CINEMA: Austerlitz. La Shoah al tempo dei selfie

Esce in sala in occasione del Giorno della Memoria l’ultimo film di Sergei Loznitsa: Austerlitz (Germania 2016, 93′ – b&n), racconto-riflessione sul turismo di massa di oggi nei campi di concentramento, è nei cinema da mercoledì 25 gennaio 2017 con la distribuzione di Lab 80 film.

In concorso all’ultimo Toronto Film Festival, presentato anche alla Mostra del Cinema di Venezia, il film propone un’osservazione dei visitatori dell’ex campo di concentramento di Sachsenhausen, 35 chilometri a Nord di Berlino. «Perché una coppia di innamorati o una madre con il suo bambino vanno a fare visita ai forni crematori in una giornata di sole estivo? Ho concepito questo film per cercare di confrontarmi con queste domande.» Loznitsa piazza una telecamera ad altezza d’uomo e registra: il percorso turistico che le persone seguono per visitare il campo è lo stesso che facevano i prigionieri di un tempo. Qualcuno passeggia tra i viali delimitati dai dormitori, altri scattano selfie all’interno dei forni crematori, altri ancora consumano il pranzo al sacco sul lastricato che separa la strada dalle fosse comuni.

Ha detto Sergei Loznitsa: «L’idea di fare questo film mi è venuta perché visitando questi luoghi ho sentito subito una sensazione sgradevole nel mio essere lì. Sentivo come se la mia stessa presenza fosse eticamente discutibile e avrei voluto davvero capire, attraverso il volto delle persone, degli altri visitatori, come ciò che guardavano si riflettesse sul loro stato d’animo. Ma non nascondo di esserne rimasto, alla fine, abbastanza perplesso».

Il titolo è ispirato all’omonimo romanzo dello scrittore tedesco W.G. Sebald, pubblicato nel 2001 e dedicato alla ricerca delle proprie origini, e della propria memoria, da parte del personaggio protagonista Jacques Austerlitz. Ma Loznitsa non fornisce una lettura semplicistica né giudizi univoci: propone una riflessione vera sul senso della testimonianza e della memoria della Shoah. «Il disprezzo per il turista che si fa i selfie nei crematori e nelle camere a gas, anche se è la prima e naturale reazione, non deve condurre a semplicistiche e banali conclusioni. Siamo proprio sicuri che ci comporteremmo tanto diversamente se fossimo al loro posto?»

Proiezioni per il Giorno della Memoria:
Perugia, Cinema Postmodernissimo.
Mantova, Cinema del Carbone.
Bologna, Cinema Lumière.
Modena, Sala Truffaut.
Parma, Cinema Edison.
Reggio Emilia, Cinema Rosebud.
Torino, Cinema Massimo.
Rovereto, Auditorium Melotti MART.
Bergamo, Auditorium Cinema Lab 80.
Varese, Filmclub 90.
Milano, Cinema Beltrade.
Padova, Cinema Lux.

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