Un trionfale debutto alla Mostra del Cinema di Venezia per Magyarázat mindenre (Explanation for Everything), il terzo lungometraggio dell'ungherese Gábor Reisz.

CINEMA: Venezia – Una spiegazione per l’Ungheria di oggi – Explanation for Everything di Gábor Reisz

Un trionfale debutto alla Mostra del Cinema di Venezia per Magyarázat mindenre (Explanation for Everything), il terzo lungometraggio dell’ungherese Gábor Reisz.

Da anni il cinema ungherese è rimasto in silenzio su temi politici. Non è un caso che il film di Gábor Reisz presentato nella sezione Orizzonti di Venezia non abbia ricevuto fondi ed aiuti statali: si tratta di un film, che alla sua uscita, non potrà che scatenare una discussione importante.

Il protagonista è Ábel, è un ragazzo di Budapest che viene bocciato all’esame di maturità, a suo dire, perché indossava una coccarda tricolore (il simbolo della rivoluzione del ’48, festeggiato il 15 Marzo in Ungheria). La sua spiegazione dell’accaduto non può che scatenare una reazione mediatica che fa riemergere le posizioni fortemente divise del popolo ungherese. La narrazione avviene in uno stile che inizialmente ricorda Rashomon di Akira Kurosawa, e che presenta gli eventi da tre prospettive: Ábel, il professore di Storia Jakab, di vedute liberali e György, il padre del ragazzo, di posizioni filogovernative. A questa struttura si alterna una seconda parte che diventa più distante, anche a livello di inquadrature, evitando quindi di ricadere in un ennesimo citazionismo al film giapponese, com’è accaduto per altri cineasti come Ridley Scott con The Last Duel o Hirokazu Kore-Eda con Monster.

Il titolo ungherese, racchiude anche la parola “Magyar”, “ungherese”, a sottolineare l’intenzione del film di rappresentare L’Ungheria di oggi, ma attraverso una storia quasi intima, con pochi personaggi. A contraddire il titolo, il lungometraggio non fornisce affatto “una spiegazione per tutto”, anzi, si conclude senza alcuna motivazione data, senza alcuno schieramento aperto. Chiaramente il film si colloca nel clima che si è creato in seguito agli scioperi degli insegnanti e l’ostracizzazione mediatica avvenuta lo scorso anno, ma descrive una situazione di conflitto ideologico che ormai è radicato nel paese, tanto che l’uscita dell’opera stessa potrebbe portare nella realtà ad una tautologica situazione analoga a quella che viene raccontata nel film.

Explanation for Everything è un lungometraggio che ha come suo destinatario intrinseco il pubblico ungherese, e per questa ragione potrebbe risultare più difficile da comprendere da un pubblico straniero, che potrebbe essere ignaro di alcune dinamiche o non comprendere il tono comico o sarcastico di certe battute. Nonostante questo, il film ha avuto un’accoglienza molto entusiasta da parte del pubblico della Mostra, durante un anno che vede un concorso principale stagnante e di qualità inferiore rispetto alla sezione Orizzonti, qualificandosi come una delle rivelazioni del festival di quest’anno.

Explanation for Everything uscirà in Ungheria il 5 Ottobre, mentre in Italia non è ancora confermata la data d’uscita. Verrà distribuito da I Wonder Pictures.

Chi è Viktor Toth

Cinefilo focalizzato in particolare sul cinema dell'est, di cui scrive per East Journal, prima testata a cui collabora, aspirante regista. Recentemente laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Trieste, ha inoltre curato le riprese ed il montaggio per alcuni servizi dal confine ungherese-ucraino per il Telefriuli ed il TG Regionale RAI del Friuli-Venezia Giulia.

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