RUSSIA: Putin è il “nuovo” presidente russo

Putin è stato eletto per la quarta volta presidente della Federazione Russa. Con il 76,65% delle preferenze è stato il candidato più votato. Tra gli altri sette candidati solo Pavel Grudinin ha superato il 10% (11,81%); seguono Vladimir Žirinovskij (5,67%), Ksenija Sobčak (1,66%), Grigorij Javlinskij (1,04%), Boris Titov (0,76%), Maksim Surajkin (0,68%), Sergej Baburin (0,65%).

Nella storia delle elezioni presidenziali russe, Putin ha raccolto quest’anno il numero record di voti, oltre 56 milioni (prima di lui, Medvedev nel 2008 ne prese 52 milioni). Significativa l’affluenza registrata quest’anno: 67,5%, hanno votato oltre 73 milioni di russi (comunque inferiore al 2008, 69,8%).

Considerati sia gli anni di presidenza che quelli  da primo ministro nella parentesi Medvedev (2008-2012), Putin, dopo Stalin (10.636 giorni), è il leader più “longevo” della storia della Russia e dell’Unione Sovietica: con oggi sono ben 6790 giorni (persino l’infinita stagnazione brežneviana è durata di meno).

Come di consueto, le repubbliche caucasiche hanno registrato l’affluenza maggiore, superando anche il 90% (in particolare in Cabardino-Balcaria e Cecenia; nel Daghestan 87,5%). Anche qui Putin è stato nettamente il candidato più votato, con percentuali a loro volta superiori al 90%.

La Crimea e Sebastopoli hanno partecipato per la prima volta alle elezioni del presidente russo, che quest’anno – lo ricordiamo – si sono tenute in una giornata non casuale: il quarto anniversario dell’annessione della Crimea. In piazza del Maneggio, in centro a Mosca, nella serata di domenica si è tenuto un concerto per l’occasione: l’evento è stato caratterizzato non solo da slogan che inneggiavano alla Crimea russa (“Così come una nave rientra nel porto, così noi abbiamo riportato nel porto natio la Crimea!” ha esordito il presentatore della serata Dmitrij Guberniev, il quale ha poi ricordato che “la costruzione del ponte di Kerč’ è l’impresa del secolo”), ma anche da chiari festeggiamenti per la vittoria di Putin. Il teatrino ha visto la comparsa su mega-schermo anche del cosmonauta Anton Škaplerov, direttamente dalla base spaziale internazionale, il quale ha affermato che dallo spazio “ha votato con gioia”. Guberniev ha tenuto aggiornata la folla degli astanti man mano che giungevano i risultati degli scrutini dei voti (la serata è iniziata alle 21.30): “la maggioranza delle preferenze è andata a Putin, è fantastico”, “ormai è chiaro per chi ha votato il paese ed è stata una giusta scelta”. Anche il regista Fëdor Bondarčuk è salito sul palco facendo le congratulazioni a tutti “per la vittoria” e manifestando soddisfazione per il fatto che “il giorno della riunificazione della Crimea sia coinciso con quello delle presidenziali”. Infine, ha fatto la sua comparsa proprio Vladimir Putin: lo stesso aveva fatto nel marzo 2012, quando in piazza del Maneggio era stata allestita una serata apposita per la sua vittoria delle elezioni. “Vi ringrazio, cari amici. Grazie per esservi radunati qui nel centro della capitale nonostante il freddo moscovita di questa sera. Vi ringrazio per il supporto”, ha detto riecheggiando le stesse parole del 2012. “Voi siete la nostra grande squadra ed io ne sono un membro. Ci aspettano successi?” ha chiesto Putin, ricevendo in risposta un “Da!” gridato dalla folla. Ed ha concluso: “mettiamoci insieme all’opera in nome della Russia!”.

Nonostante una vittoria piuttosto certa di Putin (il cui consenso è stato “sponsorizzato” in diversi modi negli ultimi anni), come di tradizione, anche queste elezioni non si sono fatte mancare diverse infrazioni.

L’affluenza è stata fortemente caldeggiata nelle settimane precedenti le elezioni attraverso spot, video, addirittura concorsi per il “miglior selfie dal seggio elettorale”. Inoltre, in molti seggi sono stati organizzati buffet, concerti, esibizioni di danza, gare di scacchi. Ricordiamo che a gennaio, l’oppositore Naval’nyj (non ammesso come candidato a queste elezioni) aveva invitato a boicottare le elezioni.

Attraverso il portale nashvybor2018.ru, gli elettori hanno potuto avere a disposizione la trasmissione diretta dalle telecamere di sorveglianza installate nei vari seggi. Proprio questo servizio ha garantito al web di riempirsi nella giornata di ieri di denunce di infrazioni più e meno palesi.

Molte telecamere erano installate in modo tale che le urne elettorali non fossero direttamente visibili. Nell’oblast’ di Kemerovo, alcuni palloncini celebrativi coprivano la visibilità. In Kamčatka, una tenda faceva lo stesso.

Si è notato in molti seggi che, ben prima dell’apertura delle votazioni, le urne raccoglievano già alcune schede compilate, come a Južno-Sachalinsk (la commissione elettorale ha spiegato la cosa, sostenendo che erano i voti dei membri del seggio). Molte sono state le denunce di pacchi di schede elettorali precompilate inserite nelle urne.

Diversi elettori in tutta la Russia si sono ritrovati “cancellati” dalla lista del proprio seggio una volta recatisi a votare: il capo della commissione elettorale Pamfilova sostiene che tali elettori sono stati eliminati perché hanno fatto un cambio di residenza o sono emigrati all’estero; tuttavia, in molti casi questi elettori dicono di avere invece sempre votato nello stesso seggio.

Alcune denunce hanno invece interessato i voti “doppi”: la possibilità di scegliere il seggio elettorale in cui votare ha permesso ad alcuni elettori di votare in più posti contemporaneamente (quello a cui si è iscritti e quello indicato autonomamente).

Infine, sorgono dubbi riguardo alla conta dei voti: in diversi seggi sono state registrate percentuali a cifra “tonda” sia per quanto riguarda l’affluenza che per quanto riguarda le preferenze (soprattutto quelle a Putin). L’affluenza al 70% è stata casualmente registrata in una lunga serie di seggi elettorali.

Anche i russi che hanno votato all’estero hanno denunciato diverse infrazioni di questo tipo.

L’Ucraina, sanzionando l’annessione della Crimea, ha scelto di non lasciar votare i cittadini russi sul suo territorio (esclusi i membri del corpo diplomatico).

In ogni caso, oggi il Ministero degli Interni ha fatto sapere che non ha registrato “infrazioni serie” in questa tornata elettorale.

Chi è Martina Napolitano

Dottoressa di ricerca in Slavistica presso l'Università di Udine, è direttrice editoriale di East Journal e scrive principalmente di Russia.

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