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BULGARIA: Il summit di Varna e gli interessi israeliani nei Balcani

Lo scorso 2 novembre la città di Varna in Bulgaria ha ospitato il quinto summit del Gruppo di Craiova. Sul mar Nero si sono così incontrati il premier bulgaro Boyko Borissov, la premier rumena Viorica Dăncilă, il primo ministro greco Alexis Tsipras e il presidente serbo Aleksandar Vučić.  I principali temi trattati sono stati la cooperazione e stabilità regionale nel campo delle infrastrutture, sicurezza ed energia. Un elemento geopolitico degno di nota è riscontrabile nella partecipazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha colto l’occasione per approfondire le relazioni con i vari capi di governo in vista di una maggiore influenza israeliana nei Balcani.

Il Gruppo di Craiova

Il Gruppo di Craiova è nato a seguito del summit tenutosi nella città rumena il 24 Aprile 2015, dove i rappresentanti di Serbia, Romania e Bulgaria si sono incontrati per discutere una forma di cooperazione regionale sull’esempio tracciato dal Gruppo di Visegrad, in modo da sostenere l’adesione della Serbia nell’UE e per pianificare progetti di sviluppo regionale in linea con la “Strategia europea per il Danubio”. La Grecia si è formalmente unita durante il meeting di Varna tenutosi il 7 ottobre 2017.

Il meeting di Varna

La recente attività diplomatica di Borissov sta mostrando un crescente coinvolgimento bulgaro all’interno dell’area balcanica, sia nei confronti di attori geopolitici quali Russia o Cina, sia con stati membri UE e vicini regionali. Desta particolare attenzione il continuo richiamo del premier bulgaro a una politica estera coerente con i principali interessi dell’UE, specialmente nei confronti dell’Unione Energetica. Egli ha infatti affermato che “l’obiettivo del Gruppo e del meeting è sempre quello di incrementare il livello di connettività nell’Unione Europea, senza mai attaccare terze parti. Il nostro scopo è non solo di irrobustire l’UE, ma rafforzarla”.

Durante la riunione è stato discusso il recente progetto di comune interesse (PCI) di “Balkan Gas Hub“, mirato alla costruzione di un centro di distribuzione del gas passante per il suolo bulgaro e diretto in Grecia e Serbia, in modo da connettere le infrastrutture del sud-est Europa con il porto di Varna. Bulgaria e Grecia hanno inoltre firmato una dichiarazione in cui i due paesi si impegnano nella costruzione della ferrovia Salonicco-Kavala-Alessandropoli-Burgas-Varna-Ruse. Un’altra idea in cantiere riguarda la realizzazione di un’autostrada collegante Alessandropoli al confine bulgaro con la possibilità di essere estesa sino a Sofia, Varna e Burgas.

Una notizia curiosa e senza dubbio interessante per gli amanti del calcio concerne la proposta di Tsipras su un eventuale candidatura congiunta dei quattro paesi per il Mondiale FIFA 2030, la quale porterebbe ad ospitare per la prima volta la competizione calcistica più ambita del pianeta sul suolo balcanico.

L’ospite speciale

Il premier israeliano Netanyahu ha risposto positivamente all’invito del Gruppo e durante la riunione ha ricordato l’operato della popolazione locale nella difesa degli ebrei durante le deportazioni naziste. Egli ha inoltre affermato che “Con i nostri partner e amici abbiamo discusso come accrescere la cooperazione con Israele nel campo della tecnologia, energia e sicurezza”. Netanyahu è il primo leader esterno a partecipare al forum di Craiova e per il premier israeliano si è trattato di un “grande onore e una dimostrazione del crescente status internazionale di Israele”.

Le intenzioni del Gruppo si sono inoltre concentrate sulla possibilità di connettere mediante gasdotto Israele, Cipro, Grecia ed eventualmente Bulgaria, in modo da sfruttare il giacimento di gas israeliano “Leviatano” e in tal modo allentare la dipendenza dell’UE dagli import russi. Ciò comporterebbe un peso politico di grande rilievo per Israele all’interno dei Balcani, allargando così il “grande gioco” nell’area ad un ulteriore attore dotato di importanti risorse utili a proiettare la propria sfera di influenza al di fuori dei propri confini nazionali.

Fonte foto: Consiglio dei ministri della repubblica bulgara

Chi è Fabio Pruner

Nato a Cagliari nel 1992. Studia Interdisciplinary Research and Studies on Eastern Europe. Ha vissuto a Craiova nel 2016 e attualmente vive a Zagabria. Appassionato di storia delle relazioni internazionali e geopolitica, in particolare dei Balcani e Cina.

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