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UCRAINA: Zelensky invita Putin a incontrarsi “dove c’è la guerra”

Da Kiev – Martedì 20 aprile, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha inviato un videomessaggio alla nazione, chiedendo a tutti gli ucraini di rimanere uniti di fronte alla minaccia militare russa, assicurando che l’Ucraina non ha paura della Russia.

In conclusione al suo videomessaggio, Zelensky si è rivolto anche al suo omologo russo Vladimir Putin, invitandolo a incontrarsi “ovunque nel Donbas ucraino, dove c’è in corso la guerra”.

Zelensky ha scelto di rivolgersi a Putin in lingua russa, mentre il resto del tempo il presidente ha parlato ucraino.

(dal minuto 10.20)

E, separatamente, vorrei rivolgermi al nostro vicino settentrionale.

Una volta, il presidente della Federazione Russa ha detto: “quando battersi si fa inevitabile, è il caso di attaccare per primi”. A mio avviso, tuttavia, oggi qualunque leader deve rendersi conto che, quando non si tratta di una rissa in cortile, fra teppisti, ma di una guerra vera e di milioni di vite umane, ciò non si può dire inevitabile.

A differenza di una rissa, in guerra tutte le parti in gioco perdono. Non è possibile proteggere qualcuno attaccandolo. Così come non è possibile liberare qualcuno assoggettandolo. Non è possibile portare la pace con un carro armato. Perlomeno a persone che non sanno di voler essere protette e liberate, che non capiscono per quale motivo a tal fine possano trovarsi attaccate e bombardate. Tra di loro ci sono i nostri anziani sopravvissuti, che hanno liberato questa terra dai nazisti e che non capiscono perché la loro vita pacifica, 75 anni dopo, venga nuovamente minacciata dalla guerra.

Ucraina e Russia, a prescindere dal loro passato comune, guardano al futuro in modo diverso, diverso. Noi siamo noi; voi siete voi. Ma questo non costituisce necessariamente un problema, è un’opportunità. Quantomeno lo è finché non sarà troppo tardi per fermare la matematica mortale delle future perdite militari.

Ieri e oggi, nel corso degli incontri del Formato Normandia e del sottogruppo di sicurezza del Gruppo di Contatto Trilaterale, è stato discusso il ripristino del completo cessate il fuoco. Eppure, nonostante il sostegno di tutte le parti, la Russia ha rifiutato di sostenere la dichiarazione congiunta. Inoltre, è stato proposto un incontro presso la linea di contatto al fine di vedere e comprendere la situazione nel modo più accurato possibile. Ma devo forse capire qualcosa io? Ci vado ogni mese. Signor Putin, sono pronto ad andare ben oltre e con ciò La invito a incontrarci in qualsiasi punto del Donbass ucraino, dove è in corso la guerra.

In seguito al rafforzamento militare lungo il confine ucraino di fine marzo – mossa che è stata spiegata da Mosca come una semplice esercitazione – il presidente ucraino ha convocato, lo scorso 19 aprile,  in una videoconferenza, i consiglieri dei leader del Formato Normandia (Germania, Francia, Ucraina e Russia), i quali – a eccezione della Russia – hanno ribadito il loro impegno a rispettare il cessate il fuoco e di voler organizzare il prossimo incontro direttamente sulla linea di contatto per prendere decisioni in condizioni specifiche.

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Immagine: Youtube

Chi è Claudia Bettiol

Nata lo stesso giorno di Gorbačëv nell'anno della catastrofe di Chernobyl, sono una slavista di formazione. Grande appassionata di architettura sovietica, dopo un anno di studio alla pari ad Astrakhan, un Erasmus a Tartu e un volontariato a Sumy, ho lasciato definitivamente l'Italia per l'Ucraina, dove attualmente abito e lavoro. Collaboro con East Journal e Osservatorio Balcani e Caucaso, occupandomi principalmente di Ucraina e dell'area russofona.

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