Ivančica Đerić è una poetessa, vive in Canada dopo esser fuggita da Prijedor quando la guerra ha ingolfato la Bosnia Erzegovina. "I falchi volano troppo bassi" è una poesia che ha scritto l'11 ottobre 2023 sulla guerra tra Israele e Gaza
Leggi tuttoUna poesia per Dubravka Ugrešić, tradotta da Božidar Stanišić
La morte di Dubravka Ugrešić lascia un vuoto nel mondo letterario post-jugoslavo. Il celebre scrittore bosniaco Božidar Stanišić ha tradotto per East Journal una poesia di Marijan Grakalić in suo ricordo....
Leggi tuttoCULTURA: Lesja Ukrainka, poetessa del popolo ucraino
Poetessa, drammaturga, femminista e attivista civica e poliglotta, Lesja Ukraïnka (1871-1913) incarna l'intreccio della cultura ucraina e della civiltà europea
Leggi tuttoVariazione e introspezione. “Sessione di ipnosi” di Semën Chanin
Nella raccolta "Sessione di ipnosi", tradotta da Elisa Baglioni per Pequod, il poeta lettone russofono Semën Chanin cerca di indagare la natura esistenziale dell'io facendosi largo tra elementi solo apparentemente contrastanti, alternando soggetti differenti e impiegando metafore nautiche d'impatto.
Leggi tuttoKIOSK: La supra. A tavola in Georgia tra passato e presente
In questa puntata di Kiosk parliamo di ospitalità georgiana: non solo ottimi cibi e ottimo vino, ma anche delle regole ben precise per stare a tavola coltivando i legami sociali.
Leggi tuttoGeorgi Gospodinov, il Milan Kundera bulgaro
Definito come "il Milan Kundera della Bulgaria per i suoi viaggi nel mondo interiore", il poeta e prosatore di successo Georgi Gospodinov è tradotto e pubblicato in Italia da Voland.
Leggi tuttoCULTURA: Pordenonelegge, appuntamenti con scrittori e temi dell’Est Europa
Tra il 18 e il 22 settembre si terrà a Pordenone la XX edizione del festival "Pordenonelegge": tanti gli appuntamenti con scrittori e temi dell’Est Europa.
Leggi tuttoDa Riga al festival “Slavika”: il gruppo Orbìta, non solo poesia
Nella cornice del festival Slavika, Torino ha accolto il gruppo lettone Orbìta: un movimento che riunisce al suo interno poesia, arte visiva e musica, in una sintonia dagli effetti sorprendenti.
Leggi tuttoROMANIA: Due poeti bohémienne e le sirene del Mar Nero
Agli inizi del Novecento, due amici e poeti romeni, appena tornati in Romania dalla Francia, cercano rifugio a Costanza, sul mar Nero. Porto in rapida crescita, in quegli anni Costanza è un luogo di contatto tra Oriente e Occidente. Il mare affascina e seduce Ion Minulescu e Dimitrie Anghel, poeti simbolisti e decadenti, tanto da essere reso protagonista di alcune loro poesie.
Leggi tuttoREP. CECA: Nezval, un surrealista ceco
Il 26 maggio di centosedici anni fa nella piccola cittadina morava di Biskoupky nasceva il poeta e scrittore ceco Vítězslav Nezval. Quasi sconosciuto in Italia è stato fra i massimi esponenti del surrealismo a Praga.
Leggi tuttoLETTONIA: Lo spinoso caso delle parolacce nella poesia al ginnasio di Riga
Una poesia su un tema sensibile, quello delle relazioni tra lettoni e russofoni. E con un paio di parolacce. Sono bastate a sollevare un vespaio, a Riga e dintorni, sulla libertà di espressione e di insegnamento, e sui limiti imposti dalla nuova "legge sulla morale" approvata in estate.
Leggi tuttoWislawa Szymborska. La poesia che raccoglieva il dubbio e restituiva la meraviglia
A chi già la conoscesse non posso dire nulla più di quanto non abbia scoperto da solo leggendo i suoi versi; a chi, invece, non l’ha mai nemmeno sentita nominare, spero di lasciare la curiosità di andarla a cercare, perché non c’è niente di meglio che leggere le sue poesie …
Leggi tuttoROMANIA: Lucian Blaga, poeta-filosofo dell’eternità “semplice”
Lucian Blaga è stato il poeta romeno che ha saputo coniugare insieme modernismo, amore per il mondo tradizionale del villaggio e la grande filosofia occidentale. Nato nel 1895 in un villaggio della Transilvania meridionale, ha studiato filosofia a Vienna, entrando in contatto con gli ambienti più fertili della cultura mitteleuropea permeata …
Leggi tuttoKonstanty Ildefons Galczynski, il poeta ossessionato dal popolo
(da Un’anima e tre ali) Nacque dalla modesta famiglia di un ferroviere nell’anno 1905. Studiò filologia classica e inglese nella Polonia ormai libera e riunificata. Debuttò già nell’anno 1922, ma la prima opera che lo rese famoso fu una dissertazione universitaria, dedicata a un certo poeta inglese della Restaurazione, illustrata …
Leggi tuttoREP. CECA: Jan Neruda e la miseria di Malá strana
Jan Neruda è stato uno dei più grandi poeti cechi. Nato nel quartiere praghese di Mala Strana, dovette sfidare la povertà, la critica verso il suo sperimentalismo, il fatto di essere troppo poco “tedesco” in quella Praga ancora austriaca che cominciava a svegliarsi con i rintocchi del 1848. Il poeta …
Leggi tuttoJan Lechoń, il poeta del mistero
Jan Lechoń (Leszek Serafinowicz) nacque il 13 giugno 1899. Debuttò a 14 anni con la raccolta Na złotym polu (Nel campo dorato), seguita un anno dopo da Po różnych ścieżkach (Per differenti sentieri). Studiò filologia polacca all’Università di Varsavia e fu co-redattore della rivista Pro arte et studio, co-fondatore del cabaret letterario Pikador (1918) e uno dei …
Leggi tuttoLa Resistenza infinita di Ante Zemljar, il poeta partigiano contro i nazisti e contro Tito
Ci sono persone per cui la Resistenza non è mai finita. Nel grande calderone dell’ingiustizia e dell’abuso, gli eroi diventano colpevoli di tradimento, e i traditori diventano eroi. Ante Zemljar ha fatto la Resistenza in Jugoslavia, contro i nazisti e i fascisti. Poi il Maresciallo divenuto padrone assoluto lo ha …
Leggi tuttoIRAN: Omar Khayyam, il poeta persiano censurato dagli ajatollah
Nato a Nishpur, nell’attuale Iran nord-orientale, Omar Khayyam (1048-1131) fu matematico, astronomo e poeta persiano. Il suo nome completo è Ghiyāth al-Dīn Abū l-Fatḥ ʿUmar ibn Ibrāhīm al-Nīsābūrī al-Khayyāmī (o al-Khayyām). L’ultima denominazione significa costruttore di tende, probabile attività di suo padre Ibrāhīm. E’ uno dei più grandi esempi di poesia persiana, testimonianza dell’alto livello …
Leggi tuttoIzet Sarajlić, il poeta che restò a Sarajevo
Era un intellettuale, camminava rasente ai muri di Sarajevo quando il cecchino dal cimitero ebraico sparava a caso sulla città in cambio di cento marchi per ogni persona uccisa. Era un intellettuale, stava in fila per l’acqua o per il pane. Era un intellettuale e quindi restava, senza retoriche né …
Leggi tuttoUCRAINA: Come Limonov, ma più rock. E con più stile: Serhiy Zhadan
RUBRICA: Ucraina in pillole (cultura) Z come Zhadan I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue europee (tedesco, inglese, polacco, serbo, croato, lituano, bielorusso, russo, ungherese, armeno, italiano e svedese) e i critici letterari russi, di solito nient’affatto benevoli con gli autori ucraini, dicono di lui che è lo …
Leggi tuttoUCRAINA: Lesya Ukrayinka, una giovane donna nel panteistico romanticismo ucraino
RUBRICA: Ucraina in pillole (cultura) L come Lesya Ukrayinka La critica ufficiale sovietica l’aveva definita “poetessa della democrazia rivoluzionaria” e “cantautrice della lotta popolare”, oggi grazie alla rivisitazione fatta da Lina Kostenko alla fine degli anni ‘80, Lesya Ukrayinka viene considerata non solo la capostipite del Modernismo ucraino in ambito letterario, …
Leggi tuttoAttila József, il mendicante di bellezza
Un poeta che non smetterà mai di essere attuale, Attila József, è stato protagonista di una serata di poesia nella cornice della Palazzina Liberty di Milano, allestita per presentare il volume “Il mendicante di bellezza”, una raccolta delle prime opere dell’autore ungherese, scritte tra i 16 e i 20 anni, …
Leggi tuttoUna poetessa di nome Wisława
La prima volta che pensai a Wisława Szymborska – dopo aver letto una sua economica raccolta – fu guardando una nespola dal fruttivendolo e chiedendomi se dietro quel piccolo frutto giallo ci fosse una poesia. Una “semplice e chiara” nespola, una penna, un cane, un signore con l’ombrello, una cipolla: …
Leggi tuttoI Treni di Giovanni Catelli
di Giorgio Luzzi “Il treno muove le braccia nel buio/si sporge dal passato come un cieco/nell’aria veloce limpida nel freddo/inclina i suoi metalli nel futuro/valica le funi dello sguardo/ti precede già nell’avvenire/ mentre tacciono le voci dell’istante/si popola di luci l’apparenza”. Dopo un inizio incerto e talvolta un po’ ingombrante …
Leggi tuttoL'ostello per scrittori di Yurij Andruchovyc
di Giovanni Catelli Yurij Andruchovyc è uno scrittore ucraino, precisamente di Ivano-Frankivsk, Ucraina occidentale, quella parte del Paese tradizionalmente orientata verso la mitteleuropa, a poche leghe da Tarnopil e da Leopoli, da Bucovina e Galizia, dove si muovono i personaggi di Roth e Rezzori, regioni letterariamente felici, eternamente di confine, …
Leggi tuttoJan Skacel, il colore del silenzio
di Giovanni Catelli “Sono solo un poeta, un radar sotto i tigli. Non sta a me rispondere. Io domando.” Jan Skacel è uno dei più grandi poeti cechi del novecento, e si può salutare con gioia la pubblicazione della sua prima antologia in lingua italiana, presso le Edizioni Metauro, a cura di …
Leggi tuttoL'attualità di Jan Zabrana
“Ho infine maturato la certezza che è possibile correre tutti i rischi della libertà, ma che quello della sua assenza non è sopportabile. Io non sopporto più questa situazione. Non scrivo più. E, ciò che è peggio, non lo faccio neppure per me stesso. A volte, soltanto, leggo quel che …
Leggi tuttoPOLONIA: Il primo editoriale di "Kultura" (1947)
da poloniaeuropae Evocate nell’introduzione al primo quaderno di “Kultura”, le voci dei due principali pensatori europei del primo e del secondo dopoguerra (Valéry con un testo del 1919 e Croce del 1946), ci dimostrano come il pensiero del crepuscolo o della crisi della civiltà in cui viviamo è naturale nei …
Leggi tuttoUCRAINA: La Signora del buio.
di Giovanni Catelli Nelle sere d’inverno, al diradarsi delle folle sul Kreschatik, la Signora del buio riappare. Quando le cifre rosse sulla torre del Maidan segnano le ventitré, e il carillon sparge le sue note di commiato all’aria gelida, la Signora spalanca le porte del suo arrivo e si fa …
Leggi tuttoDistruzione e riciclo in Tadeusz Różewicz
Introduzione La poesia polacca del Novecento si può forse considerare una poesia della “crisi”, prodotta da una cultura e da una società che, da sempre abituata a vivere sul limes della storia, prima di altre ne ha percepito i mutamenti e vissuto le tragedie. Autori come Alexander Wat (Lucifero disoccupato,1927 …
Leggi tuttoLa poesia di Wislawa Szymboska
Introduzione È all’incirca a partire dalla metà del Novecento che si acutizza la percezione di un contrasto tra l’espansione della tecnologia e la sensazione di un incombente pericolo dovuto al moltiplicarsi di danni e devastazioni irreversibili. Tali problematiche iniziano a porsi non più solo come dibattito puramente teorico ma entrano …
Leggi tuttoMiron Bialosewski, accoccoloni impoltronato
L’incontro con Miron Białoszewski (ma non è un incontro, si inciampa in Miron Białoszewski e ti scappa persino un’ imprecazione quando girata la pagina ti accorgi di non averci capito niente!) non è di quelli che si fanno tra amici: «Gradisce un cordiale?». Proprio no, non è la cordialità la …
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