RUSSIA: Rischio recessione? Calano crescita ed investimenti

Il Ministero dello Sviluppo Economico russo ha abbassato le previsioni di crescita del PIL per il 2013 dal 4,3 al 3,7 per cento. La previsione di crescita economica della Russia per il 2015 è stata abbassata da 4,5 a 4,1 per cento. Lo stesso ministero prevede la crescita del 3,4 per cento della produzione industriale nel 2014, mentre il dato precedente era pronosticato al 3,7 per cento. Le prospettive per la produzione industriale nel 2015 sono scese dal 3,7 al 3,4 per cento.

Inoltre il Ministero dello Sviluppo Economico prevede un saldo pari a zero nel 2014 nel movimento di capitali, mentre in precedenza era atteso un afflusso di $ 30 miliardi. La previsione per il 2015 è stata abbassata da 40 miliardi a 10 miliardi di dollari e per il 2016 si prevede l’afflusso di 20 miliardi di dollari. Secondo gli esperti del dicastero, gli investimenti in capitale fisso nel 2014 aumenteranno del 6,6 per cento (precedente previsione: 7,3 per cento) e nel 2015 del 7,2 per cento (previsione precedente – 7,9 per cento).

Due giorni fa il Ministero dello Sviluppo Economico aveva modificato al ribasso le principali previsioni macroeconomiche per il 2013. La previsione di crescita del PIL è stata abbassata da 3,6 a 2,4 per cento. La crescita della produzione industriale dovrebbe raggiungere il due per cento, contro il 3,6 per cento previsto in precedenza. Gli investimenti nel capitale fisso aumenteranno di solo il 4,6 per cento (precedente previsione 6,5 per cento). Si prevede inoltre un deflusso di capitale di $ 30 miliardi, anche se in precedenza si pronosticava un saldo pari a zero.

Il 12 aprile Andrej Belousov, capo del dipartimento, ha detto che entro l’autunno di quest’anno, l’economia russa potrà cadere in recessione, se non si interviene per stimolare la crescita del PIL.

Foto: LostBob, Flickr

Chi è Giovanni Bensi

Nato a Piacenza nel 1938, giornalista, ha studiato lingua e letteratura russa all'Università "Ca' Foscari" di Venezia e all'Università "Lomonosov" di Mosca. Dal 1964 è redattore del quotidiano "L'Italia" e collaboratore di diverse pubblicazioni. Dal 1972 è redattore e poi commentatore capo della redazione in lingua russa della radio americana "Radio Free Europe/Radio Liberty" prima a Monaco di Baviera e poi a Praga. Dal 1991 è corrispondente per la Russia e la CSI del quotidiano "Avvenire" di Milano. Collabora con il quotidiano russo "Nezavisimaja gazeta”. Autore di: "Le religioni dell’Azerbaigian”, "Allah contro Gorbaciov”, "L’Afghanistan in lotta”, "La Cecenia e la polveriera del Caucaso”. E' un esperto di questioni religiose, soprattutto dell'Islam nei territori dell'ex URSS.

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