Il gusto dei croati per il fascismo

Un filo unisce la Croazia ustascia della Seconda guerra mondiale, e quella che si vuole democratica ed europea di oggi. E' il filo di un fascismo strisciante, alimentato dalla politica e diffuso nel paese. Molti gli esempi: dai pogrom contro i migranti alla censura di Anna Frank, fino alla placca nazionalista al campo di sterminio di Jasenovac

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Fantasmi islamisti in Asia centrale

L'Asia Centrale rappresenta una minaccia? L'attentato di Istanbul deve suonare come un campanello d'allarme? Cosa bolle nella pentola islamica centroasiatica? Tutte domande le cui risposte sono in gran parte sconosciute, proprio come quella meravigliosa regione che è l'Asia Centrale.

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RUSSIA: I movimenti artistici di Michail Larionov

Tra i tanti protagonisti delle avanguardie artistiche di inizio XX secolo troviamo Michail Larionov, forse meno noto al grande pubblico rispetto al gigante Malevič, ma a cui si deve lo sviluppo di alcuni movimenti che rivendicavano un’anima prettamente russa, vicina alla cultura delle classi popolari.

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ALBANIA: Mito delle origini e nazionalismo albanese

mitologia eziologica

La mitologia eziologica ha dato un notevole contributo alla costruzione identitaria albanese. Il mito di Skanderbeg, e quello della Grande Albania sono stati sfruttati dal potere politico per manipolare le convinzioni del popolo albanese. Da qualche anno l'accademia di Tirana ha deciso di prendere posizione.

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BOSNIA: Ogni domenica a messa con l’imam

Amir Effendi Drežnjak è l'imam del villaggio di Lizoperci nel comune di Jablanica, in Bosnia. Da tre anni e mezzo ormai, ogni domenica accompagna in auto i fedeli cattolici dal vicino villaggio di Slatina fino al villaggio di Gračac per la messa. Gli anni della guerra sono superati?

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Per le vittime di Arbe. Lettera aperta al comune di Torino

Un gruppo di studiosi e storici torinesi chiede l'intitolazione di una via: “Vittime del campo di concentramento di Arbe”. Arbe era un campo di concentramento italiano in Jugoslavia. Una pagina dimenticata della nostra storia. East Journal si unisce alla petizione rivolta al sindaco di Torino, Chiara Appendino.

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CALCIO: Aboutrika, il campione egiziano nella lista anti-terrorismo

Mohamed Aboutrika terrorismo al-Sisi Egitto Abou Trika

Mohamed Aboutrika, leggenda del calcio egiziano, è stato inserito in una lista di controllo anti-terrorismo con l'accusa di aver finanziato i Fratelli Musulmani. Non è la prima volta che "El Magico", famoso per la sua coscienza politica e il suo supporto all'ex presidente Morsi contro il regime di al-Sisi, viene messo nel mirino dai militari per le sue posizioni.

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Il senso dei serbi per l’idiozia

"Siamo sull'orlo di una guerra" ha detto il presidente serbo Nikolic. A Belgrado rimonta il nazionalismo, dalla "Grande Serbia" alla questione del Kosovo, la classe politica del paese continua a essere irresponsabile, giocando col fuoco.

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STORIA: Il turismo in Lettonia ai tempi del KGB

Una ricerca della Latvijas Universitāte rivela le attività di spionaggio della Intūrists, l’agenzia per il turismo della Lettonia sovietica, sui turisti occidentali che visitavano il paese. Un vero dipartimento del KGB col compiti di spiare i visitatori provenienti dall’ovest.

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SLOVACCHIA: L’intolleranza di una società che guarda a destra

Dal primo gennaio di quest’anno è entrata in vigore la legislazione che rende illegali le pattuglie cittadine tese ad aumentare il controllo e la sicurezza nelle strade slovacche. Questa disposizione nasce con l’obiettivo di mettere un freno alle ronde organizzate dal partito del popolo, L-SNS, sostenitore di posizioni antisemite, anti-rom ed euroscettiche.

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IRAN: L’eredità di Rafsanjani e la maschera del riformismo

Rafsanjani

Una folla di più di due milioni di persone ha partecipato ai funerali di Hashemi Rafsanjani, l'ex presidente iraniano morto l'8 gennaio scorso. Oggi viene ricordato soprattutto come punto di riferimento per il campo riformista, una personalità di rottura. Ma la sua storia, al contrario, è quella di una figura perfettamente organica al regime di Teheran.

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BIELORUSSIA: I limiti dell’approccio dell’Unione Europea

Nel proprio sguardo ad Est, l'Unione Europea non è mai venuta meno al proprio ideale di progressiva espansione. Uno Stato, tuttavia, pare essere puntualmente escluso da questa visione: la Bielorussia. Al di là dei (molti) limiti interni al Paese stesso che potrebbero esserne causa, vale la pena per una volta volgere lo sguardo all’UE, cercando di capire quali siano le criticità del suo approccio verso Minsk.

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ROMANIA: Smarcarsi dai sovietici (anche) grazie a Karl Marx

La destalinizzazione avviata in Unione Sovietica a metà degli anni '50 ebbe effetti anche in Romania, dove Gheorghiu-Dej cercò di sfruttare il nuovo clima per un'inversione di rotta: meno terrore, più consenso. Modificare la narrazione storica era un passo necessario al raggiungimento dell'obiettivo. Ma ad aiutare il leader romeno fu anche un alleato inaspettato.

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Gloria al design jugoslavo!

Zoran Cardula è un graphic designer di Skopje, Macedonia, dallo spiccato gusto per l'estetica retrò. Nel suo ultimo progetto Cardula ha ridisegnato famosi poster del periodo d'oro della jugoslavia socialista.

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“Il Grande Iran” di Giuseppe Acconcia. Venerdì 13 gennaio a Torino

Il Grande Iran Acconcia

Venerdì 13 gennaio alle 19 presso il Polski Kot di Torino si terrà la presentazione de "Il Grande Iran", reportage narrativo di Giuseppe Acconcia sulla repubblica islamica. Un'occasione per scoprire la complessità dell'attuale realtà iraniana. In collaborazione con East Journal e Most Associazione, la serata sarà presentata da Semir Garshasbi di Radio Beckwith

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ESTONIA: Come ottenere la residenza digitale in venti minuti

È sufficiente compilare online un modulo, scannerizzare passaporto e foto e pagare 100 euro; e il tutto, dicono le autorità, non richiede più di 18 minuti. Dopo lo scandalo dei Panana Papers e la Brexit, le autorità estoni hanno dichiarato un incremento consistente di richieste di “e-ID”. Ma cosa prevede questa carta d'identità digitale?

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La fine dell’URSS e la tradizione malinconica della sinistra

Il 25 dicembre di venticinque anni fa, in sordina e senza rimpianti, veniva ammainata dal pennone del Cremlino la bandiera rossa con la falce ed il martello. Oggi della sinistra - anticapitalista, antiburocratica, anticoloniale - resta solo la malinconia, segno della sconfitta. Ma è nella sconfitta "che l’esperienza rivoluzionaria si trasmette da una generazione all’altra”.

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Perchè l’ISIS compie attacchi (e li rivendica) in Turchia?

Perchè l'ISIS compie attacchi (e li rivendica) in Turchia?

Le mancate rivendicazioni dell’ISIS hanno sempre fatto pensare al tentativo di mantenere un basso profilo in Turchia, per non danneggiare irreparabilmente i rapporti con Ankara. Questa relazione, caratterizzata prima da grande ambiguità, con l’attentato di capodanno al Reina sembra muovere verso una nuova stagione di aperta conflittualità sul territorio turco. Perché?

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ALBANIA: L’impatto sociale della migrazione di ritorno

Negli ultimi cinque anni si è diffuso il fenomeno di migrazione di ritorno presso la comunità albanese residente in Italia. Si parla di più di 5000 immigrati che hanno deciso di rientrare in patria nel 2014; il numero dei rientri è cresciuto nel 2015 e i dati statistici parlano di un trend in continua evoluzione. Il fenomeno è particolarmente interessante se consideriamo che i migranti tornati in Albania non sono circoscrivibili all'interno di una sola classe socio-economica, ma si tratterebbe di un evento che coinvolge trasversalmente tutta la popolazione immigrata albanese. Ciò influisce profondamente all'interno del percorso di costruzione identitaria in atto nella società albanese; i migranti di ritorno propongono novità lavorative e sociali considerevoli e il loro contributo risulta essere fondamentale in questa fase di transizione per il paese.

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RUSSIA: La memoria dei crimini di Stalin continua a far discutere

In Russia, la pubblicazione dei nomi dei membri della polizia segreta sovietica ha ancora una volta generato una discussione sulla necessità e le modalità del ricordo dei crimini staliniani. A 25 anni dalla fine dell'Unione Sovietica, infatti, il paese non si è ancora riconciliato con il proprio passato e alcune pagine di storia faticano a emergere e a trovare spazio.

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CECENIA: Il terrorismo ceceno nella polveriera caucasica

L'arresto in Turchia di alcuni terroristi ceceni è sintomo di una persistente guerriglia locale, che non pare essere stata significativamente intaccata dalle strategie adottate dall'establishment filorusso. In Cecenia, inoltre, ha iniziato a svilupparsi un fenomeno di affiliazione al terrorismo jihadista, capace di generare effetti dirompenti sulle relazioni estere.

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CROAZIA: La Costituzione di Natale

Costituzione di Natale

Il Natale secondo East Journal. Nel dicembre del 1990 venne promulgata la Costituzione di Natale croata: con essa Franjo Tuđman istituzionalizzò lo scontro con la minoranza serba, aprì le porte alla guerra in Croazia, e, infine, permise alla leadership nazionalista dell'HDZ di raggiungere l'indipendenza e di assicurarsi a lungo il potere.

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Fantasmi e diavolerie natalizie di Pëtr Il’ič Čajkovskij

A causa delle fama dei suoi balletti la musica di Čajkovskij viene troppo spesso banalizzata e resa innocua da messe in scene rassicuranti per il grande pubblico. Artista tormentato e complesso, Čajkovskij ci regala due lavori, l'opera Gli stivaletti e il balletto Lo schiaccianoci, immersi in un'atmosfera natalizia misteriosa, gotica e fantastica: in particolare nello Schiaccianoci, l'ultimo balletto del compositore russo, il pessimismo e il potenziale angoscioso dell'autore si insinuano in modo sottile in quella che sembrerebbe una fiaba natalizia per bambini.

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POLONIA: Il magico panorama di Racławice

panorama

Nel 1794 le truppe polacche del generale Kościuszko sconfiggono gli invasori russi. Una vittoria improbabile, che, diventando subito leggendaria, viene celebrata da un dipinto eccezionale: il Panorama di Racławice. Storia di una tela che, dopo varie peripezie, è arrivata a Wrocław, capitale della cultura europea 2016.

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BALCANI: Allargamento, il passo falso dell’UE

Per la prima volta, nel 2016, il Consiglio UE non ha trovato l'accordo sul testo delle annuali Conclusioni sulla politica d'allargamento. Complice la testardaggine austriaca sulla questione della Turchia, ma anche varie questioni aperte dalla Croazia. Che ora può strumentalizzare per i suoi interessi in Bosnia un testo pubblicato, con poca attenzione, dalla presidenza slovacca. Cronaca di un Consiglio tumultuoso.

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CROAZIA: Ivan Pernar, il nuovo populista di Zagabria

Pernar

Ivan Pernar, un giovane parlamentare del movimento anti-sistema Živi zid sta acquisendo sempre più popolarità in Croazia. Il sapiente uso dei social e della rete, le invettive anti-establishment, e la sfrenata tendenza al complottismo rappresentano un fenomeno che fa la sua prima apparizione in Croazia.

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EVENTI. Proteste in nero. La difesa dei diritti civili in Polonia e Croazia

Sabato alle 19, al Polski Kot di Torino. Nei nostri "Discorsi da bar", questa volta parleremo di diritti civili in Polonia e Croazia: le ingerenze clericali, le tendenze verso la "democrazia illiberale", i movimenti di opposizione. Con Donatella Sasso e Francesca Rolandi. Prima dell'incontro, ripresenteremo il nostro corso di politica internazionale PARS ORIENTALIS 2017, che sarà proprio dedicato allo studio delle "democrazie illiberali" e delle tendenze neoconservatrici in Europa Orientale.

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POLONIA: In migliaia in piazza contro il governo, “basta con la distruzione del paese”

I polacchi protestano contro il governo di Diritto e Giustizia durante l'anniversario dell'introduzione delle legge marziale. Intanto la Camera ha approvato nuovo disegno di legge che mina la libertà di assemblea favorendo le manifestazioni organizzate da Stato e Chiesa. Anche le Ong finiscono sotto attacco con la creazione di un nuovo Centro per la Società Civile per esercitare il controllo governativo sul mondo no-profit.

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SPORT 2016: “Refugees Welcome”, l’anno dei migranti

Rifugiati Refugees Welcome migranti

Prosegue la rassegna di fine anno della redazione sportiva di East Journal, una panoramica di tutte le tematiche sociali e politiche che hanno attraversato lo sport in questo 2016. Un anno che è stato anche l'anno dei migranti e dei rifugiati, dalle manifestazioni in Grecia e Germania, alla squadra olimpica dei rifugiati a Rio 2016, fino alla tragica morte del portiere del Gambia femminile Fatim Jawara nelle acque del mar Mediterraneo.

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SIRIA: Assad riconquista Aleppo

SIRIA: Assad riconquista Aleppo

L’esercito di Assad ha riconquistato gli ultimi quartieri occupati dai ribelli e da decine di migliaia di civili. Sulla seconda città del paese sventola soltanto la bandiera a due stelle del regime. Ma sotto le macerie di Aleppo resta sepolta un’altra Siria, che oggi nessuno ricorda più

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SIRIA: Cosa succederà dopo la caduta di Aleppo?

SIRIA: Cosa succederà dopo la caduta di Aleppo?

La caduta di Aleppo sembra ormai questione di giorni. Il regime di Assad e i suoi alleati hanno riconquistato quasi tutta la parte est, dove una coalizione di milizie ribelli è asserragliata fin dal 2012. La fine della guerra è più vicina? Oppure il groviglio di interessi di Russia, Usa, Iran, Turchia e Israele la faranno proseguire ancora a lungo?

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SPORT 2016: Dallo Stade de France allo stadio del Besiktas

La redazione sportiva di East Journal vi propone una rassegna di fine anno di tutte le tematiche sociali e politiche che hanno attraversato lo sport in questo 2016. L'anno degli Europei e delle Olimpiadi è stato anche l'anno del terrorismo, tra preoccupazioni per la sicurezza dei grandi eventi, arruolamenti nel conflitto siriano e attentati in Europa e Turchia. Un anno iniziato sulle ceneri delle fallite bombe allo Stade de France e che si conclude con i 38 morti dell'attentato allo stadio del Beşiktaş.

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