KOSOVO: Ora i serbi del Kosovo vogliono l'indipendenza

L'”Associazione delle municipalità della provincia autonoma del Kosovo“, una organizzazione finora sconosciuta, ha approvato una dichiarazione di indipendenza della popolazione serba. Nel documento – del quale ha dato notizia la radio in lingua serba KiM citata oggi dai media di Belgrado – si afferma che le municipalità popolate da serbi e altri non albanesi, che sono membri dell’Associazione, non possono essere parte di una entità denominata stato del Kosovo. In tale dichiarazione di indipendenza si afferma tra l’altro che numerosi crimini sono stati commessi contro i serbi del Kosovo e che il cosiddetto stato proclamato da Pristina si basa sul genocidio contro i non albanesi.

Il documento ha suscitato le inevitabili critiche del ministro dell’interno kosovaro, Bajram Rexhepi, cui si sono aggiunte quelle meno scontate del ministero serbo per le questioni del Kosovo. Belgrado tira il freno sulle rivendicazioni dell’autonomismo serbo perché mira all’entrata della Serbia nell’Unione Europea.

Il ministero ha quindi parlato di opera di “alcune persone irresponsabili” e ha invitato i serbi del Kosovo a non cadere in provocazioni di qualsiasi genere, e a attenersi alla politica del governo serbo, unico punto di riferimento per le questioni riguardanti il Kosovo.
Finora, notano i media belgradesi, non è stato possibile determinare l’origine del documento, nè ottenere informazioni più precise sull’organizzazione che l’ha redatto.

Fonte: Peacereporter

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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