RUSSIA: Basi militari nelle isole Curili, sale la tensione col Giappone

Niente di speciale, a prima vista. Sulle isole di Iturup e Kunashir, nell’arcipelago delle Curili meridionali, sono state costruite su ordine del governo del Cremlino quattro caserme e alcuni complessi abitativi destinati a ospitare 188 militari russi. Un numero esiguo, certo non una minaccia, ma abbastanza per mandare su tutte le furie il governo giapponese che, dalla fine della Seconda guerra mondiale, rivendica il possesso dell’arcipelago.

Il ministro degli Esteri nipponico, Tarō Kōno, ha convocato l’ambasciatore russo nel Sol Levante per chiarimenti. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha però già fatto sapere che non c’è nulla da chiarire: quelle isole sono russe.

L’atteggiamento del governo russo, interessato a rimarcare la propria presenza nel Pacifico orientale, è molto concentrato sugli assetti militari della zona e sul controllo delle risorse. La zona è infatti circondata da acque molto pescose, e non mancano giacimenti di idrocarburi. Il Giappone dal canto suo teme una militarizzazione delle isole Curili, base ideale per un attacco russo al paese.

Le quattro isole contese, che il Giappone chiama Territori del Nord, fanno parte di un arcipelago che si trova tra l’estremità nordorientale dell’isola giapponese di Hokkaidō e la penisola russa della Kamčatka. La disputa è di vecchia data. Il trattato di Shimoda, del 1855, affidò al Giappone la sovranità delle quattro isole dell’arcipelago, allora abitate da indigeni Ainu. A seguito della guerra russo-giapponese del 1905, che vide l’incredibile disfatta degli zar, le Curili vennero confermate al Giappone. La Russia le occupò alla fine della Seconda Guerra Mondiale al fine di controllare il tratto di oceano antistante Vladivostok ma si rifiutò di firmare il trattato di San Francisco del 1952 che, pur sancendo la rinuncia alle isole da parte giapponese, non riconosceva la sovranità sovietica sull’arcipelago. La mancata firma al trattato di San Francisco servì a Tokyo per rivendicare il possesso delle isole contese sostenendo che bisognasse far riferimento al trattato di Shimoda del 1855.

Negli anni della presidenza di Dimitri Medvedev, le isole sono tornate prepotentemente alla ribalta. Nel 2011 l’allora presidente si recò in visita a Iturup per una “semplice passeggiata” ma pochi mesi dopo venne costruita sull’isola una base missilistica rimasta perlopiù inutilizzata fino al giugno scorso quando fu teatro di un’esercitazione militare che prevedeva il lancio di alcuni missili a corto raggio. Anche in quell’occasione il Giappone reagì dicendosi “deluso” dell’atteggiamento russo. La stessa delusione che è stata espressa in occasione della costruzione delle caserme e degli alloggiamenti e che, probabilmente, il governo di Tokyo esprimerà quando i militari russi arriveranno sull’isola.

Di fronte a un paese che ha occupato illegalmente la Crimea, che controlla de facto porzioni di Georgia e Moldavia, che alimenta un conflitto nel Donbass, le delusioni sono all’ordine del giorno.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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2 commenti

  1. Evidentemente il nostro direttore preferisce la basi … amerikane.

  2. Mottola ti sbagli o non sai la storia…
    Di fronte a un paese che ha occupato illegalmente la Crimea
    HANNO VOTATO E LA MAGGIOR PARTE DEI CITTADINI DELLA CRIMEA SONO DI ORIGINE RUSSA
    ED IL KOSOVO?
    E LA LIBIA CHI L HA BOMBARDATA?
    E LE 2 BOMBE ATOMICHE CHI LE HA USATE?

    , che controlla de facto porzioni di Georgia
    I GEORGIANI HANNO ATTACCATI PER PRIMI L OSSEZIA

    e Moldavia
    MOLDAVIA MAGARI
    che alimenta un conflitto nel Donbass
    MAIDAN E’ UNA RIVOLUZIONE ORGANIZZATA DA UE USA …
    LA TESTATA NON DEVE ESSERE SEMPRE FAZIOSA ED ANDARE SEMPRE E SOLO IN UNA DIREZIONE… CI VUOLE OBBIETTIVITA’ NEL SCRIVERE DEGLI ARTICOLI..O CAMBIATE MESTIERE.. COLPE LE HA LA RUSSIA… MA ANCHE UE VEDI ESEMPIO RICONOSCERE SUBITO CROAZIA FOMENTANDO NAZIONALISMI … TOLLERARE NAZISTI NELLE REPUBBLICHE BALTICHE E SOPPRATTUTTO GLI STATI UNITI … BISOGNA ESSERE OBBIETTIVI!!! CORDIALI SALUTI

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