KOSOVO: Nuove tensioni tra serbi e Kfor, ucciso un serbo dagli albanesi

di Filip Stefanović

Foto Tanjug

Prosegue nel nord del Kosovo l’opera di rimozione delle barricate serbe da parte delle forze internazionali. Questa mattina, attorna alle 04.00, un convoglio della Kfor ha formato una barriera nei pressi di Jagnjenica, dove da un mese tre camion serbi bloccavano il transito verso il passo di confine di Brnjak. I soldati della Kfor, in pieno assetto antisommossa, hanno quindi formato un cordone con gli scudi per dividere i veicoli dai serbi asseragliati, e proceduto allo spostamento di uno dei tre camion. Sono stati usati lacrimogeni e spray al peperoncino per tenere lontani i serbi.

Mentre i manifestanti si sedevano in terra, impedendo ai soldati della Kfor di sciogliere il cordone, nuovi rinforzi arrivavano, chi con pullman, chi con auto private, a dar man forte ai serbi da altre zone del Kosovo settentrionale. Altri due camion guidati da serbi sono arrivati in sostituzione di quello forzosamente rimosso, bloccando nuovamente la strada per Brnjak e chiudendo di fatto i soldati e i veicoli della Kfor in un cul-de-sac. La tensione è alta, e col calare del buio lo stallo appare insormontabile.

Intanto, nella stessa giornata, nei pressi della città di Peć, a nord-ovest, un serbo è stato ucciso e altri due sono rimasti gravemente feriti. La vittima, Miško Komatina, si era recata in compagnia degli altri due connazionali al paese di Dobruša presso Peć, dove aveva un possedimento, usurpato abusivamente da un albanese, che faceva pressioni affinché Komatina gli cedesse la proprietà. Quando sono arrivati, l’albanese si è allontanato col pretesto di dover sbrigare una faccenda, è salito in macchina, ma solo per estrarre un fucile col quale ha aperto il fuoco sui tre serbi inermi. L’assassino si è poi dato alla fuga, e per il momento è latitante. La notizia, diffusasi velocemente, non ha fatto che inasprire le tensioni e gli attriti tra popolazione serba, maggioranza albanese e soldati Kfor.

In serata il ministro degli esteri del Regno Unito William Hague ha annunciato che intensificherà le pressioni sulla Serbia affinché smantelli le strutture parallele nel nord del Kosovo.  Facile intuire su quale leva punterà il ministro – l’auspicata candidatura della Serbia all’UE di dicembre. Una flebile speranza che a solo una settimana dall’annuncio sembra già destinata a spegnersi.

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Chi è Filip Stefanović

Filip Stefanović (1988) è un analista economico italiano, attualmente lavora come consulente all'OCSE di Parigi. Nato a Belgrado si è formato presso l’Università commerciale Luigi Bocconi di Milano e la Berlin School of Economics, specializzandosi in economia internazionale. Ha lavorato al centro di ricerche economiche Nomisma di Bologna e come research analyst presso il centro per gli studi industriali CSIL di Milano. Per East Journal scrive di economia e politica dei Balcani occidentali.

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