di Andrea Monti
da Balcanews
“Guča rappresenta nel modo migliore cos’è la Serbia oggi. Con la tromba noi esprimiamo la nostra gioia e la nostra tristezza: nasciamo con i suoni della tromba, moriamo con i suoni della tromba. Chi non riesce a capire a ad amare Guča, non può capire la Serbia”.
(Vojislav Kostunica, primo ministro serbo dal 2003 al 2008)
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Corni, trombe, tromboni, tube, flicorni: in una parola, ottoni. Sono loro i protagonisti del festival di Guča, paesino di 2 mila anime nel cuore della Serbia. Qui da 50 anni si tiene una manifestazione che unisce musicisti virtuosi e improbabili suonatori, ascoltatori appassionati e zelanti ubriaconi: un “delirio organizzato” che quest’anno durerà ben dieci giorni, dal 13 al 22 agosto.
Il nome più conosciuto è senz’altro quello di Goran Bregovic, che suonerà mercoledì 18 agosto. Per lui arriveranno in decine di migliaia da tutto il mondo. Ma lo zoccolo duro di Guča, i serbi che ballando al suono degli ottoni celebrano l’orgoglio di essere serbi, i fedeli della seconda religione nazionale dopo quella ortodossa – quella della tromba -, aspettano con maggiore frenesia altri personaggi: ad esempio Boban Markovic, il trombettista che nel 2001 si guadagnò, primo nella storia del festival, il voto più alto da tutti i membri della giuria. Da allora non ha più voluto gareggiare, ma ha continuato a partecipare “fuori concorso”. Quest’anno si esibirà martedì 17 agosto, la stessa sera di Shantel, il dj tedesco che fonde musica elettronica e musica balcanica e che ha collaborato anche con l’italiano Roy Paci.
Guča, comunque, non è solo quello che accade sul palco, anzi. Accanto alla competizione ufficiale ci sono centinaia di bande semi-professionali o di evidenti dilettanti, che invadono strade, piazze, locali con la loro musica travolgente e spesso cacofonica, digeribile solo se annaffiata con fiumi di alcol. Il tutto porta in città centinaia di migliaia di musicisti, appassionati, curiosi o semplicemente squilibrati, attratti dal suono delle trombe e dal richiamo di una colossale sbornia collettiva, in perfetto stile balcanico.
Durante la scorsa edizione, gli organizzatori del festival annunciarono di aver invitato due ospiti… particolari per festeggiare il 50° anniversario: Vladimir Putin e Barack Obama. Il presidente Boris Tadic dichiarò che la cosa era, senza ombra di dubbio, “non completamente impossibile”. Nessuno, probabilmente, vedrà arrivare i grandi della Terra a Guča. Ma se dovesse succedere, il prestigio che ne risulterebbe sarebbe enorme. Per il festival? No di certo, risponderebbero i fedeli dell’ottone. Sarebbero Putin e Obama a doversi sentire onorati. Avevate dubbi?
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