ECONOMIA: Tobin tax, l'Europa dice sì

La Commissione europea ha dato il suo benestare alla richiesta avanzata da dieci Paesi membri (Germania, Austria, Francia, Belgio, Portogallo, Slovenia, Grecia, Italia, Spagna e Slovacchia) sull’introduzione della Tobin Tax, ossia la tassa sulle transazioni finanziarie, che potrebbe generare 10 miliardi di euro l’anno. Si tratta di un passo importante …

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ARMENIA: Non parlarmi non ti sento, le tensioni tra Yerevan e Baku

Dopo l’esplosione del caso Safarov, che ha contribuito a peggiorare ulteriormente i rapporti già ampiamente deteriorati tra Armenia e Azerbaigian e a creare nuove tensioni nella regione, le relazioni tra i due paesi sono arrivate ai minimi storici. L’estradizione dell’ufficiale azero, condannato in Ungheria per l’omicidio dell’armeno Gurgen Margaryan, ma …

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UNGHERIA: Jobbik contro Rom, o viceversa?

Protesta Rom a Miskolc

Scontro di manifestazioni a Miskolc, in Ungheria nord-orientale, dove al corteo dei sostenitori del partito Jobbik si è opposta parte della comunità rom locale, riunita in una marcia nel centro della città e a dir poco indignata dopo una lunga serie di soprusi attribuiti proprio alla formazione di destra. Nel …

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Le elezioni americane e il conflitto siriano

Si sa che un presidente in guerra lo si vota più volentieri, è sempre stato così negli Stati Uniti d’America che il 6 novembre prossimo torneranno alle urne per eleggere l’inquilino della Casa Bianca. Come tutti sappiamo, Barack Obama si trova a sfidare Mitt Romney, e sono due americhe a …

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Chi comanda, Obama o Wall Street?

Nel corso del 2012 chi abbia osservato il corso dell’economia mondiale e gli attacchi subiti dalla moneta europea, l’Euro, non può non essersi chiesto da dove sia provenuto questo attacco e a chi abbia giovato. L’editore Elido Fazi, economista di formazione, ha provato a spiegare la situazione in due interessanti …

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DAGHESTAN: Sempre più vicini alla guerra. Parte II

In Daghestan non mancano coloro che vedono  l’uccisione di Said Afandi come un tassello della strategia di Putin. Ci sono, in altre parole, coloro che non credono all’attentato dei wahhabiti e attribuiscono la morte di Said Afandi ad una provocazione dell’FSB russa che, attraverso un attentato di questo genere (e …

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DAGHESTAN: Sempre più vicini alla guerra. Parte I

Abbiamo già visto che il 28 agosto in Daghestan è stato ucciso un importante leader dei musulmani locali, lo sheykh Said Afandi (Effendi) Čirkejskij, di etnia àvara. L’assassinio, compiuto da una terrorista suicida, una cosiddetta šahida (“martire”, nel linguaggio dei fondamentalisti islamici) ha suscitato molte emozioni in questa repubblica nord-caucasica …

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BOSNIA: Nuove centrali idroelettriche, accordo tra Rep. Srpska e Croazia. Tra rischi ambientali e tensioni etniche

Il 2 ottobre il premier della Republika Srpska e il vice-primo ministro croato hanno firmato a Trebinje un memorandum d’intesa per la costruzione della centrale idroelettrica “Dubrovnik II”, assieme alle società di distribuzione dell’energia elettrica dell’entità serba (EPRS – Elektroprivreda Republike Srpske) e della Croazia (Hrvatska Elektroprivreda – HEP). La …

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Europa e Russia, introduzione alla guerra dei gasdotti

Il varo da parte della Commissione Europea di un progetto per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas, grazie allo sfruttamento dei giacimenti dell’Azerbaijan (con cui Bruxelles ha già stratto accordi) ha aperto nel vecchio continente una vera e propria contesa infrastrutturale. Da un lato, l’Esecutivo UE cerca di …

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LITUANIA: Nucleare, nel referendum vince il no

«Il governo dovrà tenere conto del parere della popolazione, ma poi dovrà anche prendere la decisione più vantaggiosa per la Lituania». L’ambiguo commento della presidente Dalia Grybauskaitė la dice lunga sul reale valore del referendum che domenica scorsa ha detto no al ritorno al nucleare nel paese baltico. Eppure i …

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Quanto poco è democratico il sistema elettorale americano!

RUBRICA: Occidenti “Gli elettori americani voteranno il presidente degli Stati Uniti”. “Il nuovo presidente scelto dalla maggioranza dei cittadini statunitensi”. Quando sentirete frasi come queste nelle prossime settimane, ricordatevi che sono false. O quanto meno non corrette. Il sistema elettorale americano che porterà all’elezione di Mitt Romney o di Obama …

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MONTENEGRO: Elezioni, il "padrino" Djukanovic torna in sella

Ha vinto ancora lui, come era ampiamente previsto e come avviene ormai da più di 20 anni. La coalizione guidata da Milo Djukanović è la prima forza politica del Montenegro dopo le elezioni parlamentari svoltesi la scorsa domenica. “Montenegro Europeo”, l’alleanza formata da tre partiti DPS, SDP e LP (rispettivamente …

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Cancellare l'Erasmus, ma il futuro d'Europa passa da qui

Le mattine nebbiose della città in cui abito erano più luminose quando passavo davanti alla statua di Erasmo, che nelle stesse nebbie ha vissuto cinquecento anni prima e che quelle nebbie ha provato a diradare con la ragione. L’unica laurea che prese, Erasmo, la prese a Torino. Era troppo povero …

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DAGHESTAN: I terroristi non vanno in paradiso

Lo sheykh Said Afandi Čirkejskij, ucciso a fine agosto in Daghestan, era un acerrimo avversario dell’estremismo islamico e di quei guerriglieri che, definendosi “šahid” (“martiri”) compiono attentati contro rappresentanti del potere politico. In tal modo egli fiancheggiava le posizioni delle autorità russe che a loro volta lo sostenevano favorendone l’autorità. …

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LITUANIA: Marcia indietro e ritorno al nucleare? Domenica si vota

La Lituania ci ripensa e torna a puntare sull’atomo. Secondo quanto dichiarato dal premier Andrius Kubilius al giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, il governo ha intenzione di costruire un impianto nucleare a Visaginas, nel nord-est del paese. Il progetto della nuova centrale era stato già approvato dal Ministero dell’ambiente lituano …

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Catalogna, quando l'indipendentismo distrae dalla crisi

RUBRICA: Occidenti La notizia è seria. Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha scritto una lettera all’Unione Europea affinchè questa si pronunci sulla possibile indipendenza della Catalogna. La parola “indipendenza” è sempre più sulle bocche dei catalani e qualcuno comincia a crederci davvero. Tra questi forse anche Rajoy, che altrimenti non …

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KOSOVO: Tra piena sovranità e riconoscimento calcistico

Lucerna: gli spalti della Swissporarena sono gremiti di tifosi albanesi e kosovari, il doppio dei sostenitori della nazionale di casa, per Svizzera–Albania, partita di qualificazione alla Coppa del Mondo. Tre giocatori, lo stemma rossocrociato sul petto, restano in silenzio durante l’inno confederato. Uno di loro, Xherdan Shaqiri, porta delle scarpe …

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L’indipendenza slovena, un gran ballo in maschera

L’indipendenza slovena fu una farsa, e la guerra dei dieci giorni la scena madre di un teatro la cui regia stava a Belgrado. Che gli sloveni fossero protagonisti, comparse o marionette, non è dato capirlo con certezza. Chi vuole ancora fare l’anima candida, e credere alla messa in scena di …

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BOSNIA: Chiude il Museo Nazionale. Il “culturicidio” di Sarajevo

Negli ultimi giorni, Sarajevo ha mostrato orgogliosamente al mondo il volto rinnovato della sua storica Biblioteca. La splendida Viječnica, uno dei principali simboli architettonici, culturali e spirituali della città, fu mandata al rogo dalle granate dell’esercito serbobosniaco nell’agosto 1992. Ora, dopo lavori di restauro durati diversi anni, la sua facciata …

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GEORGIA: Elezioni, vince il miliardario Ivanishvili

In attesa di una corrispondenza da Tbilisi, dove il nostro Michael Biasin segue da mesi le elezioni georgiane, diamo i numeri del voto. La Commissione elettorale centrale ha fatto sapere la coalizione Sogno Georgiano ha ottenuto il 55% delle preferenze, a fronte del 40,27% raggiunto dal partito Movimento Nazionale Unito …

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DAGHESTAN: L'uccisione del "papa" musulmano

Il 28 agosto in Daghestan è stato ucciso un importante leader dei musulmani locali, lo sheykh Said Afandi (Effendi) Čirkejskij di etnia àvara (cosa che ha la sua importanza in un paese come il Daghestan dove coesistono almeno 11 etnie con altrettante lingue). Con lui sono morti anche sei civili …

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MONTENEGRO: Il paese si svende per risanare il bilancio

Il Montenegro mette all’asta il proprio petrolio. Il governo montenegrino ha infatti deciso di annunciare proprio in questi giorni una gara d’appalto per lo sfruttamento del petrolio nazionale. In questa gara, che si chiuderà il prossimo giugno, è prevista la partecipazione di almeno una ventina di importanti compagnie mondiali ed …

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BALTICO: Lingue a rischio nell'era digitale

Quante fra le 60 lingue che si parlano nell’Unione Europea sono a rischio di estinzione, e fino a quando l’Europa potrà mantenere questa ricchezza culturale e linguistica? Una ricerca presentata durante la conferenza internazionale “Lingua, tecnologia e il futuro dell’Europa”, afferma che nell’era della digitalizzazione 21 lingue europee sono minacciate …

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USA e Kurdistan: La stagione dell'amore viene e va

Ankara chiede a papà Washington di poter usare i droni americani al confine tra Turchia e Nord dell’Iraq. Con un giro di parole, la richiesta viene gentilmente lasciata cadere nel vuoto. Si sa, per un padre è sempre difficile scegliere tra i suoi figli e dare ragione all’uno piuttosto che …

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UCRAINA: Lesya Ukrayinka, una giovane donna nel panteistico romanticismo ucraino

RUBRICA: Ucraina in pillole (cultura) L come Lesya Ukrayinka La critica ufficiale sovietica l’aveva definita “poetessa della democrazia rivoluzionaria” e “cantautrice della lotta popolare”, oggi grazie alla rivisitazione fatta da Lina Kostenko alla fine degli anni ‘80, Lesya Ukrayinka viene considerata non solo la capostipite del Modernismo ucraino in ambito letterario, …

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RUSSIA: Pussy Riot "il loro nome non è volgare, è politico"

di Jasmina Tešanović (trad. Daniela Piazzalunga) Ero solita dire “Questa non sarà la mia guerra ad ogni modo” a mia figlia, alle mie colleghe più giovani, ad amiche femministe o no: alle ragazze. Abbiamo combattuto negli anni settanta, ottanta, novanta per la libertà di scelta, per il divorzio, per la contraccezione, per …

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POLONIA: Sikorski all'attacco degli euroscettici inglesi

Il Regno Unito sarà europeo, o non sarà: è il succo del discorso di Radek Sikorski (pdf), ministro degli esteri polacco, al Blenheim Palace di Oxford. Sikorski, già studente ad Oxford come rifugiato anticomunista negli anni ’80 ed accolito di Cameron e Osborne, è tornato alla sua alma mater con …

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UCRAINA: Ševčenko e Klyčko tra sport ed opposizione politica

Dall’Europeo alle elezioni: il grande evento per l’Ucraina, dopo la finale di Kiev vinta dagli spagnoli sull’Italia, sono le elezioni parlamentari che si terranno il 28 ottobre. Si tratterà di una tornata elettorale cruciale per l’Ucraina. La consultazione che definirà la composizione della Verchovna Rada (il parlamento ucraino) si giocherà …

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BIELORUSSIA: Solite elezioni nella solita dittatura

Le elezioni parlamentari del 2012 si sono pigramente svolte in Bielorussia questo weekend. È persino noioso parlarne: nel regime di Lukashenko, le “elezioni” non sono che una farsa ben organizzata. Nessuna libertà d’espressione né di dissenso, mano pesante della polizia (la milicija) sui candidati indipendenti, risultati già conosciuti ben prima dell’inizio delle …

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ENERGIA: Bruxelles contro Gazprom, Davide contro Golia

Mentre si avvicina l’inverno, e con esso il freddo, le vicende politico-economico-energetiche europee stanno assumendo la forma di una spy story da raccontare intorno al focolare, ovviamente a gas. Gli elementi ci sono tutti: dei cattivi, un paese lontano, un tradimento, in realta’ molti tradimenti; si fa solo un pò …

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MAFIJA: Belgrado criminale

Nel vuoto politico seguito alle recenti elezioni, Belgrado è attraversata da una serie di omicidi che riportano alle cronache criminali di dieci anni fa. Nostra intervista a Stevan Dojčinović, giornalista investigativo serbo Alle 14 del 3 luglio scorso, nella periferia di Belgrado, Radojica Joksović, 32 anni, è stato ucciso dall’esplosione …

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UZBEKISTAN: Dagli Usa un possibile sostegno al regime di Karimov

# PARTE QUARTA: Uzbekistan L’Asia Centrale si sta posizionando in attesa dalla fine della missione ISAF in Afghanistan nel 2014. Il ritiro delle truppe occidentali promette a questi paesi, soprattutto Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan determinati vantaggi, sia di carattere economico che strategico. I tre paesi indicati sperano di beneficiare delle …

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BOSNIA: Jajce, due date per un'unica liberazione

le bandiere dei due eserciti issate sulla fortezza di Jajce

Per Jajce, piccola città del cantone della Bosnia centrale, quelle di metà settembre sono giornate importanti, di commemorazioni e feste: si celebra l’anniversario della liberazione della città. Il giorno ufficialmente riconosciuto come data della liberazione è il 13 settembre 1995, giorno in cui le forze del HVO (Hrvatsko Vijeće Obrane …

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GERMANIA: La «nave tossica» spaventa l'India

Sale la tensione tra Germania e India. La notizia di un’imminente partenza della portacontainer tedesca Northern Vitality per il sud-est asiatico, dove dovrebbe essere smantellata, ha scatenato le proteste dei gruppi ambientalisti indiani. Il mercantile considerato una “nave tossica“, per via dei materiali altamente nocivi presenti a bordo, è attualmente …

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UNGHERIA: Sziget Festival, cultura o "deboscio"?

Dopo le vacanze arriva il momento di condividere storie e  luoghi interessanti che abbiamo incontrato. In Ungheria, l’estate è la stagione dei festival, un po’ come in Italia lo è delle sagre. Nelle seconde si mangia e si beve seduti a piccoli gruppi e “va tutto bene” perché sono eventi …

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TAGIKISTAN: Russia ed Usa tra basi in affitto e doveri da compiere

# PARTE TERZA: Tagikistan La fine della missione ISAF in Afghanistan, con il ritiro delle forze NATO, degli americani ed altri, è prevista per il 2014, salvo complicazioni e imponderabili legati alla nuova presidenza americana, nonchè all’evolversi della situazione geostrategica generale. Anche dopo il ritiro dall’Afghanistan, è ovvio, gli americani …

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LETTONIA: Nepilsoņi, il problema degli alieni

Il tema dei “nepilsoņi” (i non cittadini) in Lettonia è una delle questioni più spinose che agitano il dibattito politico interno, ma che ha ripercussioni anche all’estero sull’immagine del paese baltico. Può servire dunque fare un po’ di chiarezza, numeri alla mano, sulla portata del fenomeno. Chi sono i “non …

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UNGHERIA: Orbán dice "sì, però" agli aiuti dell'Fmi

“Per gestire i suoi problemi interni, l’Ungheria non avrebbe bisogno di un accordo con il Fondo Monetario Internazionale” dichiara Viktor Orbán, chiamato dalla Commissione Europea a esprimersi sulla relazione presentata dai delegati dell’FMI e dell’Ue, un monitoraggio della condizione economica secondo il quale il paese al momento non necessita di …

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L'Olanda al voto, tra (in)tolleranza e crisi economica

RUBRICA Est(r)fatto L’Olanda, storica patria della tolleranza e della libertà, si è trovata in tempi recenti a fare i conti con non poche derive populiste. Il Partij Voor de Vrijheid (PVV), Partito per la libertà, guidato da Geert Wilders, si è distinto per le sue retoriche xenofobe, antislamiche e anti-europeiste. …

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TURCHIA: Istanbul, attentato kamikaze

Istanbul è nuovamente teatro di attentati kamikadze. La città più “europea” della Turchia è da mesi al centro di una serie di eventi terroristici di diversa matrice a testimoniare l’elevato grado di fibrillazione della politica di Ankara, impegnata su diversi fronti interni ed esterni. Anche su questo attentato, che ha …

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Leopoli, la città reincarnata

RUBRICA: Citta (in)visibili Chi arrivasse a Leopoli dal confine polacco, alla ricerca di scampoli di Unione Sovietica o delle atmosfere grigie e plumbee dell’Est Europa degli anni del post-soviet, rimarrebbe profondamente deluso. Nel capoluogo galiziano – fondato a metà del XIII° secolo all’incrocio di due importanti vie commerciali (una che …

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STORIA: 11 settembre, uno scontro di civiltà?

Centoquarantamila uomini in armi, sotto il vessillo con la mezzaluna. Dalla metà di luglio cingevano d’assedio la città, atto finale di quelle guerre austro-turche che avevano portato le truppe del sultano Maometto IV° fin nel cuore d’Europa. Alla guida di quel possente esercito il gran visir, Kara Mustafa, una sorta …

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BULGARIA: Europa vicina, Europa lontana

Todor Živkov era ancora alla guida della Bulgaria quando, nel 1981, fu presentato e annunciato il progetto per la costruzione della linea della metropolitana di Sofia. Gli anni appena precedenti al crollo del regime comunista bulgaro, densi di episodi di corruzione, costrinsero il leader comunista a controbilanciare gli scandali attraverso …

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ROMANIA: La minoranza ungherese si affida alle Chiese e non ai partiti

Il 1° settembre migliaia di ungheresi hanno manifestato a Sfȃntu Gheorghe/Sepsiszentgyörgy (città della Romania abitata prevalentemente da ungheresi) in difesa di una scuola calvinista. Una manifestazione massiccia, fra le più imponenti degli ultimi anni anche se le cifre fornite dagli organizzatori, 25.000 presenze, paiono esagerate. Alla “Giornata della giustizia”, come …

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UNGHERIA: Caso Safarov, Budapest prova a smarcarsi ma la questione arriva fino a Mosca

L’Ungheria prende le distanze dall’Azerbaijan dopo aver concesso l’estradizione al militare azero Ramil Safarov, colpevole dell’omicidio dell’ufficiale armeno Gurgen Margaryan, avvenuto nel 2004 nei pressi di Budapest. Rientrato in Azerbaijan, Ramil Safarov ha ottenuto il perdono ufficiale, la promozione al rango di maggiore dell’esercito, una casa e otto anni di …

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GRECIA: Se Atene processa il Fondo monetario internazionale

La notizia è passata un po’ in sordina, ma ha dell’interessante. Si è aperta ad Atene un’indagine giudiziaria nei confronti del Fondo monetario internazionale (Fmi). L’indagine è stata ordinata dal Procuratore ellenico per l’Economia in seguito alle dichiarazioni di Panagiotis Rumeliotis, ex rappresentante della Grecia presso il Fmi. Rumeliotis ha …

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La Siria lasciata al caos, quando Assad fa comodo a molti

di Murat Cinar Circa sette mesi fa, all’interno di un mio articolo pubblicato sul sito Nor Zartonk[2], col titolo “Fare parte”, in Siria, ho provato a parlare della questione siriana da un punto di vista che si differenziasse dalle tendenze comuni delle sinistre. In questo articolo ho preferito virgolettare la …

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LETTONIA: Forse non vogliamo più entrare nell'euro

La Lettonia deciderà nella prossima primavera se entrare nell’euro secondo quanto previsto il 1 gennaio 2014. Lo ha detto il premier Valdis Dombrovskis durante un’intervista alla radio lettone. E’ una delle prime volte che il premier lettone mette in discussione la volontà del paese baltico di aderire fin dal 1 …

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SIRIA: La guerra vista dalla parte dei cattivi

RUBRICA: Opinioni & eresie I colpi di mortaio martellano le strade intorno a noi e un carro armato T-72 seminascosto sotto un viadotto, ma il comandante in capo delle forze militari di Assad ad Aleppo – un generale di 53 anni con 33 anni di servizio e due ferite di …

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ALBANIA: Edi Rama è un figlio di …

-Ma chi dice il contrario? Guarda zio Kole che io sono d’accordo con te! Anche io penso che la dittatura di Hoxha sia stata un periodo di soprusi sulla popolazione, per non parlare poi di quella marcia e schifosa classe politica che se ne stava a difendere i suoi privilegi …

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Tristan Tzara, tra Parigi e Bucarest le poesie avant dada

Il nome di Tristan Tzara nella cultura del Novecento non ha bisogno di presentazioni. È legato in generale ai movimenti d’avanguardia più radicali e libertari, e più in particolare al Dadaismo, che il poeta d’origine romena ha contribuito a lanciare a Zurigo nel 1916 insieme ad altri artisti, prima di …

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Sei romeno? Niente trapianto

La notizia è una di quelle cui siamo troppo abituati. Un marittimo, di nazionalità romena, cinquantatre anni, imbarcato sulla nave di un armatore italiano, è stato colto da infarto nella notte tra il 19 e 20 agosto mentre si trovava al largo di Mestre. Trasportato d’urgenza all’ospedale poteva essere salvato …

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SIRIA: Kofi getta la spugna con gran dignità

Kofi Annan, inviato speciale delle Nazioni Unite in Siria, lascia il suo incarico. Ad accogliere la notizia solo il silenzio estivo e qualche bomba ad Aleppo. Proprio nel bel mezzo del pasticcio siriano Kofi Annan getta la spugna suggellando così il fallimento suo e dell’istituzione che rappresenta. Un fallimento, quello …

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ENERGIA: Russia e Cina pronte a spartirsi la torta asiatica

Le vicende relative al TAPI (Turkmenistan-Afghanistan-Pakistan-India pipeline) rischiano di complicarsi, in buona parte per il gioco turkmeno su piu’ tavoli. Il paese centroasiatico dopo l’acuirsi delle tensioni con l’Azerbaijan, che rischiano di avere efetti assolutamente negativi sulla Trans-Caspian pipeline sponsorizzata dall’Unione Europea, ha fatto appelli per un’accelerazione delle tempistiche di …

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BIELORUSSIA: Minsk rompe i rapporti con Stoccolma

AP Photo/Studio Total/Per Cromwell

È gelo totale tra Bielorussia e Svezia. Tutto è iniziato lo scorso 3 agosto, quando Andrej Savinykh, addetto del Ministero degli Esteri bielorusso, ha annunciato l’allontanamento dal paese dell’ambasciatore svedese Stefan Ericsson, colpevole, secondo le autorità, di sostenere alcuni gruppi di attivisti antigovernativi che chiedono un maggior rispetto per i diritti civili e per la libertà di …

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BOSNIA: Socialdemocrazia allo sbando

Sembra giunta ad una fase cruciale la crisi interna del Partito Socialdemocratico (SDP), la principale forza politica non-nazionalista in Bosnia-Erzegovina e attualmente parte della maggioranza di governo. L’evento che dà la miccia alle polveri è l’abbandono del suo vice-presidente Željko Komšić, figura di spicco della politica bosniaca. Dal 2006 Komšić …

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CASPIO: Mare o lago? Un'identità geopolitica da definire

La definizione dell’identità del Caspio, mare o lago, è di importanza fondamentale per gli equilibri geopolitici dell’area nonché per il futuro energetico dell’Europa. Tecnicamente stiamo parlando di un bacino endoreico ossia una distesa d’acqua che riceve un fiume immissario ma dal quale non esce un fiume emissario, in più l’acqua …

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UNGHERIA: Se Orbán si dà all'infotainment

Viktor Orbán

Viktor Orbán non va in vacanza e la sua voglia di sfidare la definizione di democrazia, nemmeno. Scherzi a parte, – sulle ferie, il premier ha infatti riferito che si prenderà due settimane  – nel weekend Orbán ha dato il meglio di sè :”Speriamo non sia necessario introdurre una nuova …

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Immaginazione al potere!

di Daniela Piazzalunga e Matteo Zola E’ difficile trovare il bandolo della matassa in questa crisi che ormai dura da più di due anni e non sembra aver raggiunto ancora il giro di boa. Soluzioni non ne abbiamo, altrimenti non ci sarebbe quel grosso punto interrogativo disegnato sulla nostra faccia. …

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NAGORNO-KARABAKH: Elezioni libere. Ma all’estero è polemica

Le elezioni del 19 luglio in Nagorno-Karabakh hanno suscitato ampie controversie all’estero, ma sono state accolte positivamente nel territorio caucasico come un buon esempio di partecipazione democratica. Bako Sahakyan è stato rieletto Presidente della Repubblica del Nagorno Karabakh (NKR) con 47,085 voti (66.7%) contro i 22,966 voti (32.2%) del principale …

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TAGIKISTAN: Come far fruttare il buco nero afghano

La capitale del Tagikistan ultimamente e’ al centro di un gioco diplomatico che si svolge su diversi tavoli, e Dushanbe sembra voler giocare la parte del baro. In Tagikistan infatti nell’arco di breve tempo si sono susseguite visite ufficiali di delegazioni russe, statunitensi ed indiane, tutte aventi come obiettivo la …

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UCRAINA: La nuova mafia di Yanukovich

In Ucraina il tramonto della Rivoluzione arancione sta riportando all’indietro le lancette della Storia. L’arresto di Julia Timoshenko è solo la manifestazione più visibile dell’erosione dei diritti che si sta realizzando nel Paese. Formalmente nulla cambia ma nella sostanza il potere, la novaia vlast sta allungando i propri tentacoli sull’insieme …

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