REP. CECA: Focus elezioni/1 – Topolanek, chi era costui?

di Matteo Zola

Le possime elezioni politiche in Repubblica Ceca si svolgeranno il 28 e il 29 maggio. Gli elettori saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento di Praga che, successivamente, incaricherà il primo ministro di formare il nuovo governo. La carica di premier è attualmente nelle mani di Jan Fischer, che guida un governo nominato ad interim nel maggio del 2009, dopo che l’ex premier Mirek Topolanek ha presentato le dimissioni durante il semestre ceco di presidenza dell’Unione Europea. Il nuovo esecutivo si troverà a fronteggiare la crisi economica e la questione dello scudo anti-missile, terreno di scontro tra Stati Uniti d’America e Russia.

EaST Journal, come già per le politiche d’Ungheria e le presidenziali in Ucraina, seguirà le elezioni presentando candidati e partiti,  cercando di spiegare quali dinamiche sociali muovono il Paese e come queste possono riverberarsi sul voto. Lo sguardo, oltre cha all’attualità stretta, dovrà volgersi necessariamente all’indietro valutando il semestre ceco di presidenza dell’Unione Europea, le cause delle dimissioni di Topolanek, il voto alle elezioni europee del 2009.


LA CARRIERA DI TOPOLANEK

Nato il 15 maggio del 1956, Mirek Topolanek si diploma presso la scuola militare di Opava, successivamente si l aurea in ingegneria meccanica presso l’Università tecnica di Brno. Frequenta poi un corso post-laurea in gestione d’azienda. Un tecnico, quindi, il cui impegno politico nasce dopo il 1989. Non appartiene, dunque, a quella classe di intellettuali e politici che hanno guidato la transizione né animato l’opposizione al regime durante gli anni della dittatura -anni particolarmente duri nella Boemia “normalizzata” degli anni successivi alla Primavera.

Nel 1994 è membro del Partito Democratico Civico (Občanská demokratická strana – ODS). Dal 1990 al 1994 è Consigliere comunale presso Ostrava. Dal 1996 al 1998 diviene membro del Senato della Repubblica Ceca e gli viene assegnata la Vice-Presidenza della commissione per l’economia nazionale, l’agricoltura e trasporti. Dal 2002 al 2004 è vice-presidente del Senato della Repubblica Ceca e, sempre dal 2002 diviene presidente dell’ODS. Il suo partito si afferma alle elezioni del 2006 e Topolanek viene nominato Primo Ministro:

Liste Voti % Seggi
Partito Democratico Civico 1.892.475 35,38 81
Partito Social Democratico Ceco 1.728.827 32,32 74
Partito Comunista di Boemia e Moravia 685.328 12,81 26
Unione Democratica e Cristiana 386.706 7,23 13
Partito Verde 336.487 6,29 6
Democratici Europei 111.724 2,09
Altri 207.429 3,88
Totale 5.348.976 100,00 200

L’ODS è un partito dall’orientamento politico non dissimile da quello di Diritto e Giustizia, il partito fondato dai gemelli Kaczynski. Come i Kaczynski anche Topolanek ha appoggiato il piano missilistico, noto come “scudo spaziale”, previsto dalla presidenza Bush jr. Dopo meno di due anni dall’inizio del suo mandato, il 1 gennaio 2009 Topolánek assume il ruolo di Presidente del Consiglio europeo, succedendo al francese Nicolas Sarkozy. Con l’attribuzione a Topolánek di questo ruolo, è la prima volta nella Storia che la Repubblica Ceca è alla presidenza dell’Unione Europea.

LE DIMISSIONI DI TOPOLANEK

Travolto dagli scandali e da un clamoroso calo di popolarita’, l’ex primo ministro della Repubblica Ceca, Mirek Topolanek, ha annunciato il suo ritiro dalla politica a due mesi dalle elezioni. Finito sotto i riflettori della stampa internazionale per la foto che lo ritravea nudo nella residenza di Silvio Berlusconi, Topolanek si dimettera’ da presidente dell’ODS, il partito di destra che guida il governo, il prossimo 12 aprile.

Il 53enne ex premier ed ex presidente dell’Unione Europea ha preso in mano il partito nel 2002 conducendolo alla vittoria in diverse consultazioni elettorali, le ultime nel 2006. Ma gia’ due anni fa l’elettorato gli aveva voltato le spalle alle regionali e nel marzo del 2009 ha dovuto assistere alla caduta del suo governo proprio durante il semestre di presidenza della Ue.

Topolanek si era fatto molti nemici anche all’interno del partito, per colpa delle sue frequentazioni con lobbysti ed imprenditori e la foto in Sardegna, che ha fatto il giro del mondo, ha contribuito non poco a rovinare la sua reputazione.

Secondo un sondaggio, il 74% degli elettori dell’ODS e’ convinto che le sue dimissioni (il suo posto verra’ preso da Petr Necas) potrebbero contribuire a salvare il partito, anche se le previsioni vedono una facile vittoria dei socialdemocratici del CSSD alle prossime elezioni che si terranno il 28 e 29 maggio.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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5 commenti

  1. Devo aggiungere un commento che la caduta di governo durante la presidenza dell’Unione era lontana da essere colpa di Topolanek. E stato CSSD di rovinare il governo sotto la luce di tutta Europa.

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