UNGHERIA: il Fiorino in caduta libera

Nuovo record negativo per il fiorino, la moneta ungherese: per un euro erano necessari stamane 304 fiorini. Secondo gli esperti, il cambio si assesta, ormai stabilmente a 300, contro 280 a ottobre e 230 a luglio. La Banca nazionale non e’ intervenuta in difesa della moneta con un aumento del tasso di interessi di base, attualmente al 9,5%, visto che la recessione e l’inflazione sono piu’ basse del previsto.
Il fiorino debole aiuta gli esportatori ungheresi, mentre peggiora molto la situazione dei debitori in valute. In Ungheria, la maggioranza dei crediti di case e veicoli e’ stipulata ormai da anni in valuta (euro o franco svizzero), cosi’ con il fiorino a oltre 300, i debiti e le rate mensili sono aumentate notevolmente.

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Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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