Il critico letterario sarajevese dimostra la strumentalizzazione di Ivo Andric e altri scrittori bosniaco-erzegovesi a favore del nazionalismo gran-serbo
Leggi tuttoLa Dalmazia di Enzo Bettiza, nazione incompiuta
In "Esilio", Enzo Bettiza re-inventa una Dalmazia multiculturale in cui la cultura italiana resta al centro. La sua ricezione in Croazia non è stata scevra da critiche
Leggi tuttoSALONE DEL LIBRO: I consigli degli editori
East Journal è stato al Salone del Libro di Torino: ecco i consigli degli editori sulle nuove uscite - e non - dall'Europa orientale.
Leggi tuttoCinquant’anni fa usciva Mosca-Petuški di Venedikt Erofeev
Cinquant'anni fa usciva il poema Mosca-Petuški, l'opera più nota dello scrittore sovietico Venedikt Erofeev.
Leggi tuttoLIBRI: Il deserto post-socialista raccontato da Zdravka Evtimova
"La città della gioia e della pace" di Zdravka Evtimova offre un'immagine desolata e tragicomica della Bulgaria contemporanea.
Leggi tuttoDževad Karahasan: il valore della memoria
Dževad Karahasan, scrittore, drammaturgo e saggista bosniaco, una delle voci letterarie più importanti a livello europeo, si è spento all’età di settant’anni lo scorso 19 maggio.
Leggi tuttoUna poesia per Dubravka Ugrešić, tradotta da Božidar Stanišić
La morte di Dubravka Ugrešić lascia un vuoto nel mondo letterario post-jugoslavo. Il celebre scrittore bosniaco Božidar Stanišić ha tradotto per East Journal una poesia di Marijan Grakalić in suo ricordo....
Leggi tuttoBIELORUSSIA: Una letteratura sbagliata, la repressione del dissenso
Sequestrati duecento libri, la letteratura in Bielorussia, vittima di forte censura, è considerata dal regime estremista e nazionalista...
Leggi tuttoDubravka Ugresic, dissidente del dopo
Un ricordo di Dubravka Ugrešić e della sua trentennale dissidenza al nazionalismo post-jugoslavo
Leggi tuttoIn morte di Dubravka Ugresic
La scrittrice jugoslava Dubravka Ugrešić è morta. Traduciamo il ricordo di Guido Snel, professore di letteratura all'Università di Amsterdam
Leggi tuttoCULTURA: Lesja Ukrainka, poetessa del popolo ucraino
Poetessa, drammaturga, femminista e attivista civica e poliglotta, Lesja Ukraïnka (1871-1913) incarna l'intreccio della cultura ucraina e della civiltà europea
Leggi tuttoIvo Andrić: Anche gli introversi litigano con il mondo
Ivo Andrić non è stato solo cantore dei destini e avvenimenti storici che hanno scandito le epoche della Bosnia. La sua sterminata produzione include infatti anche una serie di racconti all'apparenza "atipici", intimi e malinconici, che coniugano il talento narrativo dello scrittore con la sua nota indole riservata e schiva.
Leggi tuttoLa contagiosa nostalgia della Bucarest di Ioana Pârvulescu
Seducente invito nella Bucarest del diciannovesimo secolo, il primo romanzo della storica e saggista romena Ioana Pârvulescu è una macchina del tempo che dà voce al desiderio di ogni lettore: vivere più vite possibili.
Leggi tuttoScomporre un’artista: Dora Maar secondo Slavenka Drakulić
Nota ai più per la sua relazione con Picasso, Dora Maar è stata una personalità di grande talento, come testimoniano i suoi scatti visionari carichi di raffinato e ambiguo erotismo. La scrittrice croata Slavenka Drakulić dà voce alla sua anima tormentata, ridonando lustro alla sua figura di artista e soprattutto di donna.
Leggi tuttoGianni Rodari e l’Urss: una grande storia d’amore
Quella tra Gianni Rodari e l'Unione Sovietica è una lunga storia d'amore reciproco, iniziata negli anni Cinquanta e mai finita. L'ultimo libro di Anna Roberti ricostruisce le peripezie oltrecortina della geniale e prolifica penna nostrana recuperando aneddoti, articoli e interviste.
Leggi tuttoCULTURA: “Racconti a orologeria”, di Faruk Šehić
Racconti a orologeria è la seconda raccolta di racconti di Faruk Šehić (1970), scrittore e giornalista bosniaco. Un invito alla lettura, di Mirfet Piccolo.
Leggi tutto“Il padre” di carta e inchiostro di Miljenko Jergović
Consacrato internazionalmente dalla raccolta "Le Marlboro di Sarajevo", il celebre scrittore Miljenko Jergović torna al pubblico italiano con un'opera che intreccia vicende personali e avvenimenti storici, grazie alla casa editrice Bottega Errante.
Leggi tuttoAlla Sarajevo di Miljenko Jergović non serve la compassione dell’Occidente
Pubblicato per la prima volta nel 1994, "Le Marlboro di Sarajevo" consacra internazionalmente il talento di Miljenko Jergović. La raccolta di originali e spassionati bozzetti offre una chiave di lettura diversa sull'assedio che per anni ha tenuto in pugno la capitale bosniaca.
Leggi tuttoSTORIA: Quando Ljudmila Živkova “invitò” Gianni Rodari a Sofia
Il 23 ottobre ricorre il centenario della nascita di Gianni Rodari. Mentre inizialmente fatica ad affermarsi in Italia, viene subito accolto e tradotto in Unione Sovietica e soprattutto Bulgaria, dove diventa presto l'idolo dei bambini, e continua a essere amato e pubblicato tuttora.
Leggi tuttoLa scrittrice Sema Kaygusuz “manda in crisi” la sua Turchia
Estremamente immersa nella realtà sociale del suo paese di origine, la scrittrice Sema Kaygusuz smaschera e ridicolizza le ipocrisie della Turchia odierna nel suo ultimo, spericolato romanzo "La risata del barbaro".
Leggi tuttoSemezdin Mehmedinovic: rammendare il cuore con un filo d’inchiostro
"Me'med, la bandana rossa e il fiocco di neve" è l'ultimo, acclamato romanzo di Semezdin Mehmedinović. Profondamente autobiografico, intriso di malinconia, amore e ironia, il libro traccia un toccante lessico famigliare americano-bosniaco.
Leggi tuttoLIBRI VOLAND: “Tutti i nostri corpi” di Georgi Gospodinov
"Tutti i nostri corpi" è l'ultimo libro di Georgi Gospodinov tradotto per il pubblico italiano dalla casa editrice Voland. Collezione di aforismi, aneddoti, riflessioni e narrazioni che fondono ironia e malinconia, questo volume conduce il lettore in un viaggio sorprendente, oltre la barriera che divide la letteratura dalla realtà.
Leggi tuttoCULTURA: La Spoon River ottomana di Sarajevo
La "cronaca di Sarajevo" di Mulla Mustafa Bašeskija è una vera e propria Spoon River ottomana, in grado di catturare in epigrammi la vita popolare della città settecentesca
Leggi tuttoCULTURA: Il premio Goethe 2020 allo scrittore bosniaco Dzevad Karahasan
Lo scrittore bosniaco Dzevad Karahasan riceve il premio Goethe 2020. "In tempi di crescente nazionalismo anche in Europa, rappresenta il superamento permanente dei confini, sia politicamente che culturalmente"
Leggi tuttoRECENSIONI: La vita dopo Auschwitz di Tadeusz Borowski
"Il paesaggio dopo la battaglia" raccoglie alcuni scritti di Tadeusz Borowski, scrittore polacco fra i più lucidi testimoni della deportazione ad Auschwitz. Una recensione a cura di Donatella Sasso.
Leggi tuttoLIBRI VOLAND: “L’isola del crollo” di Ina Vălčanova
Pubblicato in Italia da Voland, "L’isola del crollo" è un libro sull'accettazione di se stessi e il coraggio di inseguire i propri sogni. La scrittura brillante di Ina Vălčanova, alternando ironia e introspezione, regala al pubblico un romanzo vivace, delicato e originale, in cui Bulgaria e Croazia s'incontrano.
Leggi tuttoCULTURA: Il viaggio di Dana Grigorcea nella Bucarest di ieri e di oggi
In "Una istintiva innocenza", la scrittrice Diana Grigorcea ci porta in giro per la capitale rumena. Il libro si snoda tra i luoghi della sua infanzia e un viaggio nelle sue vicende familiari, specchio della storia della Romania
Leggi tuttoCULTURA: Rumena Bužarovska, racconti al femminile
Intervista alla scrittrice macedone Rumena Bužarovska. Promotrice del movimento #MeToo in Macedonia, la letteratura per lei è politica.
Leggi tuttoL’umiltà e il raccontare la vita, intervista al premio Nobel Svetlana Aleksievič
Nei giorni scorsi abbiamo incontrato la giornalista e premio Nobel Svetlana Aleksievič con la quale abbiamo parlato dei suoi romanzi, ma anche di Ucraina e Bielorussia.
Leggi tuttoCome Jules Verne scoprì la Transilvania (per amore di una donna)
Chi ha inventato il mito della Transilvania quale sinistra terra di vampiri? Tutti risponderebbero Stoker con il suo Dracula. Eppure pochi sanno che Jules Verne, pare dopo averla visitata seguendo un suo amore, ha scritto un romanzo, "Il castello dei Carpazi", immerso in una Transilvania tenebrosa. Apparso qualche anno prima di Dracula, il romanzo di Verne inaugura una fortunata serie di storie, film e leggende con protagonista questa regione della Romania.
Leggi tuttoCULTURA: Pordenonelegge, appuntamenti con scrittori e temi dell’Est Europa
Tra il 18 e il 22 settembre si terrà a Pordenone la XX edizione del festival "Pordenonelegge": tanti gli appuntamenti con scrittori e temi dell’Est Europa.
Leggi tuttoWłodek Goldkorn – Il bambino nella neve
Uscito per Feltrinelli nel 2016, Il bambino nella neve è un libro di Włodek Goldkorn che esula dai generi e li interseca con il valore della testimonianza. Da PoloniCult a firma di Lorenzo Berardi.
Leggi tuttoMagda Szabó a cento anni dalla nascita, dieci dalla morte
Magda Szabó è forse la scrittrice che l’Ungheria del Novecento, transitata non senza contraddizioni nel nuovo millennio, ha più amato. Un articolo di Donatella Sasso
Leggi tuttoDa Riga al festival “Slavika”: il gruppo Orbìta, non solo poesia
Nella cornice del festival Slavika, Torino ha accolto il gruppo lettone Orbìta: un movimento che riunisce al suo interno poesia, arte visiva e musica, in una sintonia dagli effetti sorprendenti.
Leggi tuttoROMANIA: Due poeti bohémienne e le sirene del Mar Nero
Agli inizi del Novecento, due amici e poeti romeni, appena tornati in Romania dalla Francia, cercano rifugio a Costanza, sul mar Nero. Porto in rapida crescita, in quegli anni Costanza è un luogo di contatto tra Oriente e Occidente. Il mare affascina e seduce Ion Minulescu e Dimitrie Anghel, poeti simbolisti e decadenti, tanto da essere reso protagonista di alcune loro poesie.
Leggi tuttoCULTURA: Il mondo in bianco e nero di Pamuk
È uscito in libreria per i tipi di Einaudi l'ultimo romanzo del premio Nobel per la Letteratura Orhan Pamuk: La donna dai capelli rossi. Una storia di amore, morte e gelosia. Di luci e ombre, ma soprattutto di bianchi e neri. Un solo colore sopravvive alla malinconia e alla mestizia della trama: il rosso dei capelli della bella attrice incontrata in un teatro di periferia
Leggi tuttoLETTONIA: Gli inediti di Vizma Belševica nell’anniversario della sua nascita
In Lettonia si celebrano gli 85 anni dalla nascita della grande poetessa con la pubblicazione di racconti fra cui alcuni inediti e una nuova edizione del primo volume della sua celebre trilogia “Bille”.
Leggi tuttoREP. CECA: Nezval, un surrealista ceco
Il 26 maggio di centosedici anni fa nella piccola cittadina morava di Biskoupky nasceva il poeta e scrittore ceco Vítězslav Nezval. Quasi sconosciuto in Italia è stato fra i massimi esponenti del surrealismo a Praga.
Leggi tuttoLETTURE CONSIGLIATE: “Il buon soldato Sc’veik” di Jaroslav Hasek
Una tagliente satira e critica della Prima Guerra Mondiale e dell'Impero austro-ungarico, magistralmente raccontata con le peripezie del soldato Sc'veik, l'idiota mercante di cani coi reumatismi.
Leggi tuttoLETTURE CONSIGLIATE: “Vietato leggere” di Dubravka Ugrešić
Una cronaca ironica e pungente sull'industria culturale contemporanea e sui rapporti tra scrittori e mediatori letterari raccontata da un'autrice croata in esilio.
Leggi tuttoROMANIA: Autobiografia e persecuzione di Negoiţescu, intellettuale e omosessuale
Ion Negoitescu è stato uno dei critici letterari più importanti della Romania del Novecento: ma, soprattutto, è stato uno dei pochi omosessuali dichiarati in un regime che l'omosessualità la perseguitava. In esilio Negoitescu ha raccontato in un'appassionante autobiografia, rimasta incompiuta, la scoperta della sua omosessualità e i turbamenti della sua adolescenza nella Cluj dell'epoca interbellica.
Leggi tuttoNobel per la letteratura alla bielorussa Svetlana Aleksievich, “giornalista di anime”
L’ennesima voce dissidente che si leva contro i regimi dittatoriali e che, in particolare, non ama né Vladimir Putin né Aleksander Lukashenko, è di nazionalità bielorussa, è una giornalista e oggi anche una scrittrice affermata, e giovedì scorso si è portata a casa il Premio Nobel per la Letteratura 2015. …
Leggi tuttoROMANIA: Quando la vita si racconta in 28 tagli di luna
Una Bucarest tutta da vivere nell'ultimo romanzo di Giancarlo Repetto, professore italiano che insegna in un liceo della capitale. E c'è spazio anche per un confronto tra generazioni, tra fantasmi del passato e speranza nel futuro.
Leggi tuttoWislawa Szymborska. La poesia che raccoglieva il dubbio e restituiva la meraviglia
A chi già la conoscesse non posso dire nulla più di quanto non abbia scoperto da solo leggendo i suoi versi; a chi, invece, non l’ha mai nemmeno sentita nominare, spero di lasciare la curiosità di andarla a cercare, perché non c’è niente di meglio che leggere le sue poesie …
Leggi tuttoPuškin, la "bella greca" e lo "splendore meridionale" delle terre del Danubio
Nel 1812 la Bessarabia, regione quasi corrispondente con l’odierna Repubblica moldava, venne ceduta dagli Ottomani all’Impero zarista e Chişinău divenne il capoluogo della nuova gubernia. La città era un luogo di frontiera, lontana perciò dai centri nevralgici della cultura russa: proprio per questo motivo, a partire dal 1820, Aleksandr Puškin …
Leggi tuttoROMANIA: Lucian Blaga, poeta-filosofo dell’eternità “semplice”
Lucian Blaga è stato il poeta romeno che ha saputo coniugare insieme modernismo, amore per il mondo tradizionale del villaggio e la grande filosofia occidentale. Nato nel 1895 in un villaggio della Transilvania meridionale, ha studiato filosofia a Vienna, entrando in contatto con gli ambienti più fertili della cultura mitteleuropea permeata …
Leggi tutto“Andriksons” di Rūdolfs Blaumanis in traduzione italiana
Biblioteca Baltica pubblica per la prima volta in versone italiana uno dei racconti più emblematici del grande drammaturgo lettone. La contesa fra nobili tedeschi e contadini lettoni sullo sfondo della Lettonia rurale di fine ottocento. Rūdolfs Blaumanis, il più grande drammaturgo e narratore lettone, pubblicò il racconto “Andriksons” nel 1899. Uscì prima nella versione tedesca, …
Leggi tuttoLa letteratura islamica, dalla poesia nomade alle Mille e una notte
Introduzione: la poesia pre-islamica Nell’Arabia felix del VI secolo la poesia era come il popolo: nomade. Andava in giro passando di bocca in bocca, i ruwaf (cantori) la tramandavano oralmente da secoli. Narravano di un’epoca tribale, di amori vaganti tra le sabbie, di ardimenti e di caccia. Lo stile era molto rigido, almeno …
Leggi tuttoREP. CECA: Jan Neruda e la miseria di Malá strana
Jan Neruda è stato uno dei più grandi poeti cechi. Nato nel quartiere praghese di Mala Strana, dovette sfidare la povertà, la critica verso il suo sperimentalismo, il fatto di essere troppo poco “tedesco” in quella Praga ancora austriaca che cominciava a svegliarsi con i rintocchi del 1848. Il poeta …
Leggi tuttoL'anima del Caucaso: "Ali e Nino" di Kurban Said
Negli anni Trenta Essad Bey era uno scrittore di grande fama e notorietà. Collaborava a riviste prestigiose, fra cui la statunitense “Asia” e la tedesca “Die Literarische Welt“. Lasciò questo periodico quando aveva 28 anni, dopo aver scritto ben 144 articoli, persino più di Walter Benjamin, altro importante collaboratore del …
Leggi tuttoJan Lechoń, il poeta del mistero
Jan Lechoń (Leszek Serafinowicz) nacque il 13 giugno 1899. Debuttò a 14 anni con la raccolta Na złotym polu (Nel campo dorato), seguita un anno dopo da Po różnych ścieżkach (Per differenti sentieri). Studiò filologia polacca all’Università di Varsavia e fu co-redattore della rivista Pro arte et studio, co-fondatore del cabaret letterario Pikador (1918) e uno dei …
Leggi tuttoScipio Slataper, “Tu sai che io sono slavo, tedesco e italiano”
Ho sempre subito il fascino di tutti i luoghi di frontiera. Il confine orientale italiano poi, ha sempre suscitato in me un misto di curiosità e suggestione che ancora non so motivare razionalmente. Forse perché quello orientale è sempre stato, almeno negli ultimi 250 anni, un confine mobile e perennemente …
Leggi tuttoLa Baku di Joseph Roth
Pubblichiamo l’incipit del capitolo 8 di Fuga senza fine, libro del 1964 dell’autore della Marcia di Radetzky e della Cripta dei Cappuccini. Un inno alla città di Baku negli anni ’20, quando già il petrolio pompava ricchezza sulle rive del Caspio. Buona lettura. Ogni sera era possibile vedere nel porto …
Leggi tuttoLa Kiev di Bulgakov
Riprendiamo il capitolo IV del romanzo di Michail Bulgakov, La guardia bianca (ed. Feltrinelli, trad. Serena Prima), in cui l’autore si profonde in una descrizione della città di Kiev, così come poteva apparire durante l’inverno del 1918-19, ai margini della prima guerra mondiale e al tempo della guerra civile russa …
Leggi tuttoMiroslav Krleža, la rivolta alla barbarie di un poeta jugoslavo
Dietro a queste prediche umanistiche non sentirete altro che l’affilatura dei coltelli. I signori si stanno preparando all’assassinio per rapina, e prima di scannare la povera gente balcanica vogliono diffamarla davanti all’Europa, come se loro fossero gli unici garanti della civiltà europea” Con queste parole Miroslav Krleža scriveva nel 1967 un …
Leggi tuttoAddio a Mirko Kovač, scrittore jugoslavo
Ci ha lasciato ieri Mirko Kovač, scrittore e drammaturgo jugoslavo, in seguito croato. Nato nel 1938 nei pressi di Nikšić al confine tra l’Erzegovina e il Montenegro (Regno di Jugoslavia), è stato autore di diversi romanzi, raccolte di racconti, saggi, fiction e sceneggiature cinematografiche.. Kovač ha studiato drammaturgia presso l’Accademia …
Leggi tuttoGERMANIA: Gli intellettuali della DDR e la caduta del muro
Il 7 ottobre 1989 a Berlino Est si celebra il 40° anniversario dalla fondazione della DDR, alla presenza tra gli altri di Gorbachev. Lo stesso giorno, i vopos caricano i manifestanti che portavano come slogan “wir sind das Volk“, noi siamo il popolo. Si risveglia la paura di un intervento …
Leggi tuttoKULTURA: Asimmetrie e specularità, la letteratura delle due Germanie
Ho un po’ di paura (…) del compito che abbiamo davanti a noi e che dobbiamo affrontare. La rivoluzione socialista in Germania non c’è stata, la liberazione del fascismo è stata regalata ai lavoratori tedeschi, a tutto il popolo tedesco dall’Armata rossa con la sua lotta vittoriosa (…). Per quel …
Leggi tuttoUCRAINA: Come Limonov, ma più rock. E con più stile: Serhiy Zhadan
RUBRICA: Ucraina in pillole (cultura) Z come Zhadan I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue europee (tedesco, inglese, polacco, serbo, croato, lituano, bielorusso, russo, ungherese, armeno, italiano e svedese) e i critici letterari russi, di solito nient’affatto benevoli con gli autori ucraini, dicono di lui che è lo …
Leggi tuttoUna poetessa di nome Wisława
La prima volta che pensai a Wisława Szymborska – dopo aver letto una sua economica raccolta – fu guardando una nespola dal fruttivendolo e chiedendomi se dietro quel piccolo frutto giallo ci fosse una poesia. Una “semplice e chiara” nespola, una penna, un cane, un signore con l’ombrello, una cipolla: …
Leggi tuttoKULTURA: "Nel sonno non siamo profughi”. La Bessarabia vista dalla veranda
di Silvia Biasutti “Nel sonno non siamo profughi”, di Paul Goma, è il titolo di uno dei romanzi più affascinanti e scanzonati della letteratura moldava, il cui titolo originale è “Din Calidor” (trad. “Dalla veranda”) che uscì per la prima volta in Francia nel 1987 per i tipi della Albin …
Leggi tuttoStanislaw Witkiewicz, l'insaziabilità del male
Quando aveva ospiti, Stanislaw era solito condurli nel prediletto salotto di casa, ove un personale museo degli orrori accoglieva il visitatore. Quest’ultimo, posati cappello e cappotto, veniva graziosamente fatto accomodare tra una lingua essiccata (strappata a un cadavere di neonato), un capello appartenuto alla testa di Bejilis (un …
Leggi tuttoKULTURA: Per chi crescono le rose. L'amore ai tempi di Ceausescu
di Luca Bistolfi Arriva in questi giorni in libreria il romanzo della scrittrice romena Ingrid Beatrice Coman, Per chi crescono le rose, pubblicato dal neonato editore Uroboros. È una storia d’amore, composta in stile minimalista ma dipinto a tinte forti, ambientata nella Romania di Nicolae Ceausescu. Come vivere un amore …
Leggi tuttoGiovanni Catelli sulla rivista che fu di André Gide
di Matteo Zola Giovanni Catelli, scrittore di viaggio, poeta, narratore raffinato, è stato incluso tra gli autori della Nouvelle Revue Francaise, la celebre rivista d’oltralpe fondata nel 1908 da Andrè Gide. Un successo per la nostra letteratura che, oberata dall’inarrivabile altezza dei suoi più illustri rappresentanti, talvolta fatica …
Leggi tuttoL'ostello per scrittori di Yurij Andruchovyc
di Giovanni Catelli Yurij Andruchovyc è uno scrittore ucraino, precisamente di Ivano-Frankivsk, Ucraina occidentale, quella parte del Paese tradizionalmente orientata verso la mitteleuropa, a poche leghe da Tarnopil e da Leopoli, da Bucovina e Galizia, dove si muovono i personaggi di Roth e Rezzori, regioni letterariamente felici, eternamente di confine, …
Leggi tuttoBALCANI: Alla scoperta dell'Europa selvaggia
di Daria Costantini Dove era possibile trovare uomini con la coda, pesci pelosi, immagini religiose cui erano stati cavati gli occhi? Dove, se non nei temuti e selvaggi Balcani? Come mai è così diffuso il rituale del caffè da Zagabria a Istanbul? Era davvero così diffusa nei Balcani l’usanza di …
Leggi tuttoL'attualità di Jan Zabrana
“Ho infine maturato la certezza che è possibile correre tutti i rischi della libertà, ma che quello della sua assenza non è sopportabile. Io non sopporto più questa situazione. Non scrivo più. E, ciò che è peggio, non lo faccio neppure per me stesso. A volte, soltanto, leggo quel che …
Leggi tuttoPOLONIA: Il primo editoriale di "Kultura" (1947)
da poloniaeuropae Evocate nell’introduzione al primo quaderno di “Kultura”, le voci dei due principali pensatori europei del primo e del secondo dopoguerra (Valéry con un testo del 1919 e Croce del 1946), ci dimostrano come il pensiero del crepuscolo o della crisi della civiltà in cui viviamo è naturale nei …
Leggi tuttoPOLONIA: Dieci anni fa moriva Gustaw Herling
Nell’estate di dieci anni fa si spegneva a Napoli lo scrittore polacco Gustaw Herling-Grudziński. Nato a Kielce il 20 maggio 1919 è stato uno dei più grandi scrittori polacchi della seconda metà del XX secolo. Herling è per la narrativa polacca quello che Herbert e Milosz sono per la poesia. …
Leggi tuttoUNGHERIA: Sirene a Budapest
I tram non ritornano, da anni, lungo la via Thököly. I binari, inflessibili, proseguono senza timore, verso la distanza, i grigiori vuoti, l’orizzonte. Ogni giorno alle sedici, nelle giornate d’inverno, s’accendono i bulbi giallastri della pubblica luce, mentre la sera già fugge dal cielo, con insospettata sincronia, verso il …
Leggi tuttoIl Mediterraneo di Predrag Matvejevic
E gli antichi poemi per la gestante terra. Con i versi mancanti. Oh invaso dell’Atlantico sacco amniotico delle scritture. La storia annienta generazioni di giovani […] ma conduce all’unione per volontà genitale[1]. recensione a Breviario mediterraneo di Predrag Matvejevic Un faro, che potrebbe essere quello di Alessandria, ad illuminare la …
Leggi tuttoLa poesia di Wislawa Szymboska
Introduzione È all’incirca a partire dalla metà del Novecento che si acutizza la percezione di un contrasto tra l’espansione della tecnologia e la sensazione di un incombente pericolo dovuto al moltiplicarsi di danni e devastazioni irreversibili. Tali problematiche iniziano a porsi non più solo come dibattito puramente teorico ma entrano …
Leggi tuttoMiron Bialosewski, accoccoloni impoltronato
L’incontro con Miron Białoszewski (ma non è un incontro, si inciampa in Miron Białoszewski e ti scappa persino un’ imprecazione quando girata la pagina ti accorgi di non averci capito niente!) non è di quelli che si fanno tra amici: «Gradisce un cordiale?». Proprio no, non è la cordialità la …
Leggi tuttoZbigniew Herbert, una questione di gusto
Zbigniew Herbert è forse il più grande poeta polacco contemporaneo, accanto a lui solo Czeslaw Milosz, autore certamente meglio noto al pubblico occidentale. Interrogandosi se una nazione -in un determinato periodo storico- potesse avere «due più grandi poeti», Iosif Brodskij risponde che non poteva essere altrimenti per un paese «destinato …
Leggi tuttoSettant’anni di avanguardia italiana. Poetica, poesia e sperimentalismo
La crisi di fine Ottocento Alla fine del XIX secolo si apre per la cultura italiana un periodo di crisi determinato da una improvvisa mancanza di punti di riferimento sicuri e sentiti come propri da tutta la comunità intellettuale. Vengono messi in discussione, soprattutto dai più giovani, i princìpi dell’impostazione …
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