CIPRO: Sorpresa al nord, il nuovo presidente dei turco-ciprioti è per la riunificazione

Tufan Erhürman, leader del Partito Repubblicano Turco (CTP) è il nuovo presidente dell’autoproclamata Repubblica Turca di Cipro Nord.  Il candidato dell’opposizione di centro-sinistra ha vinto a sorpresa, e con ampio margine, le elezioni del 19 ottobre.

Secondo i risultati preliminari, Erhürman ha ottenuto 87.137 voti (il 62,80%), mentre l’uscente Ersin Tatar ne ha raccolti poco più della metà, 49.714 (solo il 35,77%). L’affluenza è stata del 65% dei 218.000 aventi diritto al voto.

Erhürman, 55 anni, è avvocato, diplomatico, e già primo ministro turco-cipriota nel 2018-2019. Alle presidenziali 2020 aveva ottenuto il 21% dei voti, e la divisione tra due candidati pro-riunificazione (Erhürman e l’indipendente uscente Mustafa Akıncı) aveva favorito la vittoria del conservatore Ersin Tatar, protetto di Erdoğan.

Esprimendo il suo voto in mattinata, Erhürman ha dichiarato: “Queste elezioni riguardano i nostri figli. Questa è la consapevolezza con cui abbiamo agito. La decisione presa qui avrà un impatto sul nostro futuro”. Tatar, d’altra parte, aveva definito il voto come “un referendum” sul futuro della comunità turco-cipriota, come riporta Bianet.

Secondo il quotidiano greco-cipriota Politis, “la vittoria di Erhürman è un segnale decisivo che una parte significativa della comunità turco-cipriota si sta orientando verso una direzione più moderata e filoeuropea. Noto per la sua retorica a favore del dialogo e della riunificazione di Cipro come federazione bizonale e bicomunitaria, ci si aspetta che Erhürman spinga per la ripresa dei colloqui e il ripristino di relazioni di fiducia con la parte greco-cipriota. Allo stesso tempo, [Erhürman] mira a ridefinire i rapporti con Ankara, invocando ‘rispetto e uguaglianza’ piuttosto che dipendenza.”

Il peso di anni difficili per Cipro Nord

La comunità turco-cipriota esce da anni difficili. La crisi economica in Turchia e la svalutazione della lira turca hanno fatto impennare inflazione e costo delle importazioni, mentre l’invasione russa dell’Ucraina aumentando i prezzi dell’energia e delle materie prime. La popolazione ha sofferto il caro-vita.

A partire da aprile 2025 si sono viste proteste anti-governative nel nome del principio di laicità, scatenate dall’intenzione del governo di permettere alle ragazze di indossare il velo islamico a scuola. Al movimento studentesco hanno partecipato anche i figli dei leader fondatori di Cipro Nord, Fazıl Küçük e Rauf Denktaş, dimostrandone l’appello trasversale. Le proteste hanno favorito il voto per Erhürman, che nei sondaggi veniva dato al massimo alla pari con Tatar.

Le prospettive per il futuro di Cipro

Erhürman sostiene una soluzione federale “bizonale e bicomunitaria” alla questione cipriota, come da parametri dei negoziati ONU, mentre Tatar sostiene un modello a due stati, in linea con la politica estera della Turchia di Erdoğan su Cipro. Il cambio al vertice della comunità turco-cipriota potrebbe contribuire a rilanciare i negoziati ONU sulla riunificazione dell’isola levantina.

Erdoğan ha riconosciuto i risultati del voto, congratulandosi con Erhürman, e ha affermato che la Turchia “continuerà a difendere i diritti e gli interessi sovrani della Repubblica Turca di Cipro Nord”. Di diverso avviso il suo alleato nazionalista Devlet Bahceli, che ha chiesto al parlamento di Cipro Nord di dichiarare come “inaccettabili” i risultati elettorali e la prospettiva federale di riunificazione.

Anche il presidente della Repubblica di Cipro (governo ricosciuto dall’ONU e membro UE), Nikos Christodoulides, si è congratulato con Erhuman, affermando il suo impegno a riprendere i colloqui in vista della riunificazione, a 50 anni dalla dolorosa invasione turca. Messaggi di sostegno e congratulazioni sono venuti anche da tutti i partiti greco-ciprioti.

Nelle sue prime dichiarazioni,  Erhürman ha assicurato ad Ankara che tutte le decisioni in materia di politica estera saranno prese in stretta consultazione con il governo turco. La vittoria del candidato dell’opposizione ha suscitato scalpore sui social media turchi. Secondo Mehmet Ali Talat, leader turco-cipriota dal 2005 al 2010 sentito dal quotidiano Politis, Ankara potrebbe adattare il suo approccio all’idea di un accordo tra due Stati. “Può cambiare? Credo di sì. Dipende da cosa la Turchia potrà ottenere da una soluzione”.

La Repubblica Turca di Cipro Nord (KKTC), riconosciuta solo dalla Turchia, è nata a seguito del tentato colpo di stato del 1974 a Cipro, per annettere l’isola alla Grecia, e alla conseguente invasione turca. Il terzo dell’isola rimasto sotto occupazione militare ha dichiarato indipendenza nel 1983. La presenza militare turca, assieme alle proprietà dei rifugiati e ai coloni insediatisi nel corso di 50 anni, sono tra le questioni più spinose per la riunificazione, rigettata nel 2004 dai greco-ciprioti poco dopo la loro adesione all’Unione europea.

Foto: Bianet

Chi è Andrea Zambelli

Andrea Zambelli è uno pseudonimo collettivo usato da vari membri della redazione di East Journal.

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