Domenica 24 maggio in Polonia si terrà il ballottaggio tra i due candidati presidenziali che il 10 maggio scorso hanno ottenuto il maggior numero di consensi: l’uscente Bronisław Komorowski (PO) e lo sfidante Andrzej Duda (PiS) . Nonostante il clamoroso flop dei sondaggi, che avevano previsto Komorowski distaccare nettamente Duda nel primo turno, dopo la prima tornata elettorale questi sono rimasti ancora al centro dell’attenzione segnalando una vittoria decisa del candidato nazional-conservatore; all’avvicinarsi del voto però, forse consapevoli degli errori fatti in precedenza, i sondaggi mostrano ora un testa a testa tra i due candidati. Ma chi è il presidente uscente, Bronisław Komorowski?
Incarcerato durante il periodo comunista per aver organizzato una manifestazione non autorizzata, con la caduta del regime divenne per tre volte viceministro della difesa nazionale nei governi guidati dall’Unione Democratica (centro-destra) di cui divenne segretario generale durante la metà degli anni ’90. Nel 1991 venne eletto per la prima volta alla Sejm (la camera bassa del parlamento) e pochi anni dopo l’Unione Democratica si unì con altre forze per costituire Azione Elettorale Solidarność (AWS), braccio politico del sindacato che aveva contribuito nella lotta al regime comunista. A guidare il primo governo dell’AWS (dal ’97 al 2001) sarà Jerzy Buzek, che diversi anni dopo diventerà il primo presidente del Parlamento europeo proveniente dall’ex blocco sovietico; in questa legislatura Komorowski presiedette la commissione parlamentare per la difesa nazionale fino alla sua nomina, nel 2000, a ministro della difesa nazionale.
Dopo la frattura dell’AWS, che portò alla formazione dei partiti Diritto e Giustizia (PiS) di stampo conservatore e Piattaforma Civica (PO) basata su un modello liberale, Komorowski aderì a PO, partito con cui venne nuovamente eletto alla Sejm, rimanendo parte della commissione per la difesa nazionale e entrando in quella competente per gli affari esteri.
Nel 2005, dopo diversi dissensi tra PiS e PO, Komorowski divenne vice-presidente della Sejm e nel 2007, dopo la vittoria elettorale di Donald Tusk (PO), venne eletto Maresciallo della Sejm (presidente della camera bassa). Nel 2010, a seguito della morte del Presidente Kaczyński nell’incidente aereo di Smolensk, divenne presidente facente funzioni, proclamando un lutto nazionale di una settimana.
Alle successive elezioni presidenziali Komorowski venne candidato da PO, sfidando il candidato di PiS Jarosław Kaczyński, ex-primo ministro, gemello del defunto presidente e leader di Diritto e Giustizia, la cui campagna elettorale mirava al passaggio dalla terza alla quarta repubblica polacca, attraverso lo sviluppo di un modello presidenziale. Komorowski vinse al secondo turno e assunse la Presidenza della Repubblica, dovendo innanzitutto provvedere alla nomina di molti vertici dello Stato, morti nell’incidente di Smolensk.
In occasione di queste elezioni presidenziali Komorowski si è presentato come candidato indipendente, proponendosi come “il presidente di tutti i polacchi”, godendo solo di un appoggio esterno di PO. Dopo la nomina, nel 2014, dell’allora premier Donald Tusk a Presidente del Consiglio europeo, il nuovo capo del governo è diventata l’allora maresciallo della Sejm Ewa Kopacz, la cui figura non è tuttavia riuscita a catalizzare il consenso detenuto dal precedente premier. Proprio a tale calo di consenso nei confronti di PO sarebbe riconducibile la volontà di Komorowski di avere solo un appoggio esterno da parte della coalizione governativa.
Dopo i risultati della prima tornata il partito popolare polacco (PSL), partner nella coalizione di governo che aveva proposto un proprio candidato, ha dichiarato che avrebbe sostenuto Komorowski, mentre Paweł Kukiz, la grande novità del primo turno, che da indipendente ottenne oltre il 20% dei consensi, ha deciso di non schierarsi con alcuno dei candidati, mentre ci si attende che i voti diretti ai candidati della destra nazionalista ed estremista verranno dirottati su Duda.