CULTURA: “Pan Tadeusz”, l’eroe di Mickiewicz conteso tra Polonia e Lituania

di Micol Flammini

L’epopea nazionale polacca porta la firma di Adam Mickiewicz, il padre del Romanticismo, e inizia con un paradosso: un’invocazione alla Lituania. In realtà, la nazione lituana è già presente anche nel titolo: Il Signor Tadeusz, ovvero l’ultima incursione armata in Lituania. Storia della nobiltà dal 1811 al 1812 in dodici libri in versi. Mickiewicz scelse un titolo lungo anche se lui stesso, forse, non avrebbe mai immaginato che il suo Signor Tadeusz, in polacco “Pan Tadeusz“, sarebbe diventato l’opera più citata dai polacchi, dai lituani e anche dai bielorussi.
Adam Mickiewicz è l’autore più conteso dell’est Europa. Nato in Bielorussia da famiglia polacca, decise di studiare in Lituania, presso l’Università di Vilnius ed è dall’inizio del Novecento che le tre nazioni si contendono la paternità dell’autore.

Il Pan Tadeusz venne pubblicato a Parigi nel 1834, e questa nascita francese dell’opera contribuisce a potenziare il suo valore internazionale. Tutt’oggi considerata uno degli ultimi poemi epici europei, è croce e delizia degli studenti polacchi. Come I promessi sposi in Italia, è un’opera letteraria con un forte valore storico che ormai, proprio come accade con lo scritto di Manzoni, gli anni stanno contribuendo a svuotare, ma in passato è stata oggetto di contese e recriminazioni nazionali.

I versi del Pan Tadeusz sono entrati nella lingua polacca assumendo il valore anche di proverbi. L’opera ha potenziato il sostrato culturale dell’intera Polonia, è diventata una bibbia della tradizione polacca, e ha anche dato il nome a una delle più famose vodke polacca: la Soplica, chiamata così dal cognome di Tadeusz. La vodka Soplica venne portata sul mercato polacco da Bolesław Kasprowicz nel 1891, solo cinquant’anni dopo la prima uscita del poema, e da allora domina sugli scaffali degli alcolici polacchi come regina indiscussa delle vodke.

La storia del Pan Tadeusz si sviluppa in cinque giorni del 1811 e si conclude durante una giornata del 1812, proprio in quel momento della storia polacca in cui la Confederazione polacco-lituana era già stata spartita tra Russia, Prussia e Austria per ben tre volte.
Come se fosse una matrioska, o un risiko letterario, l’opera si svolge nella parte russa del paesino lituano di Soplicowo ed è narrato da Tadeusz Soplica. Il fil rouge della vicenda è l’amore tra il protagonista e Zosia, una giovane nobile polacca, dietro alla storia sentimentale si staglia la Storia: la rivolta degli abitanti contro i russi.

Ad aprire il contenzioso tra Varsavia e Vilnius sono proprio le righe iniziali dell’opera: Litwo! Ojczyzno moja! ty jesteś jak zdrowie, ovvero “Lituania! O mia patria! Tu sei per me la salute!”. Nell’incipit dell’epopea nazionale polacca viene apostrofata la Lituania come patria e questo ha aperto una serie di controversie tra i due Paesi, giustamente interessati ad accaparrarsi la genialità di Mickiewicz. La contraddizione, in realtà, è solo apparente e trova la sua soluzione nella storia della Confederazione polacco-lituana. Per più di duecento anni, infatti, Polonia e Lituania furono parte dello stesso Stato, la Repubblica delle due nazioni. L’invocazione del Pan Tadeusz fa riferimento a un’epoca in cui i nomi dei due Paesi erano, di fatto, due sinonimi.

Adam Mickiewicz nacque proprio nella Confederazione polacco-lituana, indicata dal nome Rzeczpospolita Obojga Narodów, culla di un territorio immenso che al suo interno comprendeva Polonia, Lituania e parte delle attuali Bielorussia e Ucraina. Insomma, il Pan Tadeusz è il frutto di quell’immenso Stato che sotto la corona del re di Polonia, correva dal Mar Baltico al Mar Nero, abbracciava quattro lingue, tre religioni e un poeta romantico: Adam Mickiewicz.

Foto di Jacek Barcz/FORUM

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