Search Results for: daghestan

RUSSIA: ISIS rivendica attacco in Daghestan, in un anno oltre cento vittime nella regione

RUSSIA: Alcuni combattenti dichiaratisi appartenenti allo Stato Islamico hanno rivendicato l’attacco del 29 dicembre alla fortezza di Naryn-Kala, in Daghestan, che ha portato alla morte di un ufficiale dei servizi segreti russi e al ferimento di altre 10 persone. In tutto il 2015 in Daghestan si sono contate circa 120 vittime di attentati ed episodi di violenza

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DAGHESTAN: Cronache di guerra dal Nord Caucaso

Continuano gli attentati nelle due aree maggiori in cui si concentrano i musulmani della Federazione Russa, Nord-Caucaso e Idel-Ural (Volga-Ural, cioè Tatarstan e Baškortostan). L’episodio più recente (ma quando questo articolo verrà pubblicato quasi certamente non lo sarà più) è avvenuto, ancora una volta, in Daghestan. Descriveremo con una certa …

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DAGHESTAN: Sempre più vicini alla guerra. Parte II

In Daghestan non mancano coloro che vedono  l’uccisione di Said Afandi come un tassello della strategia di Putin. Ci sono, in altre parole, coloro che non credono all’attentato dei wahhabiti e attribuiscono la morte di Said Afandi ad una provocazione dell’FSB russa che, attraverso un attentato di questo genere (e …

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DAGHESTAN: Sempre più vicini alla guerra. Parte I

Abbiamo già visto che il 28 agosto in Daghestan è stato ucciso un importante leader dei musulmani locali, lo sheykh Said Afandi (Effendi) Čirkejskij, di etnia àvara. L’assassinio, compiuto da una terrorista suicida, una cosiddetta šahida (“martire”, nel linguaggio dei fondamentalisti islamici) ha suscitato molte emozioni in questa repubblica nord-caucasica …

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DAGHESTAN: I terroristi non vanno in paradiso

Lo sheykh Said Afandi Čirkejskij, ucciso a fine agosto in Daghestan, era un acerrimo avversario dell’estremismo islamico e di quei guerriglieri che, definendosi “šahid” (“martiri”) compiono attentati contro rappresentanti del potere politico. In tal modo egli fiancheggiava le posizioni delle autorità russe che a loro volta lo sostenevano favorendone l’autorità. …

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DAGHESTAN: L'uccisione del "papa" musulmano

Il 28 agosto in Daghestan è stato ucciso un importante leader dei musulmani locali, lo sheykh Said Afandi (Effendi) Čirkejskij di etnia àvara (cosa che ha la sua importanza in un paese come il Daghestan dove coesistono almeno 11 etnie con altrettante lingue). Con lui sono morti anche sei civili …

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NORD CAUCASO: La polveriera daghestana, tra sufismo e wahabismo

di Giovanni Bensi* da MOSCA – La repubblica russa del Daghestan, situata sulla sponda occidentale del Mar Caspio e confinante con l’Azerbaigian, abitata da almeno 11 etnie differenti, continua ad essere scossa dalle violenze generate dallo scontro fra musulmani fondamentalisti, i cosiddetti wahhabiti, o salafiti, di importazione straniera, e musulmani …

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Doppio attentato kamikaze in Daghestan

traduzione di Evaristo Plinio Lacialamella La notte del 14 febbraio alcuni kamikaze hanno commesso un duplice attentato nel villaggio di Gubden in Daghestan, patria di almeno due leader dell’organizzazione clandestina del luogo. La stampa russa ha dato ampio rilievo al fatto, di seguito una rassegna. Nella tarda serata di lunedì, …

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RUSSIA e UCRAINA: Il ritorno di Trump, l’Occidente al bivio

Le elezioni americane del 6 novembre ci (ri)consegnano il 47° presidente degli Stati Uniti d’America: Donald Trump. Le scelte che il tycoon prenderà in nome della prima potenza mondiale sono destinate a cambiare il corso degli eventi che definiscono la nostra contemporaneità. Il campo “pro-pace” si allarga e l’Occidente è …

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Dall’Ucraina una lettera di solidarietà al popolo palestinese

Ucraina lettera di solidarietà

Riteniamo importante segnalare, traducendo almeno in parte, una lettera proveniente dalla società civile ucraina apparsa su Al Jazeera, in cui più di 300 studiosi, attivisti e artisti ucraini esprimono la loro solidarietà e vicinanza con il popolo palestinese per le sue storiche sofferenze e il conflitto che sta vivendo sulla propria pelle da ormai più di un mese.

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RUSSIA: L’estremismo islamico minaccia anche Mosca?

Il recente impegno della Federazione Russa in Medio Oriente e in Siria in particolare ha fatto sorgere il rischio per Mosca di diventare anch'essa oggetto dell'estremismo islamico. Alla luce dei recenti episodi di terrorismo, quali sono i rischi per la sicurezza interna che il Cremlino dovrà fronteggiare come conseguenza dell'impegno contro lo Stato Islamico?

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CECENIA: Domenica si vota per eleggere il presidente

Il 18 settembre, oltre a votare per il rinnovo della Duma russa, la Cecenia sceglierà anche il suo prossimo presidente. Ramzan Kadyrov, che concorre per la prima volta alla presidenza tramite elezioni, sembra essere ancora il protagonista indiscusso. Ma le organizzazioni internazionali di monitoraggio hanno già riscontrato le prime irregolarità...

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TURCICA: Il mondo turco all’alba del terzo millennio

Ultimo appuntamento con TURCICA. Nonostante le numerose difficoltà di ordine politico ed economico, la situazione del mondo turco all'inizio del XXI secolo è molto più positiva di quanto si potesse immaginare un secolo prima. Oggi esistono sei stati turchi indipendenti, le lingue di ceppo turco sono parlate da 200 milioni di persone e la cultura turca è più vitale che mai.

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RUSSIA: Il declino dell’Emirato del Caucaso e l’ascesa dell’ISIS

RUSSIA: Ormai da qualche anno l’Emirato del Caucaso, movimento islamista che ambisce a liberare il Caucaso settentrionale dal dominio russo, sembra stia vivendo una crisi irreversibile, provocata soprattutto dalla dura lotta al terrorismo messa in atto da Putin e Kadyrov negli ultimi anni. La crisi del movimento, aggravatasi in seguito alla morte del leader Umarov, ha raggiunto il suo apice dopo l’ascesa dell’ISIS, con cui si è creata una grande rivalità per il controllo della regione

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RUSSIA: L’Emirato del Caucaso, all’origine del jihadismo caucasico

RUSSIA: Ancora prima dell'ISIS, Mosca negli ultimi anni ha spesso dovuto avere a che fare con il terrorismo islamista, sviluppatosi soprattutto nel Caucaso settentrionale in seguito all'instabilità causata dalle due guerre cecene. Il nemico più temuto in questi anni è stato l’Emirato del Caucaso, proclamato da un gruppo di ribelli capeggiati da Dokku Umarov dopo la salita al potere di Kadyrov in Cecenia con l’obiettivo di estendere la ribellione da Grozny a tutta la regione, per creare un nuovo stato islamico alle porte dell’Europa

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La guerra di Putin (1999 – 2009)

Il periodo di pace fu destramente turbolento per la Cecenia. Anche se le elezioni del 1997 confermarono Mashkadov quale leader indiscusso, facendone il presidente del paese, molte erano le resistenze interne e troppo il potere dei signori della guerra, come Raduev e Basaev. Raduev dichiarò che non avrebbe deposto le …

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La guerra di Elstin (1994-1996)

Dalla disgregazione dell’URSS la Cecenia ereditò un arsenale di 40mila armi automatiche che, in assenza di un esercito, finirono nelle mani di privati cittadini alimentando il crimine organizzato. Tuttavia, quando la Russia mosse guerra, trovò la resistenza cecena ben equipaggiata. Così quando il 26 novembre le truppe degli oppositori di …

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RUSSIA: L'Islam ai tempi di Charlie Hebdo

Come scrive Ivan Tsvetkov, professore alla Scuola di Relazioni Internazionali dell’Università di San Pietroburgo, l’attentato contro Charlie Hebdo non è stato un attacco terroristico nel senso più classico del termine. È sufficiente, in effetti, ritornare sulle immagini di quei tre giorni d’inizio gennaio: la scena appare più come un blitz, …

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CAUCASO: La criminalità dilagante del Far West russo

Non sembrano volersi fermare gli spargimenti di sangue nella turbolenta regione del Caucaso settentrionale, da tempo afflitta dalle violenze legate all’estremismo islamico e alla diffusa criminalità. Solo nel corso dell’ultima settimana, infatti, a partire dal “solito” Daghestan fino alla Kabardino-Balkaria, si sono verificati una serie di diversi incidenti e scontri …

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L'anima del Caucaso: "Ali e Nino" di Kurban Said

Negli anni Trenta Essad Bey era uno scrittore di grande fama e notorietà. Collaborava a riviste prestigiose, fra cui la statunitense “Asia” e la tedesca “Die Literarische Welt“. Lasciò questo periodico quando aveva 28 anni, dopo aver scritto ben 144 articoli, persino più di Walter Benjamin, altro importante collaboratore del …

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Ucciso a Sloviansk il fotogiornalista Andrea Rocchelli

Il fotogiornalista Andrea Rocchelli è stato ucciso a Sloviansk insieme al suo interprete, Andrei Mironov. La notizia è stata confermata dalla Farnesina anche se manca il riconoscimento ufficiale delle salme. Andrea Rocchelli era piacentino, aveva trent’anni, ed era tra in fondatori di Cesura Lab, un collettivo indipendente di fotogiornalisti. Non …

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RUSSIA: La fiamma olimpica sbarca in Cecenia

Manca ormai una settimana all’inizio delle tanto discusse Olimpiadi Invernali di Sochi, e anche se le mille polemiche che hanno caratterizzato fino a questo momento l’organizzazione dell’evento sportivo non intendono placarsi, in Russia tutti attendono con trepidazione l’inizio della manifestazione. Intanto la fiamma olimpica è arrivata nel cuore della turbolenta …

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Gli attentatori di Boston sono ceceni?

Mentre è caccia all’uomo per catturare, o uccidere, uno degli attentatori della maratona di Boston, emergono indiscrezioni sulla loro nazionalità. Secondo l’Associated Press e il Boston Globe si tratterebbe di due fratelli di origine caucasica, precisamente cecena, negli Stati Uniti da appena un anno. Il ricercato risponderebbe al nome di …

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INGUSCEZIA: Magas, la città-bunker da cui controllare il Caucaso

Nell’Inguscezia centro-occidentale, attraversata dal fiume Sunža, a poca distanza dalla città di Nazran’, si trova Magas, la capitale della piccola repubblica autonoma russa. Il paese, situato vicino al confine con l’Ossezia del Nord, a poca distanza dall’irrequieto rajon di Prigorodnyj, conta solo 350 abitanti, rappresentando quindi il capoluogo amministrativo più piccolo …

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ELEZIONI CREMLINO: Dodici anni di Putin, e già in aria di santità

Per chi fosse interessato ad approfondimenti sulle elezioni presidenziali, per le quali oggi i cittadini russi sono chiamati alle urne, si rimanda a “L’inquilino del Cremlino” e al sito dell’Università di Milano del dipartimento di Diritto Pubblico dei Paesi dell’Europa Orientale curato dalla professoressa Angela Di Gregorio. di Matteo Zola e Giovanni Bensi Un …

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CAUCASO del NORD: L'intrico etnico sul filo della Storia

di Enzo Nicolò Di Giacomo Il 4 di marzo 2012 nella Federazione Russa si svolgeranno le elezioni presidenziali, ed il candidato favorito e di rilievo è Vladimir Putin, che corre per il terzo mandato. Putin non ha mai tenuto nascosto il proprio ossessivo interesse per quella parte di Russia meridionale, …

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RUSSIA: Espulso Luke Harding, il giornalista nemico di Putin

di Matteo Zola Luke Harding, storico corrispondente da Mosca del quotidiano inglese “Guardian“, è stato espulso dalla Russia. Si tratta di un fatto senza precedenti nei confronti di un giornalista occidentale, un’azione che riporta l’orologio della Russia indietro di vent’anni, ai tempi dell’Unione Sovietica. «Per lei la Russia è chiusa. …

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Doku Umarov rivendica l'attentato all'aeroporto di Mosca

di Gaetano Veninata   Doku Umarov rivendica l’attentato all’aeroporto Domodedovo del 24 gennaio e minaccia nuovi attacchi contro la Russia. Con un video caricato su un sito islamico l’uomo – che si definisce “Emiro del Caucaso del Nord” – a oltre due settimane di distanza, non ha fatto altro che …

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CABARDINO-BALCARIA: Il futuro appeso a un filo

di Alessandro Mazzaro Si è appena chiuso un anno nero per la Cabardino-Balcaria, repubblica autonoma di 900mila abitanti del Caucaso settentrionale. L’ultimo episodio in ordine di tempo è stato l’omicidio di Arsen Tipinov, illustre etnografo, dottore in scienze filologiche e promotore della cultura circassiana. Accusato di paganesimo dai radicali islamici, …

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CAUCASO del NORD: Notiziario caspico

di Alessandro Mazzaro Ossezia del Nord – Il premier russo Vladimir Putin si è recato in Ossezia del Nord per un incontro con il presidente della repubblica Taimuraz Mamsurov. “Lo sviluppo è stato positivo, ma modesto” ha dichiarato Putin, il quale ha annunciato lo stanziamento di quasi 2 miliardi di …

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STRATEGIE ENERGETICHE: Le rotte del petrolio, parte prima.

di Matteo Zola Un groviglio di oleodotti corre dal Caspio all’Europa, come il metano anche il petrolio è al centro degli interessi del Cremlino. Se per l’oro azzurro i russi possono puntare al monopolio mondiale, altrettanto non si può dire per quello nero: la produzione petrolifera dell’Asia centrale non può …

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GAZPROMENADE /8: Paesi a rischio

di Matteo Zola CECENIA Sulla strada della pipeline molti sono i paesi a rischio, coinvolti in strategie globali più grandi di loro che costano a quelle popolazioni massacri, guerre, pulizia etnica. Il caso più evidente è quello della Cecenia, il gasdotto Transcaspico e l’oleodotto Baku-Novorossijsk attraversano la regione del Caucaso …

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GAZPROMENADE /7: Il nodo del Caspio

di Matteo Zola Il nodo geopolitico della questione energetica si stringe sul Caspio. L’Azerbaigian, si è detto, ha risorse per al massimo dieci anni ancora. Se si è investito nel doppio progetto Nabucco (gas) e Baku-Cheyan (petrolio) è perché ci si attende una collaborazione da parte del Kazakistan, in tal …

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GAZPROMENADE /5: Le principali rotte dell’oro nero

di Matteo Zola I principali giacimenti di oro nero si concentrano nel Caspio, mare prosciugato e terribilmente sfruttato per ricavare risorse energetiche, a vantaggio del Kazakistan e dell’Azerbaigian. Anche la Federazione Russa sfrutta ampiamente i giacimenti caspici. Più del 90% del petrolio russo è venduto all’Europa.

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GAZPROMENADE /4: Le principali rotte del gas russo

di Matteo Zola Senza un’adeguata rete di infrastrutture i giacimenti russi resterebbero inerti. La Russia può contare su una serie dii rotte energetiche capaci di esportare all’estero grandi volumi di metano. Alternativa alle pipelines russe, al momento, non ce n’è. Il progetto Nabucco, fortemente voluto dall’Unione Europea per garantirsi l’autonoa …

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La stagione delle donne kamikadze

Donne, giovani donne. Il terrorismo che infiamma la Russia ha il volto e i nomi di giovani ragazze: le sorelle Ganieva, Zoulikhan Elikhadjieva, le sorelle Naguieva, Miriam Toubourova e oggi Djannet Abdoullaeva, 17 anni, giovane vedova di Oumalat Magomedov,soprannominato l’Emiro per aver comandato in passato i ribelli daghestani, e liquidato …

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