Negli ultimi anni, capitali dalla Republika Srpska si sono spostati in Slovenia. Magnati e imprenditori dell’entità serbo-bosniaca hanno acquistato aziende, immobili e crediti, soprattutto nell’area di Lubiana. Persone della cerchia di Milorad Dodik, storico leader dei serbi bosniaci, possederebbero prestigiose ville e appartamenti per vacanze nell’Istria slovena.
La villa dei Dodik a Portorose
Il portale investigativo sloveno necenzuirano.si ha individuato una villa a due piani con piscina su un terreno di circa 1.200 metri quadri nel centro di Portorose. Il proprietario è Đorđe Đurić, cognato dei Dodik, che l’ha acquistata nel novembre 2022, quando era proprietario anche del gruppo Infinity International, rete di aziende e informatiche e mediatiche finanziate dagli appalti pubblici in Republika Srpska – tra cui Alternativa TV, anch’essa finita sulla lista delle sanzioni americane. Dopo le sanzioni, le aziende del gruppo Dodik-Đurić hanno chiuso i conti bancari e cessato le operazioni.
In Serbia, dove ha dichiarato residenza in un centro commerciale, Đurić era proprietario di due aziende collegate a uno dei maggiori scandali del governo di Milorad Dodik. Nel 2010, il governo della Republika Srpska ha venduto metà delle azioni dello storico centro commerciale Boska a Banja Luka. Per soli 750.000 euro, l’azienda è stata acquistata dalla società Zekstra, che in seguito è diventata di proprietà della società serba di Đurić, Kaboss Pro.
Il nuovo proprietario, Đurić, avrebbe dovuto investire altri cinque milioni di euro nella ristrutturazione del Boska, che ospitava anche un ristorante di proprietà della figlia di Dodik, Gorica. Questo non è accaduto. Anzi: la Banca per gli investimenti e della Republika Srpska ha acquistato obbligazioni del Boska per ben sette milioni di euro, mai rimborsate.
Uno sconto tra amici
Đurić ha pagato la villa a Portorose solo 750.000 euro, secondo dati pubblici. Il precedente proprietario, la società RSB Plus, l’aveva pagata 1,5 milioni di euro nell’autunno del 2013. Rivenduta quindi a metà del prezzo d’acquisto, mentre il valore degli immobili a Portorose schizzava alle stelle. Un affarone, per il clan Dodik – grazie a qualche amicizia giusta.
La RSB Plus infatti è controllata dalla Terex Inženjering di Bijeljina, città nel nord-est della Bosnia, il cui proprietario è l’imprenditore edile Rade Ćorić, condannato nel 2014 a una pena detentiva sospesa per manomissione di prove. La Terex era fornitrice della centrale termoelettrica di Ugljevik, di proprietà della società energetica pubblica della Republika Srpska, diretta da Luka Petrović, vicepresidente del partito SNSD di Dodik.
Nel 2006, Čorić fu coinvolto in una lunga controversia legale con la centrale di Ugljevik. La Terex aveva vinto delle gare d’appalto, ma non aveva firmato contratti. Pertanto, citò in giudizio la centrale per danni. Dieci anni fa, il tribunale aveva assegnato all’azienda quasi tre milioni di euro, che la centrale di Ugljevik aveva versato. Poi c’è stata un’inversione di rotta: nel 2021 la corte d’appello ha annullato la decisione e Terex ha dovuto rimborsare il denaro con gli interessi. Un anno dopo, Čorić ha venduto la villa a Portorose a Đurić.
Capodistria, nuovo porto della Republika Srpska?
La società di Čorić aveva anche altre proprietà: nel 2010 e nel 2011 aveva acquistato due appartamenti nel complesso residenziale Park Lucija, costruito dal palazzinaro Gašpar Mišič, in seguito a capo del CDA del Porto di Capodistria (Luka Koper) durante il governo di Alenka Bratušek.
Nel novembre 2013 Mišič, allora membro del partito Slovenia positiva guidato da Zoran Janković, aveva incontrato Milorad Dodik per “esaminare la possibilità di sfruttare il porto di Capodistria per l’economia della Bosnia-Erzegovina”.
Poche settimane prima, la società RSB Plus di Čorić aveva firmato un contratto per l’acquisto di una villa a Portorose. L’acquisto era stato finanziato con un prestito. Poco prima della vendita della villa, Bojan Ćorić, che aveva registrato la sua residenza temporanea in uno degli appartamenti di Park Lucija, aveva acquisito la proprietà della società RSB Plus.
Gli appartamenti di Stanković a Park Lucija
Non lontano dalla villa di Portorose, i reporter di necenzuirano.si Primož Cirman e Tomaž Modic hanno trovato altre due proprietà acquistate da prestanomi di Dodik. Oltre alla villa, la RSB Plus aveva infatti anche la proprietà di due appartamenti di 71 metri quadri ciascuno nel complesso Park Lucija, per un totale di oltre due milioni di euro. Non è chiaro come un’azienda che fatturava solo poche migliaia di euro l’anno potesse trovare i capitali per tali investimenti.
I media bosniaci collegavano tali proprietà al defunto Slobodan Stanković, per molti anni uno dei più stretti collaboratori di Dodik. Stanković era il proprietario dell’impresa edile Integral Inženjering di Laktaši, che si è aggiudicata grandi progetti pubblici senza gare d’appalto. Nell’autunno del 2022, gli americani hanno inserito Stanković e la Integral Inženjering nella lista delle sanzioni per “assistenza materiale, sponsorizzazione o fornitura di supporto finanziario, materiale o tecnologico a Milorad Dodik”.
Lo yacht di Stanković a Portorose
Uno dei due appartamenti del complesso di Lucija è stato acquistato da RBS Plus da Genadi Bakharev, socio in affari di Stanković. Si tratta di un uomo d’affari uzbeko, che nel 2013 ha venduto a Stanković uno yacht di 24 metri per 1,2 milioni di euro, presi interamente a prestito dalla società slovena di Stanković, Integral mostogradnja. Lo yacht di Stanković, ancorato a Portorose, era considerato luogo d’incontro per l’élite politica ed economica della Republika Srpska e i suoi partner commerciali sloveni.
Nel 2016, l’allora Ministro della Sicurezza della Bosnia Erzegovina, Dragan Mektić, ne aveva rivelato pubblicamente l’esistenza, chiedendo a Stanković di chi fosse lo yacht, chi vi si fosse divertito a bordo e a chi egli avesse dovuto cedere il diritto di utilizzarlo dopo la disputa. Non è chiaro se Mektić si riferisse a Dodik. Ma proprio allora il debito della Integral mostogradnja scompare: grazie ai fondi rientrati a Stanković dagli appalti in Republika Srpska (25 milioni di euro) e ai nuovi prestiti (12 milioni) della Banca per gli investimenti della Republika Srpska. Lo yacht è stato infine venduto nel 2020 e non è più registrato in Slovenia. Stanković è morto a 74 anni nel febbraio 2024.
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