di Claudia Leporatti
da Economia.hu
I commenti sul possibile default creditizio dell’Ungheria sono “infelici”, inopportuni. Lo ha detto Mihály Varga, vice presidente della Fidesz, il partito di centro-destra al governo del paese da pochi giorni. Varga ha dichiarato che il paese non ha problemi nell’autofinanziarsi, “nonostante la precedente amministrazione abbia mentito circa il vero stato del bilancio”, ci ha tenuto a ribadire. Nella conferenza stampa di sabato, Varga ha detto: “I commenti che sono stati rilasciati riguardo ad un possibile crollo, sono esagerati e se vengono da colleghi del governo, li ritengo anche infelici.” “La situazione ungherese è consolidata e il tartget fissato per il deficit potrà essere raggiunto, ma abbiamo bisogno di intervenire con misure opportune per arrivarci.”
Lo stesso Varga, comunque, aveva dichiarato la settimana scorsa che la stima stilata da 29 economisti “indipendenti” (in realtà sarebbero tutti associati al centro-destra e in particolare a Fidesz) riguardo ad un ampliarsi del deficit fino al 7-7,5% del PIL potrebbe essere realistica. Venerdì è arrivato l’affondo, quando il vice presidente di Fidesz Lajos Kósa ha dichiarato che il paese è in condizione critica e che c’è solo una piccola chance di evitare l’insorgere di una situazione simile a quella della Grecia. I mercati, già al limite a causa dei problemi con i debiti diffusi in tutta Europa, non hanno preso le parole del vice presidente con leggerezza. Dal male si è passati al peggio quando Péter Szijjártó (nella foto), portavoce del primo ministro Viktor Orbán, nel tentativo di minimizzare le dichiarazioni di Kósa, ha detto che sarebbe assurdo pensare che un commento fatto da un politico abbia tanta influenza da portare ad un crollo dell’indice di borsa o nel tasso di cambio, aggiungendo che il paragone con la Grecia non era esagerato. Risultato: l’indice della Borsa di Budapest, il BUX, è crollato, il fiorino ha perso il 4,8% contro l’euro tra giovedì e venerdì (la peggiore performance tra le 177 valute monitorate da Bloomberg) e i bond sono aumentati.
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