Sepsi OSK

CALCIO: Un italiano alla guida del Sepsi OSK, la squadra dei Secleri

Cristiano Bergodi è un allenatore poco conosciuto in Italia. L’ex difensore di Lazio, Pescara e Padova nel Belpaese ha allenato solo il Modena e il Brescia in Serie B e la formazione abruzzese per 15 partite in Serie A. Al contrario in Romania, si è seduto su alcune delle panchine più prestigiose del Paese, vincendo anche una Supercoppa nazionale. Național Bucarest, Cfr Cluj, Rapid Bucarest, Politehnica Iași, Steaua Bucarest, Târgu Mureș, Voluntari e CSU Craiova sono le squadre che hanno deciso di affidargli la guida tecnica. Da pochi giorni è arrivata la notizia del nuovo ingaggio: il tecnico romano allenerà l’Asociația Club Sportiv Sepsi OSK Sfântu Gheorghe.

Da dove viene il Sepsi OSK?

La squadra romena rappresenta una discreta novità per i primi piani del calcio nazionale, ma ormai da qualche anno è una presenza fissa in prima divisione. Ma che cosa ha di particolare il Sepsi OSK? E’ una squadra che proviene da quella che potremo definire “Terra dei Secleri” (o Siculi, Secui in romeno, Székelyek in ungherese), ovvero la zona della Transilvania che comprende i distretti di Harghita, Mureș e Covasna. Il club che sarà allenato da Bergodi arriva proprio da quest’ultimo distretto e in particolare dalla città di Sfântu Gheorghe, San Giorgio, dalla cui bandiera prende in prestito il bianco e il rosso, i colori delle maglie.

La squadra è nata nell’estate del 2011 e ha scelto di chiamarsi OSK in onore del precedente club: l’Olt Sport Klub. Accanto alla sigla è stato posto il nome della città in romeno, Sfântu Gheorghe, insieme al prefisso della versione magiara. Il nome in ungherese infatti Sepsiszentgyörgy, dove Sepsi sta a significare “di Sebes” (oggi Sebeș), ovvero l’area dalla quale provenivano i primi Székely che abitarono la città di San Giorgio.

Un’ascesa fulminea per il Sepsi OSK

L’ascesa della squadra è stata fulminea. Nel 2011-12 vittoria in quinta divisione. Secondo posto in quarta per l’anno successivo. Vittoria senza sofferenza nel 2013-14 e promozione al terzo scalino della piramide calcistica romena. Valentin Suciu è stato l’allenatore che ha guidato la squadra al trionfo ed è rimasto in sella fino al 2017. La terza divisione si è dimostrata un osso duro, ma la squadra poteva considerarsi già soddisfatta per i risultati raggiunti.

Nell’estate del 2016 ha firmato per la squadra Attila László Hadnagy, attaccante da 500 partite e 250 gol in carriera nelle serie minori. Ma non solo. A Sfântu Gheorghe, Hadnagy è una specie di leggenda, oltre ad essere nato in città, ha segnato 150 gol con l’Olt Sport Klub tra il 1998 e il 2004. Nella prima stagione diventa subito capitano della squadra e segna 38 gol in 41 partite: la seconda divisione è conquistata.

Ma un’autentica sorpresa succede l’anno successivo. A fari spenti, senza proclami, il Sepsi OSK arriva secondo e, per la prima volta nella sua storia, accede al massimo campionato nazionale. Gli anni della Liga I sono in crescendo. Una salvezza tranquilla, poi la partecipazione alla fase dei play off, fino alla finale di Coppa nazionale e la partecipazione alle qualificazioni di Conference League.

Una realtà molto solida

Ma chi sono gli investitori che hanno permesso una crescita così repentina del club? L’attuale proprietario, nonché fondatore della squadra, è László Diószegi, un imprenditore che gestisce la catena di panifici che porta il suo nome. Partito con un forno a conduzione familiare nella sua città, oggi ha filiali in gran parte della Romania e in Inghilterra.

Nel panorama romeno il Sepsi OSK è una delle squadre che può contare sulle sponsorizzazioni più onerose, fra le quali spiccano Gyermelyi, produttore di pasta, OTP Bank, uno dei maggiori fornitori di servizi finanziari indipendenti nell’Europa centrale e orientale, e MOL, gruppo internazionale operante nel settore del petrolio e del gas. Il comune denominatore di queste imprese è che sono tutte e tre ungheresi. Ma non solo. Così come il Dunjaska Streda in Slovacchia, il Backa Topola in Serbia, anche il Sepsi OSK ha ricevuto aiuti direttamente dal governo ungherese. Fra il 2017 e nel 2018 sono stati spediti in Romania un totale di 2 miliardi di fiorini ungheresi per lo sviluppo delle infrastrutture e per la costruzione di un centro giovanile e del nuovo stadio.

Insomma, per Cristiano Bergodi inizia una sfida molto interessante. Il Sepsi OSK gli offre la possibilità di guidare una squadra ambiziosa, in crescita e con risorse a disposizione. Il tecnico italiano sarà all’altezza?

Foto: wikipedia

Chi è Gianni Galleri

Autore di "Curva Est. Un viaggio calcistico nei Balcani" e "Questo è il mio posto. Le nuove avventure di Curva Est fra calcio e Balcani". Ha coordinato la redazione sportiva di East Journal fino al 2021.

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