RESISTENZE: Kostantinos Sirbas, barbiere greco

Nato a Trìkala, in Tessaglia, nel 1922, aderisce ai primi gruppi del Fronte Nazionale di Liberazione (EAM) come comunista. Viene arrestato per la prima volta nel 1943 dalle truppe italiane, ma ottiene la libertà quando, a seguito dell’8 settembre 1943, molti soldati italiani si uniscono alla resistenza partigiana. Il 18 aprile del 1944 viene fatto nuovamente prigioniero nel corso di un’azione contro il presidio tedesco di Trìkala, dove muoiono otto soldati nazisti. Arrestato, viene portato nelle carceri locali dove viene seviziato. Dopo poche ore viene condannato a morte nella piazza principale della sua città natale. La sentenza verrà ripetuta tre volte a causa della rottura della corda che avrebbe dovuto impiccarlo. 

18 aprile 1944

Venerato mio padre,

fra due ore mi impiccheranno nella piazza perché sono patriota. Non c’è nulla da fare. Non ti amareggiare padre; così era scritto per me. Si muore in compagnia. Addio. Bacio la mamma e tutti. Saluti ai vicini. Arrivederci all’altro mondo, vi aspetterò, e il giorno che giungerete sarà festa. La mia roba la prenderai dalla Polizia. Il mio portafogli non aveva dentro niente. Però è nuovo, prendilo tu papà. Ciao. Ricordati che tuo figlio se ne va amareggiato perché non sentirà le campane della libertà. Addio. Viva la libertà!

Kostas

Era scritto che io morissi in aprile

Chi è Edoardo Corradi

Nato a Genova, è dottorando di ricerca in Scienza Politica all'Università degli Studi di Genova. Si interessa di Balcani occidentali, di cui ha scritto per numerosi giornali e riviste accademiche.

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