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RUSSIA: Passa da Rimini la tratta dei migranti verso l’Europa

A Rimini è stato recentemente scoperto dalle forze di polizia un vero e proprio centro di smistamento di migranti provenienti dal Caucaso russo e diretti verso l’Europa. In seguito all’operazione chiamata “Chechen Tourist“, la polizia ha fermato un’organizzazione basata tra la Russia e l’Italia che agiva come una vera e propria travel agency, trasferendo i propri “clienti” dalla Russia all’Italia, per poi inviarli in tutto il continente. Grazie all’operazione, i principali membri della banda clandestina sono stati individuati e in parte arrestati.

Le indagini, intraprese dalla polizia di frontiera di Rimini dalla fine del 2012, hanno permesso di scovare e smantellare questa organizzazione specializzata nel favorire l’immigrazione di persone provenienti dall’area del Caucaso, che da qualche anno operava tra Russia ed Europa. Secondo le accuse, l’organizzazione preparava nei minimi dettagli i viaggi dei migranti dal Caucaso all’Italia, raccogliendo persone e a volte anche interi nuclei familiari, tra i quali vi erano molti minorenni, provenienti dalle repubbliche di Cecenia, Daghestan, Ossezia del Nord e Inguscezia, chiedendo fino a 1500 euro a passeggero (circa 40-50 mila rubli). Secondo le intercettazioni della polizia, i membri dell’organizzazione chiedevano ai migranti di affrettarsi nel contattarli per poter abbassare il prezzo dei biglietti per i viaggi verso gli altri paesi. Una volta fatti arrivare i migranti in Italia, l’organizzazione preparava e metteva in atto il loro smistamento verso la loro destinazione finale.

Nel far giungere i migranti dalle repubbliche del Caucaso settentrionale all’Italia, questa organizzazione internazionale agiva come una vera e propria agenzia di viaggio: chi voleva arrivare in Europa pagava, entrava in Italia grazie a un normale visto turistico dall’aeroporto di Rimini, e in seguito non si presentava all’imbarco per l’aereo di ritorno, facendo perdere le proprie tracce. Una volta arrivati in Italia, inizialmente i migranti nord-caucasici distruggevano i propri documenti, e in seguito cambiavano le proprie generalità. Nell’attesa di raggiungere la loro destinazione finale, queste persone venivano ospitate presso alcune strutture alberghiere della riviera, fino al momento in cui l’organizzazione non consentiva loro di proseguire il loro viaggio attraverso l’Europa. Dall’Italia i migranti si recavano in altri paesi europei come la Germania, l’Austria, il Belgio, la Svezia, la Norvegia, la Francia e la Spagna, dove una volta arrivati richiedevano lo status di rifugiato politico.

In seguito all’operazione “Chechen Tourist“, la polizia di Rimini ha arrestato tre persone con l’accusa di associazione per delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e ha individuato e denunciato altri 14 componenti della banda, attualmente in libertà, nei confronti dei quali sono state avviate rogatorie internazionali, grazie anche alla collaborazione di Europol/Eurojust, di alcuni governi europei e della stessa Russia. Sono attualmente in corso anche delle indagini per individuare i titolari delle strutture alberghiere della riviera che hanno ospitato provvisoriamente i migranti, in quanto collusi con l’organizzazione criminale.

Foto: Dmitry Ryzhkov

Chi è Emanuele Cassano

Ha studiato Scienze Internazionali, con specializzazione in Studi Europei. Per East Journal si occupa di Caucaso, regione a cui si dedica da anni e dove ha trascorso numerosi soggiorni di studio e ricerca. Dal 2016 collabora con la rivista Osservatorio Balcani e Caucaso.

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