Dal 15 al 22 Agosto, il Sarajevo Film Festival 2025 diventa la vetrina del cinema balcanico contemporaneo.
Sarajevo si popola di star: il nostrano Paolo Sorrentino è al centro di una retrospettiva, Willem Dafoe ottiene insieme a lui il premio “heart of Sarajevo” alla carriera. Il Sarajevo Film Festival non è però solo un’altro delle centinaia di festival cinematografici a riproporre i soliti film e le solite celebrità, è anche un importante snodo che permette di avere una panoramica sul cinema balcanico d’autore dell’anno. A programmare la selezione del festival è nientemeno che Elma Tataragic, sceneggiatrice bosniaca che ha collaborato regolarmente con Teona Strugar Mitevska ma che, attraverso collaborazioni con altre grandi del cinema dei balcani (come per esempio la candidata all’oscar Jazmila Zbanic) ricopre un ruolo di rilievo non indifferente. A presiedere la giuria invece è Sergei Loznitsa, uno dei registi est europei più importanti del momento.
Sarajevo si caratterizza per una selezione che ripropone film selezionati ad altri festival, ma anche anteprime mondiali. Una che segnaliamo è Stars of Little importance di Renató Olasz, film che vanta come produttore esecutivo Béla Tarr (che proprio a Sarajevo aveva allestito, nel 2013, una scuola prestigiosissima oggi non più in funzione). La competizione include anche film dei festival di Locarno e di Rotterdam, come Sorella di Clausura di Ivana Mladenovic (Romania-Serbia) o Fantasy di Kukla (Slovenia) e Wind, talk to me di Stefan Dordevic (Serbia). Il festival si arrichisce inoltre di riproposte di altri film fuori competizione, sempre provenienti dall’area balcanica e limitrofa, tra cui Little Trouble Girls di Urska Djukic, o Kontinental ’25 di Radu Jude.
East Journal sarà presente al festival per una copertura più approfondita del concorso principale.