SLOVENIA: senza soluzione la crisi di Pirano

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Il premier sloveno, Borut Pahor, e quello croato, Ivo Sanader, si sono incontrati oggi a Mokrice, in Slovenia, non lontano dal confine croato, per cercare di avvicinare le posizioni sulla disputa di confine tra le due repubbliche ex jugoslave.

Il contenzioso condiziona pesantemente le relazioni tra Lubiana e Zagabria, con la Slovenia che ha posto il veto sul proseguimento dei negoziati di adesione della Croazia all’Unione europea.

Si tratta del primo incontro in assoluto tra i due leader politici, dal momento che Pahor e’ diventato primo ministro dopo le elezioni tenute lo scorso settembre. Pahor ha continuato tuttavia nella politica di pressioni sulla Croazia, iniziata dal precedente governo di centro-destra di Janez Jansa.

Entrambi i capi di governo hanno definito quelli di oggi ”colloqui di carattere informativo per iniziare a comunicare”, nell’intenzione forse di ridimensionare le speranze eccessive che l’opinione pubblica e l’amministrazione di Bruxelles pongono sulla possibilita’ di un loro accordo.

Il presidente croato Stipe Mesic ha dichiarato ieri di non aspettarsi ”niente” dai colloqui, mentre Sanader ha ribadito che il suo governo ”non intende comprare l’adesione all’Ue con concessioni territoriali”.

Il governo sloveno ha proposto una mediazione sulla disputa di confine ancora irrisolta nel Golfo di Pirano, che, se accettata dalla Croazia, sbloccherebbe immediatamente i negoziati di adesione. Zagabria insiste invece che la questione venga portata davanti alla Corte internazionale dell’Onu all’Aja, mantenendola completamente slegata dal processo di adesione all’Ue. Per Sanader infatti si tratta di un problema puramente bilaterale e non comunitario.

Fonte: Ansa Balcani

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Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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