BOSNIA: Alluvioni e allagamenti a Sarajevo e in gran parte del paese

Da giorni i Balcani sono interessati da intense precipitazioni causate da un fronte stazionario alimentato da una massa d’aria molto umida di provenienza sub tropicale.

La situazione appare particolarmente critica in Bosnia Erzegovina dove, nella giornata di ieri, sono state registrate inondazioni e allagamenti che hanno interessato gran parte del paese. Il contesto è molto pesante lungo il corso della Neretva e, in particolar modo a Jablanica e Konjic; diversi problemi e disagi anche a Sarajevo (soprattutto a Ilidža, sobborgo orientale della capitale), dove numerosissime case ed esercizi commerciali sono finiti sott’acqua costringendo all’evacuazione decine di famiglie e al loro spostamento in aree di accoglienza appositamente predisposte.

Ad essere sommerso è stato anche l’unico impianto certificato del paese – parte del gruppo tedesco Messer – per il riempimento delle bombole d’ossigeno medicinale che vengono utilizzate nella cura dei pazienti affetti da COVID-19. Il direttore generale dell’impianto, Avdo Delic, ha espresso forte preoccupazione circa la possibile interruzione nella fornitura delle bombole “a meno che le operazioni dell’azienda non vengano rapidamente ripristinate in luoghi alternativi”. Un problema serio in un paese che registra almeno un migliaio di nuovi casi al giorno e che ha uno dei tassi di vaccinazione tra i più bassi d’Europa (solo il 20%).

Sempre Sarajevo è stata interessata da continui blackout nella fornitura di corrente elettrica a causa dell’allagamento di diverse sottostazioni e la Elektroprijenos, la società che dal 2002 ha in gestione il servizio in tutta la Bosnia, ha dovuto ammettere di non sapere quando la situazione tornerà alla normalità.

Le previsioni indicano che la condizione metereologica dovrebbe permanere critica per tutto il fine settimana con precipitazioni intense che proseguiranno fino a domenica sera. Si teme una riedizione della drammatica alluvione del maggio del 2014 che provocò almeno venti vittime coinvolgendo 4 milioni di persone e un terzo dell’intero territorio nazionale.

(Foto inmeteo.net)

Chi è Pietro Aleotti

Milanese per caso, errabondo per natura, è attualmente basato in Kazakhstan. Svariati articoli su temi ambientali, pubblicati in tutto il mondo. Collabora con East Journal da Ottobre 2018 per la redazione Balcani ma di Balcani ha scritto anche per Limes, l’Espresso e Left. E’ anche autore per il teatro: il suo monologo “Bosnia e il rinoceronte di pezza” ha vinto il premio l’Edizione 2018 ed è arrivato secondo alla XVI edizione del Premio Letterario Internazionale Lago Gerundo. Nel 2019 il suo racconto "La colazione di Alima" è stato finalista e menzione speciale al "Premio Internazionale Quasimodo". Nel 2021 il racconto "Resta, Alima - il racconto di un anno" è stato menzione di merito al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti.

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