UCRAINA: Il convoglio russo e il congelamento del conflitto. Soluzione alla "bosniaca"?

Il convoglio umanitario russo è entrato in Ucraina, senza l’autorizzazione di Kiev, tramite il valico di Izvaryne controllato dai separatisti. Da giorni le guardie di frontiera ucraine lo trattenevano al confine per “ulteriori ispezioni” dopo che alcuni camion erano stati trovati semivuoti. Cosa contenevano? Armi da contrabbandare ai separatisti, secondo Kiev. Ma a essere contrabbandate sono state anzitutto le paure. Le autorità ucraine temono l’invasione e accusano Mosca di ammassare truppe al confine. Non solo: secondo Kiev il convoglio “umanitario” sarebbe un cavallo di Troia, un modo per entrare nel paese e congelare il conflitto. Un conflitto che, tra le migliaia di vittime, registra anche la morte di Mykola Zelenec, console onorario della Lituania a Lugansk, rapito e ucciso dai separatisti filorussi.

Il convoglio umanitario e le sue 

Nei piani di Mosca il convoglio umanitario – ben 280 camion carichi di cibo, acqua, medicine, alimenti per bambini, gruppi elettrogeni – sarebbe dovuto transitare da Karkhiv, in Ucraina, e proseguire verso Lugansk e Donetsk con l’appoggio dell’esercito ucraino. Kiev, negando qualsiasi accordo con Mosca in tal senso, ha mandato messaggi contraddittori, dicendosi ora disponibile al dialogo, ora invece accusando Mosca. Il convoglio, partito dalla periferia di Mosca nella notte del 12 agosto, ha raggiunto la città di Voronezh due giorni dopo.

Da Voronezh si diramano due strade: a est c’è quella per Kursk e poi Kharkiv, in Ucraina, verso il territorio controllato dai governativi. A sud c’è quella per Kamensk-Shakthinsky, da cui poi parte la strada per Krasnodon e Lugansk attraverso il territorio controllato dai separatisti. La mattina del 15 agosto le intenzioni di Mosca sono parse evidenti: imboccando la strada verso sud, il convoglio ha rinunciato a transitare da Karkhiv rinunciando quindi a qualsiasi collaborazione con le autorità ucraine e la Croce Rossa internazionale, come invece era stato annunciato. Arrivato a Kamensk-Shakthinsky il convoglio è rimasto in attesa di sviluppi diplomatici ormai impossibili.

Kiev ha trattenuto il convoglio sul confine, adducendo motivazioni burocratiche, finché non è venuto l’ordine di passare da Izvaryne, attraverso il territorio occupato dai separatisti, violando così la sovranità ucraina. Gli osservatori Osce hanno contato 227 camion entrati in territorio ucraino in sei gruppi. Il governo ucraino ha reagito dichiarando che si tratta di una “invasione diretta” mentre Mosca ha replicato che “attendere ancora sarebbe stato inammissibile”. Washington ha invitato Mosca a ritirare il convoglio se non vuole “subire le conseguenze delle sue azioni” e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, è volata a Kiev per parlare con Poroshenko mentre anche Bruxelles condanna l’azione russa. Intanto i camion russi sembrano aver ripreso la strada del ritorno dopo aver consegnato il loro carico alle autorità ribelli di Lugansk.

L’assedio di Donetsk e il congelamento del conflitto

Tra il 25 e il 26 luglio cominciava la battaglia di Donetsk. Dopo che a metà luglio i separatisti, incalzati dall’offensiva dell’esercito ucraino, hanno lasciato Sloviansk, Artemivsk, Druzhkivka e Kramatorsk, la strada verso Donetsk era spianata e una vittoria delle forze governative sembra imminente. Ma Donetsk non è una città come le altre. Con più di un milione di abitanti, è uno dei più importanti centri industriali del paese e non si può colpirla con l’artiglieria pesante, come avvenuto a Sloviansk, né bombardare i villaggi circostanti. Non si può, anche perché così ha detto Rinat Akhmetov, l’oligarca degli oligarchi, l’uomo più potente del paese, che a Donetsk ha i suoi interessi e le sue aziende, oltre che la sua base di consenso e potere. Così, quando i ribelli hanno cominciato a ripiegare da Sloviansk, Akhmetov è andato in televisione a dire che “bisogna lottare per l’unità del paese” ma è necessario “un dialogo con i ribelli” perché “Donetsk non può essere bombardata, non si possono distruggere le città, i villaggi, non si possono distruggere le infrastrutture”.

Così le forze ucraine hanno cominciato un lungo assedio, e le forze ribelli – consapevoli di ciò che le attendeva – hanno fatto saltare i ponti che conducono in città, chiudendo in trappola i civili che cercavano di fuggire. Costretti a combattere villaggio per villaggio, strada per strada, i soldati di Kiev hanno dovuto rallentare la loro avanzata. Il prezzo da pagare per questa guerra di logoramento è l’altissimo numero di vittime che, a metà agosto, con la città ancora saldamente in mano ai ribelli, ammonta già a più di duemila. L’invio di un convoglio umanitario da parte di Mosca si motiva proprio per dare sollievo ai civili e – giocoforza – dare respiro e soccorso alle autorità ribelli.

Una soluzione alla “bosniaca”?

 A Kiev si teme che la presenza “umanitaria” russa renda permanente l’occupazione delle regioni orientali aprendo la strada a nuove annessioni o, più realisticamente, a un tavolo di trattative che veda la Russia in posizione di vantaggio consentendole rivendicazioni di vario genere. Fin dall’inizio del conflitto la Russia ha chiesto un assetto di tipo federale per la ‘nuova’ Ucraina in modo tale da mantenere la propria influenza sulle regioni orientali. Tale richiesta ha incontrato il favore di oligarchi come Akhmetov. Da tempo sembra profilarsi una soluzione alla “bosniaca”, per la quale l’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk e/o la Crimea vengano riconosciute come entità autonome all’interno dello stato ucraino, vicine più a Mosca che a Kiev. Esattamente quanto accaduto in Bosnia Erzegovina dove gli accordi di pace di Dayton hanno istituito una Repubblica Srpska autonoma, benché parte della Repubblica federale di Bosnia Erzegovina, più vicina a Belgrado che a Sarajevo, e che influenza in tal modo il governo centrale. Inutile dire che questa situazione avvantaggerebbe Mosca a scapito di Kiev, offrendo un pretesto per future secessioni.

 

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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22 commenti

  1. “A Kiev si teme che la presenza “umanitaria” russa renda permanente l’occupazione”
    se non fosse che i camion sono già tornati in Russia, magari. Ma chissà perchè voi che siete così bene informati questi piccoli “particolari” ve li fate sfuggire…

    • domani ti mando un estraneo a casa tua e mentre provi a cacciarlo di casa lo rifornisco pure, poi voglio vedere come lo cacci.

      • se l'”estraneo” è uno che mi porta viveri perchè non posso uscire di casa in quanto un tuo amico tiene sotto tiro del fucile l’ingresso di casa, lo accolgo con gioia, altro che lamentarmi!

    • Invece fonti ucraine hanno spiegato che i tir hanno trasportato, sulla strada del ritorno, materiale militare altamente tecnologico proveniente da alcune fabbriche ucraine che erano state occupate dai militari russi e dsi loro alleati ucraini

      • ah beh, le fonti ucraine sono quelle di OKSA? Molto credibili. Ancora stiamo aspettando di vedere le immagini della colonna MILITARE russa che sarebbe entrata in territorio ucraino e sarebbe stata distrutta.

    • Rileggi meglio la fine del quarto paragrafo.

  2. 23 agosto – La Russia con l’artiglieria sostiene i militanti in Ucraina orientale; la sua artiglieria si trova anche sul territorio ucraino, – ha detto il Segretario generale della NATO Anders Fogh Rasmussen. – La Russia sta effettuando degli attacchi di artiglieria sia nella zona di confine, sia sul territorio dell’Ucraina. Finalmente lo hanno notato.

    23 agosto – 184 camion del cosiddetto “convoglio umanitario” hanno lasciato il territorio dell’Ucraina. Nei veicoli vuoti, i russi hanno caricato delle attrezzature delle fabbriche militari “Motor Sich” e “Topaz”, – ha detto il portavoce del Centro Informazioni del Consiglio di Sicurezza e di Difesa Nazionale Andrii Lysenko. La fabbrica “Topaz” produce radar avanzati di tipo “Kolchuha”. Allo stesso modo, sono state portate via le attrezzature della fabbrica che produce munizioni per armi di piccolo calibro. Nel mondo civilizzato questo si chiama “saccheggio”.

    23 agosto – L’annessione della Crimea è avvenuta con la violazione dell’integrità territoriale in Europa. Se assecondiamo questo principio, cose di questo genere potranno accadere ovunque in Europa, – ha detto la Merkel a Kyiv.

    23 agosto – La Merkel ha proposto all’Ucraina di considerare la possibilità di divenire una federazione: “Quando noi (in Germania) parliamo della federalizzazione, ci riferiamo al tipo tedesco di federazione. Sappiamo che in Ucraina lo si definisce “decentramento”, ed è esattamente ciò che il presidente Poroshenko vuole e che noi sosteniamo. Sappiamo che quando si parla della federalizzazione, per voi ucraini vuol dire altro: vuole perfino dire “perdita di sovranità””, – ha detto il cancelliere.

    23 agosto – Nella città di Rovenky, nella regione di Luhans’k, le forze dell’ATO hanno eliminato circa 40 veicoli blindati, tre sistemi missilistici terra-aria “Strela-10” e circa 500 mercenari.

  3. Ma che film hai visto ? Donetsk è bombardata giorno e notte da settimane, hanno semidistrutto persino lo stadio dello Shaktar ! Non ci saranno soluzioni alla bosniaca, l’esercito di Kiev è ad un passo dal tracollo . I ribelli hanno ripreso il controllo di tutto il confine tra la regione di Donetsk e la Russia, tranne un unico posto di frontiera sulla riva del Mare di Azov, che stanno attaccando in queste ore. Tra Donetsk e Lugansk migliaia di soldati ucraini sono stati circondati e rischiano l’annientamento, mentre i ribelli hanno ripreso il controllo di alcuni villaggi attorno a Mariupol, città situata 100 km a ovest di quello che dovrebbe essere il fronte. A Putin di soluzioni bosniache non importa nulla, lui vuole spazzare via il nuovo corso politico di Kiev. L’Ucraina potrà mantenere la sua integrità territoriale solo nell’orbita di Mosca, altrimenti verrà smantellata. E nessun Obama, nessuna Merkel potrà impedirlo, fidati.

  4. 24 agosto – L’Ucraina festeggia il suo 23 anno di Indipendenza in questo periodo di guerra con la Russia. A Kyiv ha avuto luogo una parata militare. Ad Odesa – una parata della marina militare. Nei territori appena liberati dai terroristi russi regna uno spirito patriottico mai visto prima.

    24 agosto – Nel corso di questa giornata, le forze dell’ATO hanno usato l’artiglieria per colpire due colonne di mezzi corazzati che sono penetrate in Ucraina dalla Russia: “Con il fuoco dell’artiglieria sono state colpite due colonne di veicoli corazzati senza segni di riconoscimento che si muovevano dal lato della Russia vicino a Biloiarivka, nella regione di Donets’k”, – ha comunicato il centro stampa dell’ATO.

    24 agosto – A Donets’k, i terroristi russi hanno fatto passare i prigionieri ucraini attraverso un “corridoio della vergogna” al posto della parata per la Festa dell’Indipendenza dell’Ucraina: la folla chiedeva che i militari si mettessero in ginocchia.

    24 agosto – Nel corso dell’operazione antiterrorismo, a seguito delle azioni militari sono morti 722 soldati e ne sono stati feriti circa 2625. Alla vigilia della Festa dell’Indipendenza dell’Ucraina i terroristi russi hanno ucciso 5 soldati e ne hanno ferito 8, – ha detto il portavoce del Centro Informazioni del Consiglio di Sicurezza e di Difesa Nazionale Andrii Lysenko.

    24 agosto – Nella regione di Donets’k è stata arrestata la guardia del corpo personale del leader dei terroristi russi Girkin (Strelkov) – Oleksij Volodymyrovych Sh. del 1980, – ha comunicato il consigliere del ministro degli Affari Interni Anton Herashchenko.

    24 agosto – La Russia continua a sparare verso il territorio ucraino e ad accumulare le sue forze armate nei pressi del confine con l’Ucraina, – ha detto il portavoce del Centro Informazioni del Consiglio di Sicurezza e di Difesa Nazionale Andrii Lysenko. – Un punto di controllo nella zona di Novoazovs’k è stato distrutto per mezzo di tre sistemi “Grad” posti nella zona del villaggio russo di Maksimov. “Dal territorio russo è iniziata una sparatoria per mezzo di munizioni proibite nel mondo dei sistemi “Uragan” e “Smerch” verso i quartieri residenziali di Starobeshevo, Kuteinekovo, Novoazovs’k”, – ha comunicato il centro stampa dell’ATO.

    24 agosto – Dopo sei giorni di sanguinosi combattimenti ad Ilovais’k, nella regione di Donets’k, sono giunti dei rinforzi al battaglione “Donbas”. Oggi il battaglione ha eliminato cinque decine di terroristi. “Ora l’ingresso sud della città è aperto. Il morale dei soldati è alto. Grazie per il vostro sostegno. Continuiamo a lavorare”, – servizio stampa del battaglione.

  5. 25 agosto – La parte russa ha informato l’Ucraina della sua intenzione di preparare l’ennesimo cosiddetto convoglio militare, – ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. A quanto pare, non erano abbastanza i terroristi e le armi contenuti nel convoglio precedente.

    25 agosto – Una colonna di veicoli militari russi (10 BTR, 2 carri armati, 2 KAMAZ) hanno cercato di penetrare dalla Russia nella zona di Novoazovs’k in Ucraina, – ha comunicato il capo del Centro di studi politico-militari Dmytro Tymchuk.

    25 agosto – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov non ha notato segni di umiliazione o maltrattamento degli ostaggi nelle azioni dei militanti di Donets’k nel corso della cosiddetta “parata”: “Per quanto riguarda il trattamento degradante dei prigionieri di guerra, lasciamo che siano i giuristi ad occuparsene”, – ha detto Lavrov. Prima, il vice direttore del dipartimento dell’Europa e dell’Asia centrale nonché membro dell’organizzazione per i diritti umani “Human rights watch” Rachel Denber ha comunicato su Twitter che l’evento organizzato dai militanti a Donets’k, durante il quale gli ostaggi sono stati costretti a fare il giro della città, è una violazione di una norma del convenzione internazionale. Questa “parata” alla quale i militanti hanno fatto ricorso viola il divieto della Convenzione di Ginevra del trattamento offensivo perché questo mina la dignità (dei prigionieri), – ha scritto essa. Nel terzo articolo della Convenzione di Ginevra che si applica ai conflitti armati che non hanno carattere internazionale si ha il divieto di violazione della dignità umana, ivi compreso il comportamento offensivo che umilia la persona. Questa “parata” è una chiara violazione del divieto assoluto e può essere considerata come crimine di guerra”, – ha detto il rappresentante di Human Rights Watch Ole Solvang.

    25 agosto – Dai sistemi “Grad” i terroristi hanno sparato contro il villaggio Komuna nella regione di Donets’k, nei pressi del quale non vi sono unità delle forze dell’ATO; molti civili sono stati feriti.

  6. I russi avevano proprio bisogno dell’alta tecnologia Degli armamenti ucraini, quando tutto l’esercito di Made in Russia dalle armi leggere ai carri stato agli aerei….perfavore raccontare le storie un po’ più veritiere!!!
    Io ho letto che i camion di aiuti umanitari vuoti al ritorno erano carichi di Zaparoschiz che portavano casa come souvenir!!!

  7. 26 agosto – L’ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina Jeffrey Payette ritiene che la Russia intende passare al contrattacco e che sia per questo che ora cerchi di portare in Ucraina il maggior numero di attrezzature militari pesanti.

    26 agosto – Ad Ilovais’k l’esercito ucraino è stato circondato. Tuttavia, esso ha le forze necessarie per mantenere il controllo della città.

    26 agosto – A Minsk si sono svolti i colloqui a cinque tra i rappresentanti del trio eurasiatico, dell’UE e dell’Ucraina. Vi erano presenti sia Petro Poroshenko che Vladimir Putin, i quali si sono scambiati una stretta di mano. Il presidente dell’Ucraina Poroshenko è convinto che ora a Minsk si stia risolvendo non solo la situazione nel Donbas, ma il destino di tutta l’Europa. Il presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev ha dichiarato di non considerare un problema la firma dell’accordo di associazione tra l’Ucraina e l’UE.

    26 agosto – Non lontano dal punto di controllo di Hukovo, la Russia ha disposto un lungo convoglio di veicoli militari, il quale probabilmente cercherà di introdursi in Ucraina. Si tratta di circa 100 unità di attrezzature militari, ivi compresi dei carri armati, BMP, camion e sistemi “Grad”.

    26 agosto – Varie fonti diplomatiche indipendenti sia in Russia, sia in Ucraina, confermano che i prossimi colloqui tra il presidente dell’Ucraina e il presidente della Russia potranno avvenire questa settimana ad Ankara, con la mediazione del presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan.

    26 agosto –Nella regione di Donetsk, le forze russe catturato diversi villaggi vicino Novoazovsk e fanno potenti bombardamenti delle posizione ucraine.

  8. “A Putin di soluzioni bosniache non importa nulla, lui vuole spazzare via il nuovo corso politico di Kiev. L’Ucraina potrà mantenere la sua integrità territoriale solo nell’orbita di Mosca, altrimenti verrà smantellata.”

    Finalmente la vera faccia della politica aggressiva ed imperialista di Putin è chiara. Altro che difesa delle minoranze perseguitate! Una rivendicazione pura e semplice, nel miglior stile hitleriano, della volontà di sopraffazione del nuovo zar di Mosca. Ed una chiara enunciazione dei veri scopi degli interventi “umanitari”.
    Spero che almeno d’ora in avanti, ci saremo liberati dei piagnistei di buonisti russofili e garantisti sbilanciati. Purtroppo per quanti lo hanno sempre saputo e rivendicato, una magra consolazione.

    Per spirito di cronaca: adesso che sono i russi, o chi per loro, che bombardano i villaggi e i civili ucraini, come la mettiamo?

  9. 27 agosto – A Minsk i colloqui sulla soluzione del conflitto in Ucraina a quanto pare non hanno portato a svolte positive. Non ha prodotto questo effetto nemmeno l’incontro personale tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Petro Poroshenko, riporta AFP e scrive DW. Tuttavia, tutti i partecipanti si sono trovati d’accordo sul fatto che ci sia il bisogno di restaurare la pace. Intanto Putin continua ad aumentare l’escalation del conflitto e manda apertamente unità militari russe in Ucraina.

    27 agosto – Putin si prende apertamente gioco di tutti: dice che i militari russi catturati in Ucraina si sono “persi”. Allo stesso modo in cui si sono “perse” decine, se non centinaia, di carri armati, “Grad” e cannoni. Proprio come si sono “perse” migliaia di terroristi russi.

    27 agosto – Il Primo Ministro Arsenii Iatseniuk ha dichiarato che l’intenzione della Russia è quella di interrompere il transito del gas verso l’Europa attraverso l’Ucraina: “Siamo a conoscenza dei piani russi, lo scopo dei quali è quello di privare l’Ucraina di ogni tipo risorse energetiche.

    27 agosto – Nella regione di Donets’k gli invasori russi, l’esercito russo, hanno preso sotto il proprio controllo diversi villaggi nei pressi di Novoazovs’k ed effettuano potenti bombardamenti delle posizioni ucraine, – ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza e di Difesa Nazionale Andrii Lysenko. Il loro obiettivo è quello di arrivare a Mariupol’ lungo la costa del Mare di Azov. Degli uomini in armi, dal marcato accento russo e in uniformi senza segni di riconoscimento sono comparsi nel villaggio di Kolosky in Ucraina orientale, – scrive Reuters.

    27 agosto – Nei pressi di Ilovais’k sono in corso dei sanguinosi combattimenti. Alcuni feriti sono stati evacuati, – ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza e di Difesa Nazionale Andrii Lysenko.

    27 agosto – Le truppe russe hanno intensificato la preparazione delle loro posizioni in Crimea settentrionale e continuano a sorvegliare con i propri servizi di intelligence aerea la regione di Kherson, – ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza e di Difesa Nazionale Andrii Lysenko.

    27 agosto – La leadership militare della Russia ha ammesso ai parenti dei militari catturati in Ucraina che i loro cari non sono all’addestramento a Rostov na Donu, ma che sono a morire nel Donbas, – colonnello della Federazione russa Aleksandr Hotulev. I giornalisti russi hanno chiesto che venga loro spiegato se la Russia stia combattendo contro l’Ucraina o meno.

  10. Ormai siamo all’invasione pura e semplice.
    Tranne la foglia di fico dei “volontari”: da quando in qua militari in servizio attivo, ma IN LICENZA, se ne vanno in giro con carri armati e missili a combattere in un paese confinante! O si tratta di miliziani che hanno ricevuto un addestramento di QUATTRO MESI in Russia, cioè la Russia pianificava l’aggressione all’Ucraina in aprile…
    Vedremo come si comporteranno quelli che hanno continuato a credere nella “ragionevolezza” di Putin. E quelli che portafoglio in una mano e cappello nell’altra, consumano le scale del Cremlino.

  11. 28 agosto – L’esercito russo è entrato in Ucraina. Due colonne di attrezzature pesanti sono entrate ed hanno occupato la città ucraina di Novoazovs’k, così come una serie di cittadine nella zona di Novoazovs’k, Starobeshivs’k ed Amvrosiivka.

    28 agosto – Le guardie di Frontiera della zona di Kherson hanno fermato un gruppo di sabotaggio e di intelligence che stava avanzando dalla Crimea – territorio occupato dalla Russia – verso l’Ucraina centrale.

    28 agosto – A causa del netto peggioramento della situazione nella regione di Donets’k, il presidente Petro Poroshenko ha annullato la visita in Turchia ed ha annunciato la convocazione di una riunione di emergenza del Consiglio di Difesa e di Sicurezza Nazionale.

    28 agosto – Il rappresentante permanente della Federazione Russa Andrei Kelin nel corso di una riunione dell’OSCE ha detto che non ci sono militari russi in territorio ucraino.

    28 agosto – Il ministro degli Esteri dell’Ucraina Pavlo Klimkin ha proposto Mariupol, davanti al quale si trovano i carri armati russi, come prossima sede della riunione del Consiglio permanente dell’OSCE, e Kyiv come sede del summit della NATO.

    28 agosto – “Kyiv apprezza molto il sostegno dell’UE, ma è profondamente deluso dalla posizione di Bruxelles riguardo agli ultimi sviluppi; o meglio, riguardo all’assenza di tali sviluppi. Abbiamo fatto pubblicamente alcune dichiarazioni, ma ciò che passa per canali diplomatici nella realtà ha un tono molto più aggressivo e duro. Dai segnali che passano attraverso canali ufficiali, si può dedurre che l’UE non riconosce che sia avvenuta una vera e propria invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe, nonostante le numerose e convincenti prove. Non si capisce dove sia la posizione dell’UE riguardo alla situazione odierna. È in atto un’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia e del suo esercito regolare, e l’UE ne è a conoscenza. Il fatto che l’UE si sia presa una pausa e non riconosce l’evidenza è scioccante. L’UE deve prendere una decisione”, – scrive una fonte del Ministero degli Esteri. Kyiv spera che entro la data del 30 agosto, cioè entro la data del summit dell’UE, l’UE troverà le forze per riconoscere l’evidente.

    28 agosto – Il mondo occidentale dovrebbe rispondere all’aggressione aperta della Federazione russa contro l’Ucraina riducendo i prezzi sull’energia ed eliminando il rublo russo dai calcoli finanziari internazionali, – ha detto il vice presidente del Parlamento europeo Richard Charnetskyi.

    28 agosto – Su richiesta della Lituania, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si riunirà giovedì per una riunione di emergenza a causa degli eventi in Ucraina.

  12. 29 agosto – Due ufficiali ucraini gravemente feriti (Oleksandr Kandesiuk e Oleksij Shepeliuk) si sono fatti esplodere insieme a 12 paracadutisti russi, – comunica il servizio stampa del Ministero della Difesa dell’Ucraina.

    29 agosto – Il comandante del battaglione ucraino “Azov” Andrij Biletskyi ha detto: “Non è una guerra come quella cecena o quella afgana: è una guerra su vasta scala dell’era industriale. Il tipo di guerra coinvolge tutti i tipi di forze armate, fa uso di artiglieria e carri armati. Sparare con i fucili contro queste attrezzature è come cercare di attraversare l’oceano su un gommone. Ci dobbiamo preparare per una lunga campagna e abbiamo bisogno di affrontare la cosa seriamente. Il nostro avversario è molto forte adesso”.

    29 agosto – I militari dell’ATO sono stati attaccati nei pressi di Ilovais’k da 7 carri armati russi e un battaglione di fanteria. Gli ucraini si sono difesi e hanno preso 12 prigionieri russi.

    29 agosto – Il gruppo “Informatsiinyi Opir” ha rilevato la presenza nel Donbas delle truppe russe composte da: 3 gruppi tattici e 2 battaglioni di carri armati russi. Oltre a questi, vi sono dagli 8 ai 10 gruppi di sabotaggio e ricognizione delle forze speciali russe.

    29 agosto – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che alla Russia non sono state fornite prove sufficienti dell’invasione dell’Ucraina da parte sua.

    29 agosto – L’Ucraina potrà diventare un membro della NATO quando soddisferà i criteri dell’Alleanza, – ha detto il Segretario generale dell’Alleanza Anders Fogh Rasmussen nel corso della conferenza stampa dopo la riunione della commissione Ucraina-NATO. È in questo modo che egli ha commentato la decisione del governo ucraino riguardante la volontà di cambiare lo status di Paese non-allineato.

    29 agosto – Giungendo in soccorso alle forze dell’ATO lungo il percorso Debaltseve-Vuhlehirs’k, una colonna congiunta della Guardia Nazionale e delle Forze Armate dell’Ucraina è finita in un tranello del nemico. Sono morti 4 soldati e 19 soldati sono stati feriti.

    29 agosto – È per la prima volta che il governo tedesco ha iniziato a parlare di “intervento militare” da parte della Russia riguardo ai recenti eventi in Ucraina. Lo ha dichiarato il rappresentante ufficiale del governo tedesco Steffen Seibert (Deutsche Welle).

  13. August 31 – Ukraine welcomes the conclusions of a special European Council meeting of 30 August, during which the EU leaders have acknowledged Russian aggression, – Ministry of Foreign Affairs of Ukraine.

    August 31 – Another convoy of Russian “humanitarian aid for eastern Ukraine” is located in the city of Kamensk-Shahtinsky (Rostov oblast). Apparently not enough Russian tanks have been transferred to Ukraine yet.

    August 31 – All Russian paratroopers, who were detained in Ukraine, have returned home, – informs radio station “Echo of Moscow”.

    August 31 – As a result of EU summit, it became clear that the Czech Republic, Slovakia, Hungary and Cyprus are blocking further sanctions against Russia, which has occupied Crimea and is now slowly invading Donbas region. It is commonly known that the leaders of Slovakia, the Czech Republic, Hungary and Cyprus often express pro-Russian opinions.

    August 31 – Russian President Vladimir Putin has urged the government of Ukraine to start negotiations on granting independence (autonomy?) to areas, which are being controlled by the Russian terrorists and invaders.

    August 31 – Russian terrorists have tortured Amvrosiivka Military District Commissioner, lieutenant colonel Volodymyr Moskovka to death. His car was stopped by the servicemen of the 331st Airborne Regiment of Russian Armed Forces. Russian soldiers have handed him over to the terrorists. Those have staged a demonstrative torture – this is how the Russians are trying to scare Ukrainian military, – informed Ministry of Defense of Ukraine.

    August 31 – 2 Ukrainian Coast Guard boats were fired at in the sea near Mariupol.

    August 31 – Accumulation of armored vehicles and artillery by the Russian army continues near Novoazovsk in Donetsk oblast, -said the spokesman of the National Security and Defense Council Andriy Lysenko.

  14. 30 agosto – Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha dichiarato che il governo francese è in possesso delle prove che confermano l’avvenuta invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe (France 24).

    30 agosto – L’esercito russo, per mezzo di un sistema anti missile, il 29 agosto ha abbattuto un aereo militare ucraino Su-25. Il pilota si è catapultato.

    30 agosto – I parenti dei soldati russi sostengono che circa 200 soldati in servizio nella regione di Rostov sono tenuti a firmare dei contratti per combattere in Ucraina (telecanale russo “Dozhd”).

    30 agosto – Nei pressi di Ilovais’k, le truppe ucraine che sono state circondate da unità militari russe hanno iniziato ad uscire dall’accerchiamento. Ci sono perdite significative tra i soldati.

    30 agosto – Carl Bildt: “Sono pochi i dubbi rimasti sul fatto che la Russia ricorrerà all’uso delle truppe regolari per separare la “Novorossiia” (“Nuova Russia”). A Milano, da due giorni ormai, sono in corso delle riunioni informali dei ministri degli Esteri dell’UE. Il tema principale delle loro discussioni è la situazione in Ucraina e le azioni della Russia.

    30 agosto – L’esercito russo utilizza attrezzature sempre più nuove contro gli ucraini. “Oggi essi hanno utilizzato contro le nostre truppe dei missili guidati anticarro”, – comunica il centro stampa dell’ATO.

    30 agosto – Il Consiglio europeo deve prendere una decisione politica riguardante l’introduzione di una nuove fase di sanzioni contro la Russia, – ha dichiarato il presidente Poroshenko a Bruxelles in una conferenza con il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso.

    30 agosto – L’Ucraina è in grado di difendersi da sola, ed io tendo ad escludere che soldati di altre parti del mondo vengano qui per combattere, – ha detto Poroshenko. Allo stesso tempo, egli ha detto di contare sull’appoggio tecnico-militare, e sulla condivisione delle informazioni.

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