CIPRO: Nuovo terreno di scontro tra Russia e Unione Europea

Secondo il giornale russo Pravda, i servizi di intelligence tedeschi hanno tenuto sotto controllo Cipro, e affermano che l’isola potrebbe perdere il supporto finanziario dell’UE per via di “rapporti sospetti” con oligarchi russi. L’intelligence tedesca sostiene che le eventuali iniezioni di liquidità da parte dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale finirebbero solamente per essere un aiuto ai ricchi russi che vi hanno depositato soldi. La rivelazione è stata data dal giornale tedesco Spiegel, ed è stata mossa l’accusa che non vi siano depositati solo i soldi di uomini d’affari, ma anche di mafiosi e che dietro ci sia un giro di riciclaggio di denaro illecito.

Secondo i tedeschi, questi sono i numeri: a Nicosia risultano registrate 2000 compagnie russe, e l’intelligence ha i dati di 80 uomini d’affari e/o presunti mafiosi russi che hanno ottenuto la cittadinanza cipriota, e il sospetto è che questi soldi siano in parte di origine illegale. Comunque i soldi russi nelle banche cipriote equivalgono a 26 miliardi di dollari, una cifra enorme per un Paese che ha un PIL di 17 miliardi di dollari.

Quindi, se Cipro vorrà ottenere gli aiuti UE dovrà accogliere delle regolamentazioni imposte dall’alto. Carsten Schneider, del Partito Social Democratico tedesco ha affermato chiaramente: “non possiamo proteggere i depositi dei mafiosi russi usando i soldi dei contribuenti tedeschi”. Se Cipro dovesse chiedere aiuto finanziario, sia l’UE che il FMI chiederanno di prendere visione dei conti del Paese, delle entrate, delle uscite, del deficit e per determinare di quanti soldi abbiano realmente bisogno. Ma ci si chiede anche: se Cipro ha realmente tutti questi soldi, che bisogno avrebbe di aiuti? Secondo Pravda, alcuni esperti (non precisati), ritengono che il prestito ammonterebbe a 18 miliardi di euro (più del PIL del Paese).

Da parte sua, a Nicosia si sono detti sorpresi di un tale attacco e lo ritengono una provocazione che potrebbe disincentivare gli investimenti stranieri. A Cipro sottolineano il fatto che proprio l’ottobre di un anno fa un Comitato del Consiglio d’Europa ha esaminato la legislazione cipriota giudicandola soddisfacente, mentre un comitato del FMI e del G20 ha lodato gli sforzi di Cipro per combattere il riciclaggio di denaro illecito. Cipro ha accordi di doppia tassazione con molti Paesi, tra i quali la Russia. E’ vero che Cipro ha un regime di tassazione notevolmente basso, ma nell’ultimo rapporto dell’OCSE sui paradisi fiscali non è stato inserito nell’elenco dei Paesi sospetti, non viene neanche nominato.

Secondi i Russi, l’UE si è insospettita dei legami sempre più vicini tra Cipro e Russia, soprattutto in seguito a due eventi: il prestito di 2,5 miliardi di euro dato dalla Federazione Russa a Cipro a fine 2011, e della seconda richiesta di aiuto giunta lo scorso giugno presentata ai Russi che però ammonterebbe a 5 miliardi di euro. Al Cremlino hanno risposto che quest’ultimo prestito dovrà essere negoziato con l’UE. Alexander Rahr, giornalista tedesco, afferma che Paesi come Cipro e Grecia in futuro potrebbero essere più portati a chiedere aiuti alla Russia piuttosto che all’UE, per il semplice fatto che gli Europei stanno esaurendo i loro soldi.

Chi è Filip Stefanović

Filip Stefanović (1988) è un analista economico italiano, attualmente lavora come consulente all'OCSE di Parigi. Nato a Belgrado si è formato presso l’Università commerciale Luigi Bocconi di Milano e la Berlin School of Economics, specializzandosi in economia internazionale. Ha lavorato al centro di ricerche economiche Nomisma di Bologna e come research analyst presso il centro per gli studi industriali CSIL di Milano. Per East Journal scrive di economia e politica dei Balcani occidentali.

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