Era un attaccante dell’Amedspor di 36 anni, nato a Ergani, nella provincia di Diyarbakır. Şehmus Özer aveva speso quasi tutta la sua carriera tra la seconda e la terza divisione del calcio turco. I migliori risultati li ottenne con il Malatyaspor, con cui nel 2001 ottenne la promozione in Süper Lig – disputando la sua unica stagione in massima divisione – e con il Mardinspor (squadra di una provincia a maggioranza curda, araba e assira), che contribuì a trascinare alla promozione in seconda divisione nel 2004, segnando 19 gol in 31 partite.
Dal 2014 Özer si era trasferito all’Amedspor di Diyarbakır, la capitale del Kurdistan turco, oltre che il capoluogo della sua provincia d’origine: squadra dalla forte identità curda di cui si è già parlato in queste pagine, in particolare per le vicende legate alle ottime performance di coppa dello scorso anno e per il processo a carico del giocatore Deniz Naki, terminato con l’assoluzione del calciatore dall’accusa di “propaganda terrorista”. Di quella squadra era divenuto il capitano.
Şehmus Özer ha perso la vita ieri in un incidente stradale a Malatya: il veicolo del calciatore sarebbe uscito fuori strada, cadendo in un dirupo mentre tornava verso Mardin dopo aver partecipato a un matrimonio. La notizia è stata diramata dalla squadra di calcio, mentre in Italia ha dato per prima la notizia la pagina Minuto Settantotto, che segue da vicino le vicende della squadra. La prossima gara dell’Amedspor, un incontro di coppa con il Gençlerbirliği di Ankara previsto per domani, è stata rinviata a data da destinarsi dalla federcalcio turca.
Özer aveva capitanato l’Amedspor per l’ultima volta il 18 dicembre, scenendo in campo per una gara di campionato contro il Kahramanmaraşspor terminata 1-1 con una rete e un’autorete di Feyyaz Alış. Tre giorni prima aveva segnato l’ultimo gol per la sua squadra, che aveva permesso all’Amedspor di pareggiare un incontro di coppa contro il titolato Fenerbahçe.
La gara contro il Fenerbahçe è terminata con alcuni incidenti: tre giocatori dell’Amedspor, come riferisce sempre Minuto Settantotto, hanno denunciato un’aggressione da parte della polizia. Si tratta di Mehmet Sıddık İstemi, Mansur Çalar e Ercan Çapar. Un gesto avvenuto a distanza di pochi giorni dall’attentato con autobomba nei pressi dello stadio del Beşiktaş a Istanbul, rivendicato da un gruppo staccatosi dal PKK curdo. L’Amedspor ha dichiarato: «Vogliamo che i responsabili di questo vile attentato siano puniti». Due dei tre giocatori, Sıddık e Çalar, sono stati anche fermati dalla polizia, mente a livello sportivo la federcalcio turca ha deferito l’Amedspor alla corte disciplinare per “propaganda ideologica” in riferimento a uno striscione esposto prima della gara di coppa con il Fenerbahçe della scorsa stagione.
Foto: Amed SK (Facebook)