Search Results for: assedio di sarajevo

BOSNIA: Storia dell’assedio di Sarajevo a vent’anni dalla sua fine

Nel 1992,mentre le truppe militari serbe si spostavano nella valle della Drina con l'intento di conquistare più territorio possibile, iniziò quello che verrà ricordato come l'assedio più lungo della storia della guerra in età contemporanea, superando di gran lunga quelli di Stalingrado e Leningrado durante la seconda guerra mondiale. Sarajevo fu stretta nella morsa dell'Armata (l'esercito jugoslavo, la JNA – Jugoslovenska Narodna Armija) dal 5 aprile del 1992 al 29 febbraio del 1996, circondata da almeno 13.000 uomini della JNA stanziati nelle montagne circostanti, armati con artiglieria leggera e pesante, mortai e obici, semoventi e carri-armati.

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BOSNIA: Assedio alle istituzioni, bruciano Sarajevo e Tuzla

Le proteste in Bosnia-Erzegovina subiscono in queste ore una drammatica accelerazione. La miccia si era accesa a Tuzla due giorni fa, con le manifestazioni di disoccupati e lavoratori delle aziende privatizzate, terminate in scontri violenti di fronte alla sede del governo cantonale. Oggi erano previste manifestazioni in tutte le principali dela Bosnia-Erzegovina, …

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Le rose di Sarajevo e l'asfalto dell'assedio

Fare un viaggio a Sarajevo è fare un viaggio nel tempo. Oggi, vent’anni fa, la città era sprofondata nell’assedio. Vent’anni dopo, la ricostruzione ha riportato la capitale della Bosnia ai suoi fasti. Il palazzo del Parlamento e del Consiglio dei ministri, e le torri gemelle “Momo e Uzeir” di Ivan …

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BOSNIA: Sarajevo, sprofondare nell’assedio (2)

Riproponiamo alcuni passaggi del libro di Margaret Mazzantini, “Venuto al mondo”, vincitore del Premio Campiello 2009. Gemma e Diego sono una scalcagnata coppia italiana – lei redattrice, lui fotografo – conosciutisi a Sarajevo nel 1984 e che nel 1992, ritornati in città, si ritrovano a testimoniare l’inizio dell’assedio. Buona lettura. …

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BOSNIA: Sarajevo, sprofondare nell’assedio (1)

Riproponiamo alcuni passaggi del libro di Margaret Mazzantini, “Venuto al mondo”, vincitore del Premio Campiello 2009. Gemma e Diego sono una scalcagnata coppia italiana – lei redattrice, lui fotografo – conosciutisi a Sarajevo nel 1984 e che nel 1992, ritornati in città, si ritrovano a testimoniare l’inizio dell’assedio. Buona lettura. …

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Sarajevo verso l’assedio. Nessuno fece nulla

Il 5 aprile di vent’anni fa Sarajevo iniziava l’incubo dell’assedio. “Nessuno fece nulla” è un recitativo eseguito dal cantante dei CSI, Giovanni Lindo Ferretti, durante un concerto. È tratta dal diario di guerra “Indicazioni Stradali Sparse per Terra” di Nedzad Maksumic poeta bosniaco. di Nedzad Maksumic Era un anno fertile …

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CINEMA: “Good Night Sarajevo”, storia di una voce

“Dovevo restare e combattere. Ma non con il fucile. La mia unica arma era la parola”. Chi parla è Slobodan Minic, detto Boban, storica voce di Radio Sarajevo. E oggi parla in spagnolo, nella lingua del paese che l’ha accolto, lui e gli altri sopravvissuti della sua famiglia, dopo l’esodo/esilio …

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Aida e la biblioteca. Reminiscenza di Sarajevo

Aida Buturović non aveva ancora trentatré anni, eppure non le mancava l’età giusta per morire, l’età dei grandi sacrifici, delle morti solenni. Aida, “celeste Aida” era solo una giovane donna che non cercava santità o martirio. Faceva la bibliotecaria alla Vijećnica, così gli abitanti di Sarajevo chiamavano la loro biblioteca. La …

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BOSNIA: Sarajevo, cultura e guerra. Gli angeli di Louis Jammes

“Fino al 1994 si erano tenute talmente tante mostre che persino i giornali avevano smesso di contarle”. E’ questa la Sarajevo della giornalista Vedrana Seksan dove  festival, collaborazioni internazionali, arrivo di fotografi stranieri e gallerie artistiche in piena attività ridonavano vita alla città assediata. A Sarajevo iniziarono a parlare anche i …

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BOSNIA: Sarajevo, cultura e guerra. “Liberazione” va avanti

Fondato nel 1943, in pieno contesto bellico, il quotidiano bosniaco Oslobođenje [letteralmente “Liberazione” N.d.T.] si troverà nel 1992 a confrontarsi nuovamente con il clima di guerra, con l’imperativo di condurre ancora una volta il paese alla “liberazione”, di cui porta il nome. Nel 1993 per l’assidua determinazione dei suoi collaboratori, …

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CINEMA: "Song of my mother" vince il Sarajevo Film Festival

Ali (Feyyaz Duman) fa il maestro in una scuola bilingue, turca e curda, a Istanbul, e vive con l’anziana madre Nigar (Zübeyde Ronahi) nel quartiere curdo di Tarlabaşı. Ma Tarlabaşı sta diventando sempre più cara, e le famiglie curde devono cercare nuove abitazioni nei nuovi quartieri-dormitorio della periferia della megalopoli. Nigar risente molto dello …

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BOSNIA: Sarajevo, rinasce la biblioteca

Werther e Quasimodo. Raskolnikov e Mersault. Tom Sawyer, Yossarian e tutti gli altri stanno finalmente tornando a casa. Nell’agosto del 1992, mentre osservava l’antica biblioteca di Sarajevo bruciare dalla finestra di casa sua, il poeta bosniaco Goran Simić aveva immaginato che i protagonisti di molti capolavori indimenticabili stessero volando via …

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BOSNIA: Il giorno dopo l'assedio alle istituzioni

Il giorno dopo il drammatico assedio ai palazzi del potere, a Sarajevo e in Bosnia-Erzegovina si fa il punto sulle conseguenze. Si contano i feriti (circa 200 in tutto il paese secondo Radio Sarajevo, in maggioranza forze dell’ordine), i fermi (37 a Sarajevo, 25 a Zenica, 38 a Mostar di …

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BOSNIA: Chiude il Museo Nazionale. Il “culturicidio” di Sarajevo

Negli ultimi giorni, Sarajevo ha mostrato orgogliosamente al mondo il volto rinnovato della sua storica Biblioteca. La splendida Viječnica, uno dei principali simboli architettonici, culturali e spirituali della città, fu mandata al rogo dalle granate dell’esercito serbobosniaco nell’agosto 1992. Ora, dopo lavori di restauro durati diversi anni, la sua facciata …

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CITTA': Sarajevo e la parola Bosnia

La parola Bosnia non è solo un toponimo, nome di un luogo divenuto negli ultimi due decenni tristemente noto per le vicende belliche, gli stupratori etnici, l’odio endemico. La parola Bosnia esprime soprattutto un luogo dell’immaginario, una cesura, una ferita -l’ultima- nel nostro Novecento. Dire Bosnia è dire Sarajevo, la …

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BOSNIA: Sarajevo, la diversità che resiste all'orrore

«L’apertura della cultura bosniaca allo “sguardo dell’altro” non deriva da una mancanza di identità o da una debole coscienza della propria identità, ma dalla disponibilità a riconoscere allo sguardo dell’altro rilevanza e fondatezza». (Dzevad Karahasan, “Il centro del mondo”) L’Altro è presente ovunque a Sarajevo. C’è nella Bascarsija, la zona …

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L’assedio di Dizdarevic, considerate se questo è un uomo

“Oslobodenje”, in serbo-croato, significa “liberazione”. Non è un caso che a portare questo nome sia uno dei quotidiani storici di Sarajevo, fondato dai partigiani che lottavano contro l’occupazione nazista della Jugoslavia. Purtroppo un’altra generazione di redattori della stessa testata ha dovuto vivere una guerra: ne fa parte Zlatko Dizdarevic, che …

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BOSNIA: Sarajevo, il centro del mondo globalizzato

di Matteo Acmé – La distruzione di una magia, di un equilibrio fra relazioni e opposizioni all’interno della città simbolo del mondo intero. Di questo scrive Dzevad Karahasan ne Il centro del mondo. Scrive della sua Sarajevo assediata e distrutta dalla ferocia dell’Esercito popolare Jugoslavo. Scrive per mettere ordine al …

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BOSNIA: Alexander Langer e quell’affollata solitudine

Langer

Il 26 febbraio scorso il consiglio comunale di Sarajevo ha insignito Alexander Langer della cittadinanza onoraria. Un gesto che arriva da una città per la quale Langer si battè allo strenuo delle forze negli anni della guerra di inizio anni '90 e che lo portarono a chiedere l'intervento armato dell'ONU. Una scelta dolorosa e controversa.

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I ponti della Bosnia-Erzegovina

Marta Vidal alla scoperta dei ponti della Bosnia e delle storie delle persone che li hanno attraversati, riflettendo sui ponti come elementi di connessione in un Paese ancora diviso e ferito dalla recente guerra.

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BOSNIA: La politicizzazione di Srebrenica e il negazionismo

E’ possibile essere un “cacciatore di nazisti”, eppure negare i genocidi altrui? Evidentemente sì; è il caso di Efraim Zuroff, direttore della sede di Gerusalemme del Simon Wiesenthal Centre (SWC). Zuroff, 66 anni, israeliano di origine statunitense, è sempre più spesso invitato a Belgrado e citato dai mezzi di informazione serbi. La …

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Jugoschegge e il monito della balcanizzazione

“Jugoschegge, storie di scatti di guerra e di pace” è una raccolta di sette capitoli di altrettante persone volonterose che hanno affrontato la crisi della Jugoslavia negli anni Novanta a modo loro, per esempio attraverso la fotografia o la cooperazione e che in questo libro raccontano il loro cammino in …

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BOSNIA: Focus elezioni /7 – Il punto di Matteo Tacconi

di Matteo Tacconi Riportiamo qui di seguito stralci dell’ampio articolo che Matteo Tacconi ha pubblicato su Affari Internazionali. Tacconi, esperto dell’area post-sovietica e balcanica, si è distinto per una serie di reportage dal Montenegro e dal Kosovo nei quali ha messo in luce i torbidi che in quei Paesi agitano …

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BOSNIA: Le vittime italiane del conflitto degli anni Novanta

vittime italiane

La cerimonia officiata il 3 ottobre a Sarajevo in memoria di Gabriele Locatelli, il pacifista ucciso nel 1993, dà l'opportunità di ricordare il tributo di sangue dei nostri connazionali negli anni della guerra in Bosnia. Furono 11 in totale le vittime italiane, unite dal fatto di essere state uccise nel compimento di un gesto umanitario

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La nuova puntata di Kiosk, la radio sintonizzata sull’est!

Tra le pieghe della memoria Listen to “S01E06 – Tra le pieghe della memoria” on Spreaker. Il viaggio di Kiosk continua con una puntata tutta all’insegna della memoria, o meglio di una pluralità di memorie – spesso contese, distorte o rimosse – da declinarsi sempre al plurale, e da interrogare …

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BOSNIA: Apre il museo dell’infanzia di guerra

infanzia

Ha aperto sabato 28 gennaio, a Sarajevo, il Museo dell'infanzia di guerra. Jasminko Halilovic, il suo ideatore, aveva a lungo lottato, ed era arrivato più volte vicino a gettare la spugna. "Tutto è iniziato quando ho fatto una domanda online: Cosa significa per voi l'infanzia durante la guerra?"

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I crimini di guerra bosgnacchi. Nessuno fu esente dalla barbarie

Durante le guerre jugoslave anche l'esercito bosgnacco si macchiò di crimini di guerra. Il fatto che i cittadini bosgnacchi siano stati le principali vittime di quel conflitto ha spesso portato a sorvolare sui crimini compiuti, ma in quella guerra non ci furono buoni o cattivi e anche i musulmani di Bosnia hanno avuto il doppio ruolo di vittime e carnefici.

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BOSNIA: Il movimentato ventennale di Srebrenica

Sabato 11 luglio la Bosnia ed Erzegovina, così come tutto il mondo, ha commemorato i vent’anni dall’uccisione a sangue freddo di almeno 8.372 uomini, vecchi e bambini bosniaco-musulmani a Srebrenica, da parte delle milizie serbobosniache di Ratko Mladic e Radovan Karadzic e dei loro sponsor della Serbia di Slobodan Milosevic. …

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"Venti anni non basta". Impressioni dalla Bosnia-Erzegovina

All’inizio di maggio, 29 studenti di vari istituti scolastici superiori piemontesi hanno visitato alcuni significativi luoghi della Bosnia-Erzegovina, come premio per l’ormai trentennale Concorso di storia contemporanea promosso dal Comitato “Resistenza e costituzione” della Regione Piemonte. La ricerca che gli studenti hanno condotto nei mesi che hanno preceduto il viaggio-studio …

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BOSNIA: Elezioni politiche, vince l'istinto di conservazione

Le elezioni di domenica restituiscono l’immagine di una Bosnia-Erzegovina, nonostante tutto, ancora saldamente legata ai grandi partiti nazionalisti e ai gruppi di potere che l’hanno governata negli ultimi 15-20 anni. Mentre scriviamo questo articolo, lo spoglio non è ancora ultimato (mancano alcune sezioni e il voto postale) e soprattutto c’è da …

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UCRAINA: Il convoglio russo e il congelamento del conflitto. Soluzione alla "bosniaca"?

Il convoglio umanitario russo è entrato in Ucraina, senza l’autorizzazione di Kiev, tramite il valico di Izvaryne controllato dai separatisti. Da giorni le guardie di frontiera ucraine lo trattenevano al confine per “ulteriori ispezioni” dopo che alcuni camion erano stati trovati semivuoti. Cosa contenevano? Armi da contrabbandare ai separatisti, secondo Kiev. …

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BOSNIA: La protesta continua, una marcia di sola andata

Da SARAJEVO – A tre mesi dallo scoppio delle proteste i mass media hanno smesso di seguire gli avvenimenti in Bosnia, ma le proteste iniziate a febbraio continuano a portare risultati. Le vittorie dei plenum La novità di queste proteste è stata la costituzione dei plenum, assemblee aperte a tutti …

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BOSNIA: Bruxelles propone un patto per la crescita

Anche nel mezzo della crisi ucraina, Bruxelles non dimentica la Bosnia: il Consiglio UE affari esteri riunitosi il 14 aprile ha discusso della situazione e delle prospettive d’integrazione europea del paese. Condannando le retoriche secessioniste (come quella di Milorad Dodik in Republika Srpska) e la mancanza di volontà politica da …

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