Curva Est #3: La serie B russa, dal Baltico al Pacifico

Curva Est è la nostra selezione settimanale di articoli e letture a tema sportivo, centrati sull’est Europa, ma non solo. Un compendio di tutto quello che abbiamo ritenuto valga la pena di leggere, a cura della redazione sportiva di East Journal, tra storie, approfondimenti e curiosità.

Un campionato a lunga distanza

Luch-Energiya Vladivostok – Financial Difficulties Show Need for League Reform
Manuel Veth
23 settembre 2015, Futbolgrad

Non è facile sopravvivere nella seconda divisione del campionato russo: una lega che abbraccia quasi tutta la Russia (dieci fusi orari su undici), dall’enclave baltica di Kaliningrad a Vladivostok, città sull’oceano Pacifico a un centinaio di chilometri dal confine con la Corea del Nord. Una lega che prevede lunghe trasferte (Baltika Kaliningrad – Luč-Ėnergija Vladivostok è la più lunga trasferta di campionato del mondo) e che richiede sforzi finanziari sovrumani per alcune delle squadre. Con bilanci operativi medi attorno ai 4 milioni, le squadre «devono coprire voli, alloggio e sostentamento per almeno 20 tra giocatori e staff in 19 trasferte nel continente più grande del mondo». L’ultima vittima dei problemi finanziari è proprio il Luč-Ėnergija, che avrebbe accumulato un enorme debito durante la sua breve retrocessione in terza divisione (nella stagione 2012/13). La squadra, che attualmente occupa il quinto posto in classifica e ha la possibilità di lottare per la promozione, rischia di non riuscire a terminare la stagione ed è stata espulsa dal proprio campo di allenamento, mentre la situazione economica del club va peggiorando. La situazione del Luč-Ėnergija e le enormi spese di tutti i club della seconda divisione stanno evidenziando l’urgenza di una riforma del sistema di lega russo, con tutti i campionati al di fuori della divisione superiore divisi in zone geografiche.

Ai confini del mondo

Sognando Grønkjær: alla scoperta del B-67, la Juventus dei ghiacci
Stefano Fonsato
19 settembre 2015, EuroSport

Negli ultimi anni si è parlato molto di ammissione alla UEFA per le vicende legate alle nazionali di Gibilterra e Kosovo. Le due vicende, venate di rivendicazioni politiche da parte di Spagna e Serbia, hanno adombrato la particolarissima storia di un’altra nazionale  che sgomita per entrare a far parte del calcio ufficiale: la Groenlandia. A rallentare le ambizioni groenlandesi non è stavolta una contesa territoriale o di sovranità, ma le condizioni climatiche estreme del paese, che rendono impossibile la presenza di un campo in erba naturale, pre-condizione per l’accesso alla confederazione europea. Una situazione che costringe la Groenlandia a  prendere in considerazione la possibilità di chiedere ospitalità alla confederazione nordamericana, a cui potrebbe comunque ambire per la sua posizione geografica. Il campionato solitamente si disputa in due mesi, ma quest’anno è stato compresso in soli diciotto giorni e ha visto il quarto trionfo consecutivo del Boldklubben 1967 (B-67) in un movimento la cui massima espressione è stato Jesper Grønkjær, per anni nazionale danese.

Trentasei minuti senza segnare…

Lewandowski goal drought enters thirty-sixth minute
Back of the Net
25 settembre 2015, Four Four Two

Robert Lewandowski, 27enne attaccante del Bayern Monaco nato a Varsavia, ha stupito il mondo questa settimana, entrando dalla panchina e segnando cinque gol nel giro di soli nove minuti durante un incontro di Bundesliga con il Wolfsburg che, al momento dell’ingresso del polacco in campo, stava conducendo 1-0. Un’impresa che è stata commentata con incredulità, quasi come se Lewandowski fosse un superuomo in grado di segnare a piacimento e mantenendo lo stesso ritmo turbinoso della sua cinquina (o fünferpack, in tedesco). Ed ecco che sulle colonne di Four Four Two il collettivo satirico Back of the Net fa uscire un articolo intitolato L’astinenza dal gol di Lewandowski entra nel trentaseiesimo minuto. Secondo l’articolo, l’allenatore dei bavaresi (che hanno portato a casa “a fatica” una vittoria 5-1) Pep Guardiola, «Robert è molto deluso di non aver segnato oggi, a parte quei cinque gol che ha fatto in nove minuti» e molti sarebbero preoccupati per il suo improvviso calo di forma: «Non ha ancora mangiato dall’ora di pranzo, un’ora fa». Preoccupazioni legittime, visto che il Bayern Monaco “non vince un campionato da maggio”.

Foto: fcle.ru

Chi è Damiano Benzoni

Giornalista pubblicista, è caporedattore della pagina sportiva di East Journal. Gestisce Dinamo Babel, blog su temi di sport e politica, e partecipa al progetto di informazione sportiva Collettivo Zaire74. Ha collaborato con Il Giorno, Avvenire, Kosovo 2.0, When Saturday Comes, Radio 24, Radio Flash Torino e Futbolgrad. Laureato in Scienze Politiche con una tesi sulla democratizzazione romena, ha studiato tra Milano, Roma e Bucarest. Nato nel 1985 in provincia di Como, dove risiede, parla inglese e romeno. Ex rugbista.

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