Se amate la cucina, i viaggi avventurosi e avete un debole per i Balcani, questo libro fa al caso vostro. Elisabetta Tiveron, veneziana di terraferma, cuoca e scrittrice con una laurea in storia contemporanea in tasca, e Nicola Fossella, fotografo padovano freelance con alle spalle reportage legati a tematiche politiche e sociali, vi accompagneranno alla scoperta delle tradizioni culinarie dei paesi balcanici.
A bordo di una vecchia Fiat Panda, forata durante il viaggio verso il Kosovo, ma prontamente riparata grazie anche alla proverbiale solidarietà dei locali, Elisabetta e Nicola hanno percorso in lungo e in largo le strade della penisola balcanica, gustando ad ogni tappa le prelibatezze locali e raccogliendone le ricette. Il libro, però, è molto piu di un semplice ricettario: è un racconto di tre anni di viaggi lungo le strade meno battute dal turismo di massa. In Bosnia Elisabetta e Nicola hanno infatti scelto di pernottare nella campagna di Prijedor, ospiti della signora Ljubica, membro della rete Promotour, un’associazione che si occupa di turismo responsabile e che impiega molte donne rimaste vedove dopo l’ultima guerra. In Kosovo hanno alloggiato in val Rugova, nel nord-ovest del paese, presso una famiglia che aderisce alla rete di turismo solidale Rugova Experience, che persegue obiettivi simili a quelli di Promotour. A Braşov, in Romania, e tra le colline di Fishte in Albania gli autori hanno invece incontrato i soci di Slow Food, sempre alla ricerca di quei sapori e profumi genuini che uniscono i paesi della penisola balcanica laddove le frontiere dividono.
Il filo di Arianna dei loro viaggi, sottolineano, è il cibo in senso lato, inteso come aggregante naturale. Tanti dei loro incontri avvengono infatti in modo spontaneo, di fronte ad un caffè, ad una birra, ad una grappa, al mercato di Sarajevo come al festival delle trombe di Guča, in Serbia. Diverse tipologie di personaggi affollano i loro racconti: c’è il panettiere che da generazioni sforna somun, il pane piatto diffuso in tutti i paesi balcanici, la coppia di archeologi che ha scelto di trasferirsi in Bulgaria dall’Inghilterra per avviare una piccola fattoria ecosostenibile, e tanti altri personaggi pittoreschi che popolano i mercati, i bar e le campagne dei Balcani. Oltre alle ricette, il libro è corredato di fotografie che immortalano i cuochi durante la preparazione delle pietanze, cucinate talvolta usando i tegami tradizionali come le pentole di coccio o il sač, il tipico coperchio di ferro coperto di braci roventi, sotto il quale vengono cotti stufati, pane e burek. Ogni ricetta è accompagnata dalla storia delle persone conosciute lungo la strada, ma non mancano i ritratti dei panorami suggestivi incontrati lungo le tortuose strade balcaniche.
“Viaggio nei Balcani” è un libro vi farà venire l’acquolina in bocca, voglia di viaggiare verso i Balcani e di mettervi ai fornelli per sperimentare tutte le ricette riportate da Elisabetta. E se dopo i peperoni ripieni e il pasticcio al formaggio vi venisse voglia di qualcosa di dolce, potrete cimentarvi in una delle ricette di alta pasticceria balcanica riportate alla fine del libro. In fondo, concludono i nostri autori, si può fare il giro dei Balcani anche mangiando un biscotto, se lo stesso biscotto si ritrova da Trieste alla Grecia con nomi diversi.
Elisabetta Tiveron – fotografie di Nicola Fossella
Viaggio nei Balcani – Cibo senza frontiere nel vorticoso cuore d’Europa
Kellermann editore
20 €
Foto: Kellermanneditore.it