UCRAINA: Il parlamento approva un progetto di legge per mettere a tacere i media

Il parlamento ucraino ha approvato un progetto di legge che darebbe  al Consiglio nazionale di difesa la possibilità di bandire l’accesso dal paese a tutti i media non amici (radio, tv, e siti internet). La legge, numero 4453, è stata messa in lettura l’otto agosto scorso e rapidamente presa in esame dal parlamento. Qualora approvate si tratterebbe di misure gravissime che permetterebbero al potere politico di chiudere media e bloccare siti internet senza il benestare di alcuna corte. Nessun tribunale sarà chiamato a esprimersi sulla chiusura di giornali o radio, il Consiglio nazionale deciderà da solo.

Il progetto di legge, secondo Reporter sans Frontières, darebbe vaghi e amplissimi poteri al Consiglio nazionale di difesa, organo presieduto dal presidente della repubblica e composto dal primo ministro e dai ministri dell’Interno, della Difesa, degli Esteri e dal capo dei servizi segreti.

Non sono stati consultati giornalisti né si è chiesto un parere alle molte organizzazioni che si occupano di libertà d’espressione poiché, come si legge nel testo, “il progetto non è tale da richiedere la consultazione con la società civile”. Una laconica ammissione di disinteresse verso l’opinione pubblica.

Il progetto di legge, prima di diventare una legge a tutti gli effetti, deve essere approvato dal parlamento in doppia lettura e successivamente ratificato dal presidente della repubblica, in questo caso Petro Poroshenko. La speranza è che tale progetto venga rigettato. L’OSCE ha dichiarato che un simile progetto di legge non si accorda con i valori europei e che le motivazioni legate alla sicurezza nazionale non possono essere usate per applicare restrizioni alla libertà di stampa.

Al momento non siamo in grado di dire quanti abbiano votato a favore del provvedimento né di che partito facciano parte. Ma è tutto il parlamento a essere indegno di rappresentare il paese, mostrando ancora una volta tutta la sua incapacità.

Già nel caso dell’abolizione della legge a tutela delle minoranze linguistiche, che di fatto tutelava solo il russo, il parlamento ucraino mostrò inettitudine se non malafede. Malgrado quella proposta di legge non sia mai stata firmata dall’allora presidente Turcinov, e quindi il russo sia ancora tutelato in Ucraina, quell’episodio offrì alla propaganda russa validi argomenti e ancora oggi in molti credono che la lingua russa sia minacciata. Oggi il parlamento dà nuovamente mostra della sua inadeguatezza, dimostrando di essere percorso da pericolose pulsioni autoritarie. Elezioni anticipate sono previste per ottobre, nella speranza che il nuovo parlamento dimostri maggiore attenzione per la democrazia.

Questo parlamento non è adatto a governare il paese e nuove elezioni sono più necessarie che mai. Questo parlamento è ancora quello eletto nel 2012 in cui la maggioranza dei seggi sta al Partito delle Regioni, quello del deposto presidente Yanukovich, che ha governato fino alla fuga del presidente – nel febbraio scorso – con l’appoggio del Partito Comunista. Questo parlamento non è in grado di fare dell’Ucraina un paese in cui le libertà individuali, di cui la principale è la libertà d’espressione, possano essere saldamente garantite.

 

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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13 commenti

  1. Certo che adesso vedere i giornalisti scandalizzarsi perché scoprono che questo governo è inadeguato e autoritario solo perché veengono toccati i loro interessi è molto curioso.
    Salvo poi dare la colpa al deposto Yanukovic anche se da febbraio è stato vittima di un golpe, e poi accusare il partito comunista ucraino che dallo stesso parlamento è stato messo al bando per presunti appoggi ai ribelli, o il partito delle regioni dove fino a ieri venivano accusati di filorussismo e filoputinismo.

    Direi tutto molto curioso perché ovviamente gira e rigira meglio scaricarle la colpa sui russi o filorussi,
    Vedremo dopo le elezioni che tutti vogliono col nuovo governo se sarà meno inetto.

  2. …a dimenticavo anche se prima non c’erano leggi comunque venivano applicate nello stesso modo…infatti qualcuno si è denticato del pestaggio in diretta del direttore della TV UCRAINA per aver messo in onda il discorso di Putin?

  3. Ormai la differenza tra Poroshenko e Lukashenko è alquanto difficile da individuare. Sarà divertente vedere come Kiev e i suoi sostenitori occidentali (in primis i nostri amati States) si arrampicheranno sugli specchi per giustificare questa mossa… Se l’avesse fatta Yanukovich, non oso immaginare che cosa sarebbe successo.

  4. Rada non ha approvato la limitazione del servizio postale, la sospensione della copertura televisiva, media. Mentre alcuno divieto e’ necessario, penso, a limitare l’influenza della propaganda russa, che apposta aumenta l’odio tra le persone.
    yanukovich e’ delinquente come putler che nasconde lui, insieme rubano e ingannano i popoli
    d’incontro domanda di questi giornalisti e persone di difesa dei diritti dell’uomo: Politkovskaia, Listiev, Magnitskii, Starovoitova?

    • Esatto

      • Ma vede Joek se gli ucraini son contenti e giustificano questa legge, come si evince anche dai commenti , buon per loro, a me fa già schifo la censura che esiste in occidente sui nostri media, agniuno ha i suoi gusti… Anche se poco democratici.
        Figuriamoci non crontrollano la posta, gli USA controllano la posta siti internet di ogni dove, e adesso in Ucraina pensano di no…. fantastico.

  5. Oggi proprio in quel Parlamento il Deputato Lyashko alla notizia che il proprio fratello è stato rapito si è sentito male ed è svenuto.

    1. Ma chissarà mai a rapire proprio in questi momenti di Guerra un familiare di un esponente Ucraino ???

    La Fata Turchina ?

    ( da precisare che nessuna delle fazioni dei ribelli di Lugansk e Donetsk o altra ha apparati di intelligence tali da condurre operazioni su larga scala di questo tipo)

    2. Ricordo che 1 mese fa era stata colpita da un razzo RPG, la stanza dei figli del sindaco di Kiev.

    Anche qua da chi ???

    Ora il punto sembra ovvio :

    a. Colpire Kiev nel Cuore e tutti gli esponenti di spicco con ogni mezzo;

    b. Togliere e sostituire Leader tra le file delle Repubbliche proclamate dell’ est.

    c. Da mie private informazioni chi agisce avrebbe inoltre un altro grande obiettivo, colpire Kiev il 24 agosto, data dell’indipendenza dell’ Ukraina .

    Per tanto il modo di agire sembra stia cambiando, utilizzano ora tardive azioni ripeto di intelligence, e mutamenti politici a questo punto sciocchi giochetti di teatrino, perché comunque ad ognuno si firma l’evidenza dagli obiettivi colpiti.

    Inoltre già da ieri sembra che Donetsk e Lugansk siano fortemente chiuse in un cerchio e vengano bombardate.
    (Ricordo inoltre che da piu’ di un mese le forze di Kiev mediante varie comunicazione mediatiche hanno piu’ volte invitato la popolazione civile ad uscire da quelle città).

    Mentre Putin si trova in visita a Jalta – Ялта (CRIMEA) a festeggiare la liberazione dal nazismo, si avvicina il convoglio umanitario Russo verso il confine orientale Ukraino, nei pressi del valico di frontiera di Izvaryne.
    Preoccupa a tutti il contenuto di quel convoglio, tanto che nel Mar Nero si stiano avvicinando forze Navali consistenti dell’ Occidente.

    Ed ancora ultima notizia da parte dell’ intelligente Usa, sembrerebbe che il missile che ha abbattuto il volo MH 17 sarebbe stato sparato non dai Filorussi, ma dai russi fuori confine.
    Successivamente il giornalista Robert Parry smentisce totalmente tale tesi, accusando direttamente Kiev.

    Non volendo allarmare nessuno, ma come i lettori possono constatare ogni mio intervento veniva sostenuto da prove, filmati e documenti, reperiti da fonti documentate e rilevabili.

    Il mio riassunto relativo ai fatti degli ultimi giorni e voluto solo per analizzare quest’ ultimi, ribadendo una sostanziale preoccupazione dell’intensificarsi di fatti, terroristici o di intelligence specializzata nei confronti di un governo per screditarlo e distruggerne con la forza i suoi componenti.

    In conclusione, posso solo più che mai affermare ancora una volta, che nella crisi Ukraina, vi è un miscuglio di pozioni atte ad interessi, potere politico ed economico, strategie di ogni tipo, prepotenze, violenze ed altro.
    Al solo fine di screditarne in pubblico un povero paese e la sua gente di lavoratori, che sogna solo una vita migliore !

    SLAVA UKRAINA

  6. Penso che segnalare l’arresto e l’illegale “detenzione” di un artista colpevole solo di criticare personaggi della sedicente Repubblica Popolare di Donetsk possa aiutare nel dibattito sulla libertà di espressione nell’est Ucraina.
    Serhiy Zakharov è scomparso da più di una settimana dopo che caricature dei leader ribelli locali erano apparse nelle strade della sua città natale.
    Le installazioni di Zakharov, figure ritagliate di compensato verniciato, fanno la prima apparizione per le strade di Donetsk l’11 luglio. Secondo le informazioni ottenute dai suoi amici e parenti, i ribelli lo hanno messo “sotto inchiesta”, e vi sono fondati timori per la sua vita.
    “Non è del tutto chiaro di che cosa egli sia accusato”, dice il suo amico, Serhiy Marzurkevych, uno scrittore ucraino che ha aiutato a far circolano le foto del suo lavoro on-line. “Tutto quello che ha fatto è stato mostrare il suo lavoro nelle strade del centro della città di Donetsk, fatto che può essere considerata al massimo un illecito amministrativo. Non vi è alcuna base per detenerlo in una prigione di fatto.” Si crede che sia custodito dagli insorti nel seminterrato del palazzo dell’ex servizio di sicurezza ucraino a Donetsk”.
    Il fratello di Zakharov, Andriy, afferma che l’artista è stato rapito da un gruppo di uomini armati durante un raid della sua casa il 6 agosto Vicini descrivono i rapitori come uomini indossanti insegne della autoproclamata Repubblica Popolare Donetsk (DNR). Il suo computer e altre opere sono stati sequestrati.
    Rapimenti, detenzioni illegali, torture e anche esecuzioni sono costantemente segnalate nei territori sotto il controllo delle milizie separatiste filorusse.

  7. L’Ucraina chiude 14 canali televisivi russi.

    • 14 canali russi che dalla mattina alla sera ripetevano che gli ucraini sono un branco di nazisti affamatori e massacratori: non credo sia una grande perdita.

  8. Innanzitutto complimenti per il suo ottimo russo, poi probabilmente guarderà anche quelli ucraini che dicono quello che diceva la Timoschenko, come ha scritto Zola in un articolo di east J, cioè che i russofoni dell’est ucraina sono da eliminare con le armi nucleari e Putin da sparare con un mitra.
    Quindi per par condicio chiudiamoli tutti e mettiamo i cartoni animati.

    • Ottima idea per i cartoni animati: sui canali russi, quando non trasmettono propaganda, mandano in onda solo comiche.

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