di “confine orientale, foibe, esodo” richiesti in varie parti d’Italia per lezioni, incontri, conferenze. La sensazione che ne traggo è sempre più sconfortante, per molte ragioni. Dieci anni fa, quando venne celebrato per la prima volta …

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Il novecento e la nascita delle dittature

Tra i fattori che condussero i totalitarismi al centro della scena politica e culturale europea dei primi decenni del Novecento troviamo il radicalismo anti-borghese degli intellettuali e il successivo ruolo dei reduci. Gli intellettuali svolsero una quotidiana azione di delegittimazione delle istituzioni della società: Stato di diritto, democrazia parlamentare, economia …

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SLAVIA: La libertà sessuale delle donne slave

Abbiamo visto come il mito delle amazzoni sia un riflesso della volontà femminile di emanciparsi dalla società patriarcale, costruendo una società a propria immagine. La condizione della donna presso gli antichi slavi soffriva infatti delle stesse implicazioni che si riscontravano presso i latini o i germani: sottomissione, schiavitù, compravendita, subalternità …

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STORIA: Il Novecento e lo splendore delle masse

Una delle caratteristiche peculiari che gli storici riconoscono alla Prima guerra mondiale è di essere l’espressione della massificazione della società. Oltre che una guerra industriale, nella quale si fronteggiavano come mai prima le risorse produttive e tecnologiche delle potenze belligeranti, essa fu una guerra fordista, che mise al centro delle …

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SLAVIA: Amazzoni e rusalke, due caratteri della donna slava?

Le genti slave che arrivarono in Europa nel VII° secolo dopo Cristo non avevano una rigida divisione tra i sessi, e non esisteva una subalternità socialmente codificata della donna nei confronti del’uomo. Anche il pantheon paleoslavo annoverava molte divinità femminili legate al culto della terra e della fecondità. Divinità non secondarie per genti dedite all’agricoltura …

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SLAVIA: I protobulgari, fondatori di un impero multietnico

Dalle steppe dell’Asia centrale giunsero alle porte d’Europa numerose popolazioni di origine altaica e di lingua turca, spinte dalle progressive migrazioni di altri gruppi. Tra questi i cazari, gli avari, i cumani e i peceneghi fino – più tardi – ai tatari. Ci fu però un gruppo destinato a lasciare …

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SLAVIA: L'ideologia di crociata, quando Gerusalemme era in Prussia

Qualche coordinata iniziale, tanto per capire di che parliamo. Il termine “crociata” si riscontra, nell’accezione moderna, per la prima volta nel XVIII° secolo. Successivamente il romanticismo, con la sua re-invenzione del Medioevo, ne produce tutto il corpus visivo che oggi conosciamo. Altra cosa. Il termine, certo, ha una origine medievale …

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SLAVIA: L'etimologia di "slavo". Tra gloria e schiavitù

Una schiavitù proverbiale Dopo un’espansione che li portò, tra il quinto e l’ottavo secolo, in Asia minore e in Grecia, in Africa settentrionale e sul Baltico, gli slavi subirono la risposta dei franchi, dei tedeschi, dei danesi e dei bizantini che – dopo averne subito il “maremoto” – riguadagnano al …

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ROMANIA: I sassoni di Transilvania e il peso della storia

Il nuovo Presidente della Repubblica Romena, Klaus Iohannis, ex sindaco di Sibiu, appartiene alla minoranza tedesca di Transilvania, i cosiddetti Sachsen (in romeno Saşi). La sua vittoria alle elezioni presidenziali è stata un evento importante per la storia di questa (ormai) piccola minoranza etnica. Nel censimento del 2011 i tedeschi …

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SLAVIA: Quando i croati fondarono Cracovia

Abbiamo raccontato fin qui degli slavi che si spinsero a occidente, fino all’attuale Polonia e alla Germania, e di come abbiano mutato i propri nomi, lentamente differenziandosi in vari gruppi. Così abbiamo scoperto che l’etnonimo “serbo” era il nome collettivo con cui gli slavi emigrati verso occidente, nelle attuali Germania …

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