SERBIA: Karadzic chiede l'immunità

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L’ex leader serbo bosniaco Radovan Karadzic ha depositato oggi presso il Tribunale penale internazionale per i crimini dell’ex Jugoslavia (Tpi) una richiesta di immunita’, invocando un accordo segreto con l’ex inviato speciale Usa Richard Holbrooke.

Secondo la difesa di Karadzic il negoziatore americano nel 1996 gli avrebbe garantito che non sarebbe stato perseguito se fosse sparito dalla scena pubblica. ”Se il tribunale ritiene che l’accordo Holbroke e’ vincolante, dovrebbe chiedere che il procedimento giudiziario venga annullato”, si sostiene nella richiesta presentata oggi da Karadzic, sul quale pesano due accuse di genocidio per la guerra in Bosnia fra il 1992 e il 1995.

Karadzic e’ stato arrestato a Belgrado nel luglio 2008. Holbroke ha sempre smentito l’esistenza di un accordo di questo genere, definendo le parole di Karadzic come ”un’altra menzogna dell’uomo piu’ malvagio d’Europa”.

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Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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