CULTURA

Białystok – reportage da una città ferita

Białystok di Marcin Kącki racconta il vivere sociale torbido di una città dove la faticosa negazione del passato e l’arrogante appropriazione del presente creano una realtà difficile, carica di rancore e asperità che l'autore racconta senza filtri, dando quanto più voce possibile ai suoi interlocutori e restituendo un’immagine della città oscura e sincera. Da PoloniCult a firma di Salvatore Greco.

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Stefan Zgliczyński, gli antisemiti siamo noi

In Polonia l’antisemitismo è sopravvissuto all’annientamento degli ebrei polacchi nella Shoah, ed è oggi sotto la superficie della vita civile e culturale della nazione. Un libro di recente uscita prova ad andare al fondo del problema, in cerca delle radici del rimosso.

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L’eredità polacca dei tre fratelli Singer

di Lorenzo Berardi Nell’elenco dei Nobel per la letteratura polacchi, il nome di Isaac Bashevis Singer non trova posto. Eppure l’autore premiato dall’Accademia di Stoccolma nel 1978 e scomparso a Miami nel 1991 è nato a Leoncin, non lontano da Varsavia, nel 1902. Izaak Zynger, questo lo spelling polacco del …

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PoloniCult su EastJournal

PoloniCult

PoloniCult è ormai attivo da quasi tre anni come progetto editoriale che punta a raccontare quello che la cultura polacca può offrire e che i canali mainstream della produzione culturale tengono ai margini nel loro abbracciare lo stereotipo per il quale polacco è sinonimo di grigiore, noia e malinconia. Chi …

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BOSNIA: Il mito dei bogomili

A fine 2016 è venuto a mancare Dubravko Lovrenović, professore di storia dell'università di Sarajevo. Lo ricordiamo con la traduzione di un suo saggio sulla questione dei bogomili, presunti eretici medievali divenuti a fino ottocento parte del mito fondativo della Bosnia moderna.

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STORIA: Re Giorgio e l’Europa che non nacque

Una pagina forse poco nota della Storia europea, quando Giorgio di Podebrady pensò di creare una confederazione tra gli stati europei dell'epoca, con l'obiettivo di sconfiggere il pericolo ottomano. Un grande progetto, forse un sogno, che non si realizzò affogando invece nelle vicende della politica spicciola europea, decretando anche la fine dello stesso Re Giorgio.

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CINEMA: “Death in Sarajevo”. Chi ucciderebbe Gavrilo Princip, oggi?

Arriva anche in Italia Death in Sarajevo, l’ultimo film di Denis Tanović, già Orso d’Argento e premio speciale della giuria al 66° festival internazionale di Berlino. Girato all’interno dell’iconico Holiday Inn di Sarajevo e ambientato in occasione del centenario dell’assassinio di Francesco Ferdinando, il film è un’allegoria che si concentra su “le paure esistenziali, …

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ALBANIA: A Tirana una mostra dedicata al fumetto

fumetto

Abbiamo intervistato gli organizzatori della "Strip Art Al", una mostra dedicata alla tecnica del fumetto che si è svolta il mese scorso a Tirana. Gli artisti sono tutti dei giovani talenti che hanno scelto di riprodurre storie e leggende della tradizione dell'Albania, tramite una tecnica ancora poco nota nel paese.

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L’invenzione dei costumi tradizionali

Un po' ovunque in Europa ci siamo abituati a vedere, in occasione di feste o celebrazioni, persone vestite in abito tradizionale. Quasi ogni regione ha un suo particolare abito, simbolo dell'antichità della cultura e dell'identità locale. Tuttavia questi abiti sono un'invenzione moderna che si lega allo sviluppo dell'idea di "nazione"...

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Sarajevo Rewind 2014>1914: sulla strada di Gavrilo Princip e Franz Ferdinand

L'episodio che costituì il pretesto per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale analizzato attraverso le origini dei due protagonisti. In "Sarajevo Rewind 2014>1914", Eric Gobetti e Simone Malavolti ripercorrono le tappe dell'irredentista serbo Gavrilo Princip e dell'erede al trono austro-ungarico, Francesco Ferdinando, prima dell'attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914 che cambiò il corso della storia.

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ROMANIA: Chi sono i secleri, “siculi” di Transilvania

“Ma come, esistono siculi in Transilvania?” E’ un interrogativo che forse alcuni di voi si sono posti, almeno chi non ha avuto il piacere di visitare la Terra Siculorum, regione storica della Transilvania orientale. In queste terre montagnose, difficilmente raggiungibili dalle scarse infrastrutture romene, abitano i siculi, generalmente chiamati székely …

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CULTURA: Trionfo agli Oscar per i White Helmets siriani e Il Cliente di Farhadi

LTURA: Trionfo agli Oscar per i White Helmets siriani e Il Cliente di Farhadi

The White Helmets è il miglior cortometraggio documentario degli Oscar 2017. Racconta la storia dei caschi bianchi, organizzazione umanitaria che dal 2013 svolge un importante ruolo di soccorso in Siria. In concorso anche Watani: my homeland, l'epopea in breve di una fuga dalla guerra siriana fino in Germania. Anche l'Iran viene premiato a Los Angeles: il film di Asghar Farhadi, Il Cliente, vince il premio come miglior film straniero.

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ROMANIA: Due poeti bohémienne e le sirene del Mar Nero

Agli inizi del Novecento, due amici e poeti romeni, appena tornati in Romania dalla Francia, cercano rifugio a Costanza, sul mar Nero. Porto in rapida crescita, in quegli anni Costanza è un luogo di contatto tra Oriente e Occidente. Il mare affascina e seduce Ion Minulescu e Dimitrie Anghel, poeti simbolisti e decadenti, tanto da essere reso protagonista di alcune loro poesie.

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CULTURA: Il mondo in bianco e nero di Pamuk

CULTURA: Il mondo in bianco e nero di Pamuk

È uscito in libreria per i tipi di Einaudi l'ultimo romanzo del premio Nobel per la Letteratura Orhan Pamuk: La donna dai capelli rossi. Una storia di amore, morte e gelosia. Di luci e ombre, ma soprattutto di bianchi e neri. Un solo colore sopravvive alla malinconia e alla mestizia della trama: il rosso dei capelli della bella attrice incontrata in un teatro di periferia

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RUSSIA: I movimenti artistici di Michail Larionov

Tra i tanti protagonisti delle avanguardie artistiche di inizio XX secolo troviamo Michail Larionov, forse meno noto al grande pubblico rispetto al gigante Malevič, ma a cui si deve lo sviluppo di alcuni movimenti che rivendicavano un’anima prettamente russa, vicina alla cultura delle classi popolari.

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Per le vittime di Arbe. Lettera aperta al comune di Torino

Un gruppo di studiosi e storici torinesi chiede l'intitolazione di una via: “Vittime del campo di concentramento di Arbe”. Arbe era un campo di concentramento italiano in Jugoslavia. Una pagina dimenticata della nostra storia. East Journal si unisce alla petizione rivolta al sindaco di Torino, Chiara Appendino.

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STORIA: Il turismo in Lettonia ai tempi del KGB

Una ricerca della Latvijas Universitāte rivela le attività di spionaggio della Intūrists, l’agenzia per il turismo della Lettonia sovietica, sui turisti occidentali che visitavano il paese. Un vero dipartimento del KGB col compiti di spiare i visitatori provenienti dall’ovest.

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ROMANIA: Smarcarsi dai sovietici (anche) grazie a Karl Marx

La destalinizzazione avviata in Unione Sovietica a metà degli anni '50 ebbe effetti anche in Romania, dove Gheorghiu-Dej cercò di sfruttare il nuovo clima per un'inversione di rotta: meno terrore, più consenso. Modificare la narrazione storica era un passo necessario al raggiungimento dell'obiettivo. Ma ad aiutare il leader romeno fu anche un alleato inaspettato.

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La fine dell’URSS e la tradizione malinconica della sinistra

Il 25 dicembre di venticinque anni fa, in sordina e senza rimpianti, veniva ammainata dal pennone del Cremlino la bandiera rossa con la falce ed il martello. Oggi della sinistra - anticapitalista, antiburocratica, anticoloniale - resta solo la malinconia, segno della sconfitta. Ma è nella sconfitta "che l’esperienza rivoluzionaria si trasmette da una generazione all’altra”.

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CROAZIA: La Costituzione di Natale

Costituzione di Natale

Il Natale secondo East Journal. Nel dicembre del 1990 venne promulgata la Costituzione di Natale croata: con essa Franjo Tuđman istituzionalizzò lo scontro con la minoranza serba, aprì le porte alla guerra in Croazia, e, infine, permise alla leadership nazionalista dell'HDZ di raggiungere l'indipendenza e di assicurarsi a lungo il potere.

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Fantasmi e diavolerie natalizie di Pëtr Il’ič Čajkovskij

A causa delle fama dei suoi balletti la musica di Čajkovskij viene troppo spesso banalizzata e resa innocua da messe in scene rassicuranti per il grande pubblico. Artista tormentato e complesso, Čajkovskij ci regala due lavori, l'opera Gli stivaletti e il balletto Lo schiaccianoci, immersi in un'atmosfera natalizia misteriosa, gotica e fantastica: in particolare nello Schiaccianoci, l'ultimo balletto del compositore russo, il pessimismo e il potenziale angoscioso dell'autore si insinuano in modo sottile in quella che sembrerebbe una fiaba natalizia per bambini.

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POLONIA: Il magico panorama di Racławice

panorama

Nel 1794 le truppe polacche del generale Kościuszko sconfiggono gli invasori russi. Una vittoria improbabile, che, diventando subito leggendaria, viene celebrata da un dipinto eccezionale: il Panorama di Racławice. Storia di una tela che, dopo varie peripezie, è arrivata a Wrocław, capitale della cultura europea 2016.

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Il Donbass spiegato dallo scrittore Serhij Žadan

Dal 14 al 18 settembre si è tenuto a Pordenone il festival letterario “Pordenonelegge”. Come ogni anno tra gli autori stranieri invitati hanno presenziato personaggi importanti, rappresentanti di realtà legate all'attualità politica, sociale ed economica mondiale. Per East Journal abbiamo incontrato l'ucraino Serhij Žadan e il turco Burhan Sönmez.

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Le ideologie moderne secondo Slavoj Žižek

Dal 14 al 18 settembre si è tenuto a Pordenone il festival letterario “Pordenonelegge”. Come ogni anno tra gli autori stranieri invitati hanno presenziato personaggi importanti, rappresentanti di realtà legate all'attualità. Per EJ abbiamo incontrato il filosofo sloveno Slavoj Žižek.

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L’EPOPEA DELL’ASIA CENTRALE: I Mongoli e Tamerlano

Terzo appuntamento con "L'Epopea dell'Asia centrale". In questo articolo si narra delle invasione mongole, che devastarono l'Asia centrale e portarono alla creazione di tre grandi imperi. Dopo solo un secolo tuttavia, questi imperi entrarono in profonda crisi, creando nel loro disfacimento una serie di nuovi regni più piccoli.

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Back in the USSR. Quando in Italia sbarcò il rock sovietico

Sono passati 26 anni dalla tragica morte dell’ultimo “eroe del rock sovietico”, ma il suo ricordo tra i giovani di oggi e quelli di allora rimane indelebile come le scritte sul muro a lui dedicato lungo via Stariy Arbat a Mosca. Pochi sanno che nel lontano 1988 Viktor Tsoi ha suonato anche in Italia, a Melpignano, al festival “Back in the USSR”.

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FOTOGRAFICA: I treni dei Balcani e le loro storie

treni Balcani

Fine luglio, tempo di viaggi. Chi è stato nei Balcani ricorda indelebile la magia dei treni, delle ferrovie, delle stazioni che si incontrano dalla Slovenia alla Bulgaria, dal Montenegro alla Vojvodina. Chi non c'è ancora stato, ora può capire cosa si perde: il nostro fotoreportage.

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TURCHIA: Safranbolu e il risotto alla milanese

Era il 1574, narra la leggenda, e Milano intera si stringeva d’attorno alla Fabbrica del Duomo, mattone su mattone, con quel marmo verbano che si anneriva presto ma costava poco, tutt’in affanno per la facciata e le guglie, mentre l’arcivescovo Borromeo soprintendeva i lavori. Le maestranze eran di mezzo mondo, …

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STORIA: I dimenticati ad est. L’Olocausto in Transnistria degli ebrei di Romania troppe volte negato.

Durante la Seconda guerra mondiale, circa 300.000 ebrei vennero uccisi dalle autorità romene, la maggior parte di loro trovarono la morte nei campi di sterminio di Bogdanovka, in Transnistria, una regione a est del Nistro, all’epoca sotto amministrazione romena. Il Comunismo per quarant’anni ha negato le responsabilità dei romeni nel genocidio degli ebrei, accusando delle deportazioni in Transnistria gli invasori tedeschi e ungheresi. Solo negli ultimi quindici anni, grazie alla Commissione sull’Olocausto in Romania, istituita da Elie Wiesel, il governo romeno ha intrapreso il cammino della responsabilità storica nei confronti degli ebrei e dell’Olocausto.

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La storia dimenticata del cimitero ottomano di Malta

Durante una visita a Malta nel 1867, il Sultano Abdul Aziz conferiva al Capo Architetto Governativo, Emmanuel Luigi Galizia, l'Ordine di Mecidie, e allo stesso tempo firmava l'assegno per la costruzione del cimitero ottomano di Marsa. Sette anni dopo, nel 1874, le mura del camposanto in stile persico-indiano erano pronte.

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RECENSIONE: Il bambino nella neve

Il bambino nella neve di Włodek Goldkorn fotografie di Neige De Benedetti Feltrinelli, Milano 2016 pp. 202, euro 16.00 Chi sia il bambino nella neve del titolo lo si comprende fin dalla prima mezza pagina, capitolo numero zero, esergo necessario quanto spiazzante del densissimo libro di memorie di Włodek Goldkorn, …

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TURCICA: Il mondo turco all’alba del terzo millennio

Ultimo appuntamento con TURCICA. Nonostante le numerose difficoltà di ordine politico ed economico, la situazione del mondo turco all'inizio del XXI secolo è molto più positiva di quanto si potesse immaginare un secolo prima. Oggi esistono sei stati turchi indipendenti, le lingue di ceppo turco sono parlate da 200 milioni di persone e la cultura turca è più vitale che mai.

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TURCICA: La Turchia repubblicana nel ‘900

Appuntamento settimanale con TURCICA. La Turchia repubblicana riuscì nel '900 a consolidare le riforme di Atatürk e mantenere la propria unità e indipendenza. La democrazia turca ebbe però una storia difficile e travagliata, segnata da quattro colpi di stato in mezzo secolo e da una cronica instabilità politica ed economica.

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TURCICA: I turchi d’Eurasia dallo zarismo all’età sovietica

Nuovo appuntamento con TURCICA. Tra il XVII e il XIX secolo, le popolazioni turcofone dell'Europa orientale e dell'Asia centrale furono tutte progressivamente assorbite dall'impero russo. La vita dei turchi nell'età zarista non fu facile, benché nell'800 una parte della loro classe dirigente e intellettuale riuscisse ad emanciparsi e inserirsi nell'alta società russa. L'era sovietica, malgrado le speranze iniziali, vide la loro situazione peggiorare ulteriormente.

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SIRIA: L’architettura secondo Khaled Malas, atto di resistenza creativa

L'architettura secondo Khaled Malas: atto di resistenza creativa

Qual è il ruolo di un architetto in tempo di guerra? Se lo domanda il giovane siriano Khaled Malas che vive il proprio mestiere come una missione civile. Le sue opere, presentate nell'ambito di manifestazioni artistiche interazionali quali la Biennale di Venezia di architettura e la Biennale di Marrakesh, uniscono azione diretta, stretta collaborazione con la comunità locale e accurata ricerca storica. Per sopperire da un lato a bisogni primari, e per raccontare dall'altro le dinamiche di potere nel mondo arabo contemporaneo.

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TURCICA: La Turchia da impero a nazione

Appuntamento settimanale con TURCICA: La disfatta subita dai Giovani Turchi nella Prima Guerra Mondiale lasciò l'impero ottomano in una situazione di caos e di umiliante subordinazione alle draconiane imposizioni dei vincitori. Mustafa Kemal - il futuro Atatürk - si pose alla testa di un movimento nazionalista che riscattò l'onore del paese e fondò la moderna Turchia sulle ceneri del defunto impero.

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TURCICA: Crisi e riforme nel tardo impero ottomano

Nuovo appuntamento con TURCICA. Il XIX secolo ottomano può essere riassunto in un complicato e contraddittorio processo di modernizzazione – che di fatto consistette in un’occidentalizzazione – e nelle resistenze che questo processo inevitabilmente suscitò. Tutto il secolo fu caraterizzato da una lunga guerra sotterranea tra la due contrapposte fazioni dei progressisti e dei conservatori, dietro alle quali si celavano spesso concreti interessi politici ed economici.

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TURCICA: Il mondo turco tra stagnazione e declino

Appuntamento settimanale con TURCICA. A metà del XVI secolo la civiltà turca aveva raggiunto il suo massimo splendore. Le dinastie turche governavano su gran parte dell’Europa e dell'Asia. Eppure già allora cominciavano a palesarsi le prime crepe. Nei 150 anni successivi si manifestarono i segni di un inarrestabile declino che investì in modo sempre più evidente tutti gli imperi fondati dai turchi.

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PARTIZANI – La Resistenza italiana in Montenegro

Ventimila soldati dell'esercito italiano d'occupazione si unirono, tra il 1943 e il 1945, alla resistenza jugoslava sulle montagne del Montenegro. Più della metà di loro morirono da partigiani. Di questo sacrificio dimenticato della nostra Resistenza oltreconfine si occupa il docufilm “PARTIZANI – La Resistenza italiana in Montenegro”, presentato dall'autore Eric Gobetti questa settimana a Roma

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TURCICA: I moghul, signori turco-mongoli delle Indie

Nuovo appuntamento con TURCICA. Nel XVI secolo i discendenti di Tamerlano, noti come moghul, conquistarono le Indie e vi fondarono un potente impero. La civiltà dell’India raggiunse in quei decenni il suo vertice, combinando mirabilmente l’eredità culturale dei regnanti e quella dei popoli autoctoni.

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