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UNGHERIA: Katalin Novák è la prima donna presidente, come da copione

Ex ministra di Orbán e vicepresidente di Fidesz, Novák è la prima donna eletta presidente dal parlamento ungherese

L’Ungheria ha la sua prima presidente donna. La scorsa settimana il parlamento di Budapest ha eletto la 44enne Katalin Novák, candidata del partito Fidesz del primo ministro Viktor Orbán, con 137 voti contro i 51 di Péter Róna, 79enne economista sostenuto dalle forze di opposizione. Novak prende il posto del 62enne János Áder, pure esponente di Fidesz, il cui secondo mandato da capo dello stato scade il 9 maggio.

Un’elezione scontata

Scontato il favore per Katalin Novák da parte del parlamento magiaro, che sarà rinnovato il prossimo 3 aprile. In questo momento infatti il partito di Orbán gode di una solida maggioranza, tanto che per eleggere la nuova presidente è bastato un solo scrutinio. Per questo la candidatura di Róna era considerata né più né meno che una formalità, anche perché Novák era stata fortemente voluta dal premier.

Carriera e linea politica

Dopo una serie di incarichi ministeriali dal 2001 in poi, Katalin Novák viene eletta per la prima volta in parlamento quattro anni fa. Dal 2017, e fino allo scorso anno, ricopre il ruolo di vicepresidente di Fidesz. Al 2021 risale invece il suo ingresso nell’esecutivo di Orbán, come ministro della Famiglia. In questi anni ha improntato il suo lavoro da ministra al sostegno della famiglia tradizionale, in linea con le proprie convinzioni e con le politiche governative di supporto alla natalità e ai nuclei familiari numerosi.

Dio, patria e famiglia tradizionale

Cristiana praticante, due lauree conseguite tra Budapest e Parigi, sposata e madre di tre figli, la neopresidente è originaria di Szeged, nel sud del paese vicino al confine con Serbia e Romania. Coerente alle proprie idee, tra il 2004 e il 2010 ha interrotto la carriera politica per dedicarsi alla famiglia. “Se ci arrendiamo sul nostro cristianesimo, allora perderemo la nostra identità, come ungheresi e come europei”: queste le parole di Novák in un’intervista di alcuni anni fa, che in altre occasioni ha avuto anche modo di esprimersi contro “la propaganda Lgbtq che in Occidente prende di mira gli asili e le scuole”.

Le parole sulla guerra da presidente in pectore

Durante il discorso che ha preceduto la votazione che l’ha portata alla più alta carica dello Stato, Novák ha parlato anche della guerra in Ucraina, “iniziata dalla Russia, incomprensibile e inspiegabile”. Nella stessa occasione ha espresso tra l’altro preoccupazione per la minoranza ungherese in territorio ucraino, e ha definito il conflitto “un altro virus devastante scatenato nel mondo. Abbiamo già sperimentato com’è vivere sotto l’occupazione russa, ma non vogliamo nemmeno essere presi in giro dall’Occidente”.

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Foto: la stretta di mano tra il candidato sconfitto Péter Róna e la neopresidente (dalla pagina Facebook di Katalin Novák)

Chi è Andrea Rapino

Nato nel 1973 a Lanciano, in Abruzzo, dove vive e lavora come giornalista professionista, si è laureato in Storia a Bologna con una tesi sulla letteratura serba medievale, e ha frequentato la scuola di giornalismo dell'Università di Roma - Tor Vergata. Si occupa di cronaca, sport e cultura per diverse testate locali. Ha iniziato a scrivere per East Journal dal dicembre 2021.

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