Davide Longo

Nato nel 1992, vivo e lavoro a Varese. Sono laureato in Scienze Storiche all'Università degli Studi di Milano, ho studiato lingua e cultura cinese e ho trascorso un periodo di studio all'Università di HangZhou, Zhejiang, Repubblica Popolare Cinese. Oggi sono docente di Italiano e Storia nella scuola secondaria di primo grado. Appassionato di storia e politica sia dell'Estremo Oriente, sia dei Paesi dell'ex blocco orientale, per East Journal scrivo di Polonia, Cecoslovacchia e Ungheria, senza disdegnare i Balcani (concepiti nel senso più ampio possibile). Ho scritto per The Vision e Il Caffé Geopolitico e sono autore di due romanzi noir: Il corpo del gatto (Leucotea, 2017) e Un nido di vespe (Fratelli Frilli, 2019).

BIELORUSSIA: Roman Protasevich e la giusta distanza

Protasevich

Mentre la stampa bielorussa presenta Roman Protasevich come un terrorista neonazista, i media occidentali lo hanno eletto a paladino liberale della democrazia. Si tratta di due narrazioni allo stesso modo parziali e tendenziose, dalle quali un buon giornalista deve mantenere la giusta distanza.

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STORIA: Nascita e caduta della Repubblica d’Ungheria

ungheria

Il 15 marzo 1848 gli ungheresi si ribellarono al dominio asburgico e fondarono una repubblica indipendente che, anche con il determinante aiuto di tanti italiani che accorsero a difendere la rivoluzione, tenne testa agli eserciti austriaco e russo per oltre un anno. La leggenda narra che è da allora che gli ungheresi non brindano più con la birra...

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POLONIA: I nazionalisti assaltano il Pride a Bialystok

Sabato scorso alcune decine di militanti di estrema destra hanno aggredito con mazze e spranghe i partecipanti al Pride nella città di Bialystok, nella Polonia orientale. Si tratta solo dell'ennesima aggressione ai danni del movimento Lgbt nel paese governato dal partito ultranazionalista Diritto e Giustizia.

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UNGHERIA: Orbàn nega il cibo ai migranti

Secondo il Comitato ungherese di Helsinki, il governo Orbàn sta negando il cibo ai migranti al confine fra Serbia e Ungheria, dopo aver rigettato le loro richieste d'asilo politico. Questa politica ha incassato le reazioni delle Ong e della Corte europea per i diritti dell'uomo, ma anche l'apprezzamento da parte di Matteo Salvini.

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