UE armi Ucraina

L’UE comprerà armi per l’esercito ucraino

L’UE acquisterà armi per l’esercito ucraino, è quanto appena dichiarato da Ursula von der Layen. Sanzioni verranno comminate alla Russia e alla Bielorussia

L’Unione Europea acquisterà armi per l’esercito ucraino, è quanto dichiarato dalla presidente della Commissione, Ursula von der Layen. Lo strumento utilizzato sarà lo European Peace Facility, lanciato solo l’anno scorso. Si tratta di uno strumento fuori bilancio volto a consolidare la capacità dell’Unione di prevenire i conflitti, costruire la pace e rafforzare la sicurezza internazionale, consentendo il finanziamento di azioni operative, militari e di difesa. Attraverso questo strumento “l’UE potrà acquistare armamenti di ogni genere e consegnarli all’Ucraina al fine di sostenerla nella difesa dall’aggressore russo” ha spiegato l’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Unione, Josep Borrell,

L’UE si impegna inoltre a inasprire le sanzioni contro la Russia chiudendo l’intero spazio aereo europeo a qualsiasi velivolo russo, compresi i jet privati degli oligarchi. Verrà impedito ai media di propaganda russa, come Russia Today e Sputnik, di trasmettere all’interno del territorio europeo. Infine le banche russe verranno escluse dal sistema SWIFT e verranno bloccate le transazioni con la Banca centrale russa.

Ursula von der Layen ha inoltre affermato che verranno inasprite le sanzioni contro la Bielorussia, colpevole di aver consentito l’accesso all’esercito russo, esponendo Kiev all’assedio. L’UE si impegna a non esportare più beni verso il paese e a non acquistare più merci dalla Bielorussia, compresi i settori più importanti dell’economia bielorussa, dall’acciaio agli idrocarburi.

Infine la presidente della Commissione ha dichiarato che i paesi europei apriranno le loro porte ai rifugiati in fuga dalla guerra, ricordando come l’aggressione di Putin non sia rivolta unicamente all’Ucraina, ma all’Europa tutta, minacciata dall’uso di armi nucleari.

Si tratta di decisioni importanti che vanno incontro alle richieste ucraine.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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