Diversi gruppi etnici minoritari non serbi che vivono in Kosovo sono costretti ad abbandonare il Paese perche’ si sentono discriminati: e’ quanto ha denunciato oggi in una relazione l’organizzazione internazionale Minority Rights Group (Mgi), con base a Londra, che attribuisce l’esodo a mancanza di volontà da parte della leadership kosovara di etnia albanese di garantire i diritti delle minoranze.
A soffrirne, secondo l’Mgi, sono le minoranze bosniaca, turca, Rom, Ashkali (etnia di origine egiziana residente nel sud dei Balcani da secoli) e Gorani (etnia slava di religione musulmana), che insieme costituiscono il 5% della popolazione. Molti membri di questi gruppi, dice il rapporto, hanno lasciato il Kosovo da tempo.
”Nella maggioranza albanese – dice l’Mgi – c’è una mancanza di volonta’ politica e di investimenti sostanziali a favore dei diritti delle minoranze. Se si aggiunge il cattivo stato dell’ economia, significa che molti membri delle comunità devono ora lasciare il nuovo stato del Kosovo”, si legge nel rapporto. Secondo l’ong, la discriminazione nasce dal fatto che tali minoranze fossero favorevoli al regime serbo.
Il rapporto non risparmia critiche alla comunità internazionale, colpevole di aver dedicato eccessiva attenzione ai rapporti fra serbi e albanesi, ignorando gli altri gruppi.
(Ansa Balcani)